Novara, adesso la parola al campo

Novara, adesso la parola al campo
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NOVARA - Due arrivi, altrettante partenze e un ritorno nell’ultimo giorno di mercato. Finalmente si è delineato il volto del Novara Calcio, che da qui  al termine della stagione sarà chiamato a tagliare il traguardo della salvezza. Una sessione di riparazione che ha portato a dolorosi addii: dopo Paolo Faragò un altro pilastro ha scelto di sposare un progetto diverso. Nicolas Viola, dopo un anno e mezzo, saluta la maglia azzurra e si trasferisce al Benevento, su precisa richiesta del suo vecchio allenatore Marco Baroni, firmando un contratto di due anni e mezzo. Un’operazione che si è sbloccata nelle ultime ore. dopo che il Cesena ha deciso di far partire il centrocampista Antonio Cinelli (arrivato in prestito secco dal Chievo, proprietario del cartellino) dopo aver avuto il via libera per Crimi del Carpi.

Insomma, il d.s. Teti, scartate le ipotesi Bianco e Mariga, ha portato a termine l’ingresso di un vecchio pallino già inseguito dal Novara Calcio nelle precedenti sessioni di mercato e coltivato sotto traccia. Un calciatore che ha caratteristiche differenti rispetto a Viola, ma consentirà di avere un centrocampo più agile. In precedenza, si era materializzato lo scambio di difensori centrali con il Brescia, con Filippo Romagna in Lombardia dopo il transito alla Juventus e Edoardo Lancini (classe ‘94) in azzurro in prestito con diritto di riscatto. Al fotofinish è rientrato da Carpi anche Montipò.

 Ma perchè privarsi di Viola? E’ la domanda che si sono posti in molti,  ma che trova una spiegazione plausibile nella volontà dal calciatore, che evidentemente aveva ritenuto concluso il suo ciclo sotto la Cupola di San Gaudenzio: l’offerta è arrivata ed è partito. Sicuramente, la società con la sua cessione e quella, inevitabile, di Faragò ha portato nelle casse una plusvalenza di oltre 3 milioni di euro.

Aspettiamo e vediamo quale sarà il verdetto del campo prima di dare giudizi definitivi, ma per fortuna adesso si potrà tornare a parlare di calcio. La squadra è questa, che piaccia o meno, nella speranza che le questioni extracalcistiche si possano ricomporre al più presto. Dopo lo sfogo di De Salvo il Coordinamento Cuore Azzurro ha diffuso una nota, all’interno della quale viene chiesto un incontro con il presidente. C’è una serie B da salvare.

Paolo De Luca

NOVARA - Due arrivi, altrettante partenze e un ritorno nell’ultimo giorno di mercato. Finalmente si è delineato il volto del Novara Calcio, che da qui  al termine della stagione sarà chiamato a tagliare il traguardo della salvezza. Una sessione di riparazione che ha portato a dolorosi addii: dopo Paolo Faragò un altro pilastro ha scelto di sposare un progetto diverso. Nicolas Viola, dopo un anno e mezzo, saluta la maglia azzurra e si trasferisce al Benevento, su precisa richiesta del suo vecchio allenatore Marco Baroni, firmando un contratto di due anni e mezzo. Un’operazione che si è sbloccata nelle ultime ore. dopo che il Cesena ha deciso di far partire il centrocampista Antonio Cinelli (arrivato in prestito secco dal Chievo, proprietario del cartellino) dopo aver avuto il via libera per Crimi del Carpi.

Insomma, il d.s. Teti, scartate le ipotesi Bianco e Mariga, ha portato a termine l’ingresso di un vecchio pallino già inseguito dal Novara Calcio nelle precedenti sessioni di mercato e coltivato sotto traccia. Un calciatore che ha caratteristiche differenti rispetto a Viola, ma consentirà di avere un centrocampo più agile. In precedenza, si era materializzato lo scambio di difensori centrali con il Brescia, con Filippo Romagna in Lombardia dopo il transito alla Juventus e Edoardo Lancini (classe ‘94) in azzurro in prestito con diritto di riscatto. Al fotofinish è rientrato da Carpi anche Montipò.

 Ma perchè privarsi di Viola? E’ la domanda che si sono posti in molti,  ma che trova una spiegazione plausibile nella volontà dal calciatore, che evidentemente aveva ritenuto concluso il suo ciclo sotto la Cupola di San Gaudenzio: l’offerta è arrivata ed è partito. Sicuramente, la società con la sua cessione e quella, inevitabile, di Faragò ha portato nelle casse una plusvalenza di oltre 3 milioni di euro.

Aspettiamo e vediamo quale sarà il verdetto del campo prima di dare giudizi definitivi, ma per fortuna adesso si potrà tornare a parlare di calcio. La squadra è questa, che piaccia o meno, nella speranza che le questioni extracalcistiche si possano ricomporre al più presto. Dopo lo sfogo di De Salvo il Coordinamento Cuore Azzurro ha diffuso una nota, all’interno della quale viene chiesto un incontro con il presidente. C’è una serie B da salvare.

Paolo De Luca

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