Leonardi: «Ci riproveremo, eccome!»

Leonardi: «Ci riproveremo, eccome!»
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NOVARA - E' vero che tre anni di impegno sportivo, vissuti sempre più addentro nel tessuto degli addetti ai lavori, non sono stati privi di soddisfazioni, ma certo è che a Fabio Leonardi, Ceo di Igor e main sponsor della squadra di volley di serie A1 femminile, l'epilogo di questa stagione ha lasciato più che l'amaro in bocca. Istituzionalmente il patron ha dimostrato equilibrio nei commenti post season, riconoscendo i meriti all'avversaria della finale scudetto, ma lo smacco subito sabato sera, per di più all'interno della propria casa, è stato devastante e successivamente non l'ha mandate a dire. 

«Ci riproveremo di sicuro perchè il nostro impegno è stato confermato per altre tre stagioni – ha dichiarato Leonardi – ma ho ancora negli occhi e non so ancora quanto tempo ci vorrà per togliermelo, lo scoramento vissuto da me, dalla mia famiglia e da tutti gli amici sponsor durante e dopo gara 5. Non mi ero illuso, ma la conquista della Coppa Italia, le prestazioni in campionato e anche nei play off, a cui le ragazze ci avevano abituato – ha ammesso con la rabbia in corpo - mi avevano portato ad essere ottimista. Alla fine, invece, mi è sembrato di essere stato tradito ed io, a mia volta, di aver tradito la fiducia di chi ha accettato di seguirmi. In questo momento – analizza Leonardi - mi disturba l'immagine che stiamo dando di noi, perchè avevamo tutte le carte in regola per mettere definitivamente Novara nella storiadel  volley, una giusta conseguenza al lavoro di un gruppo importante di imprenditori e di una società  sportiva sana e seria anche se, la Coppa Italia e la Champions League, sono tutt'altro che “zuccherini” per noi». 

Si è parlato di rivoluzione, che succederà ora? «Nulla di clamoroso, anche se l'epilogo avrebbe potuto farlo pensare – dice il Ceo di Igor – ma l'uscita di scena dalla Igor di Barun, Hill e Klineman, con motivazioni diverse, ci obbligherà a rifare il parco schiacciatrici e a qualificare ancor più la zona panchina che non sia tale, per far sì che gli impegni a cui saremo chiamati l'anno prossimo non portino squilibri. Brutte figure non ne vogliamo fare, ripartiamo dalla conferma di Pedullà, dalle italiane su cui abbiamo puntato dall'anno scorso e su cui crediamo possano crescere ulteriormente e dall'ingaggio di Samatha Fabris, che è stata il primo tassello della nuova Igor, e di Caterina Bosetti». Quindi che squadra sarà l'Igor 2015-‘16 ? Leonardi risponde: «Dovrà essere una squadra con qualità e carattere, quel carattere che è mancato quest'anno all'ultimo e poi perchè nella Champions League non vorremo essere una cenerentola. Il mercato è difficile – commenta - le altre squadre italiane che hanno fatto ben peggio di noi stanno investendo tanto per rilanciarsi, ma io voglio una squadra più forte di quella di quest'anno, soprattutto caratterialmente e su questo abbiamo le idee chiare per operare».

Attilio Mercalli     

Leggi di più nello speciale “Igor riprovaci” all’interno del Corriere di Novara di sabato 23 maggio 2015 

NOVARA - E' vero che tre anni di impegno sportivo, vissuti sempre più addentro nel tessuto degli addetti ai lavori, non sono stati privi di soddisfazioni, ma certo è che a Fabio Leonardi, Ceo di Igor e main sponsor della squadra di volley di serie A1 femminile, l'epilogo di questa stagione ha lasciato più che l'amaro in bocca. Istituzionalmente il patron ha dimostrato equilibrio nei commenti post season, riconoscendo i meriti all'avversaria della finale scudetto, ma lo smacco subito sabato sera, per di più all'interno della propria casa, è stato devastante e successivamente non l'ha mandate a dire. 

«Ci riproveremo di sicuro perchè il nostro impegno è stato confermato per altre tre stagioni – ha dichiarato Leonardi – ma ho ancora negli occhi e non so ancora quanto tempo ci vorrà per togliermelo, lo scoramento vissuto da me, dalla mia famiglia e da tutti gli amici sponsor durante e dopo gara 5. Non mi ero illuso, ma la conquista della Coppa Italia, le prestazioni in campionato e anche nei play off, a cui le ragazze ci avevano abituato – ha ammesso con la rabbia in corpo - mi avevano portato ad essere ottimista. Alla fine, invece, mi è sembrato di essere stato tradito ed io, a mia volta, di aver tradito la fiducia di chi ha accettato di seguirmi. In questo momento – analizza Leonardi - mi disturba l'immagine che stiamo dando di noi, perchè avevamo tutte le carte in regola per mettere definitivamente Novara nella storiadel  volley, una giusta conseguenza al lavoro di un gruppo importante di imprenditori e di una società  sportiva sana e seria anche se, la Coppa Italia e la Champions League, sono tutt'altro che “zuccherini” per noi». 

Si è parlato di rivoluzione, che succederà ora? «Nulla di clamoroso, anche se l'epilogo avrebbe potuto farlo pensare – dice il Ceo di Igor – ma l'uscita di scena dalla Igor di Barun, Hill e Klineman, con motivazioni diverse, ci obbligherà a rifare il parco schiacciatrici e a qualificare ancor più la zona panchina che non sia tale, per far sì che gli impegni a cui saremo chiamati l'anno prossimo non portino squilibri. Brutte figure non ne vogliamo fare, ripartiamo dalla conferma di Pedullà, dalle italiane su cui abbiamo puntato dall'anno scorso e su cui crediamo possano crescere ulteriormente e dall'ingaggio di Samatha Fabris, che è stata il primo tassello della nuova Igor, e di Caterina Bosetti». Quindi che squadra sarà l'Igor 2015-‘16 ? Leonardi risponde: «Dovrà essere una squadra con qualità e carattere, quel carattere che è mancato quest'anno all'ultimo e poi perchè nella Champions League non vorremo essere una cenerentola. Il mercato è difficile – commenta - le altre squadre italiane che hanno fatto ben peggio di noi stanno investendo tanto per rilanciarsi, ma io voglio una squadra più forte di quella di quest'anno, soprattutto caratterialmente e su questo abbiamo le idee chiare per operare».

Attilio Mercalli     

Leggi di più nello speciale “Igor riprovaci” all’interno del Corriere di Novara di sabato 23 maggio 2015 

 

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