Novara Calcio: alla ricerca dell’unità perduta

Novara Calcio: alla ricerca dell’unità perduta
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NOVARA - Alla ricerca dell’unità perduta. Non è il titolo di un film di avventura, bensì l’auspicio per ricomporre la frattura che si è creata all’interno dell’ambiente Novara Calcio.

Non sono bastati i tre punti contro l’Avellino per sanare una situazione che, a lungo andare, potrebbe deflagrare, con esiti imprevisti e imprevedibili. Il clima che si è respirato al “Piola” sabato pomeriggio è stato surreale, a tratti paradossale.

All’ovazione nei confronti di Mimmo Toscano, con il quale parecchi tifosi non erano stati certo generosi di complimenti durante la sua avventura alla guida della squadra azzurra (nonostante promozione in B e Supercoppa), hanno fatto da contraltare i fischi assordanti e ripetuti a mister Roberto Boscaglia.

Non vogliamo entrare nel merito del feeling, evidentemente mai sbocciato, tra i sostenitori e il tecnico di Gela: se vorranno ci penseranno gli interessati a provare a risolvere la situazione. Ma sugli effetti ci permettiamo di dire che è la squadra a rischiare di farne le spese. Non è certo bello vedere uno stadio privo di entusiasmo, non è utile ai giocatori che scendono in campo e hanno bisogno della gente al proprio fianco.

Abbiamo strappato una battuta all’assessore allo Sport del Comune di Novara Federico Perugini, frequentatore da anni dello stadio: «La concretezza nel calcio è il risultato. I tre punti con l’Avellino sono concreti. E’ la migliore occasione per ripartire insieme. Novara deve fare squadra con il Novara Calcio, che è parte importante del nostro patrimonio sportivo»

Dunque, è auspicabile che domani sera contro il Bari (fischio di inizio alle 20.30) si mettano da parte, su tutti i fronti, incomprensioni e rabbia per spingere Da Costa e compagni ad allungare la serie, contro una compagine che non nasconde le sue ambizioni da serie A.

Boscaglia non risponde e tira dritto. Il tempo è poco e la caratura dell’avversario non permette cali di tensione: «Il Bari è una squadra che sa giocare a calcio ma ti lascia anche giocare – ha sottolineato l’allenatore  – Sono completi in tutti i reparti e sappiamo di che pasta sono fatti: dovremo lavorare duramente e stare attenti».

L’allenatore dovrà valutare le condizioni dei giocatori, attesi dalla seconda partita in quattro giorni: «Per noi sarà una grande occasione per continuare – ammette – Nei pochi allenamenti che ci separano dal Bari faremo le nostre valutazioni. Tra martedì e sabato qualcuno dovrà essere cambiato. Abbiamo comunque tanti ragazzi pronti per giocare e dobbiamo rimanere tranquilli e sereni».

Ieri mattina la squadra è tornata ad allenarsi allo stadio: seduta di scarico per chi è sceso in campo, gli altri hanno lavorato sulla corsa e sul possesso palla sul terreno ridotto. A parte solo Francesco Di Mariano, per una lieve contusione al piede destro: l’ex Primavera della Roma, però, tornerà a disposizione oggi pomeriggio alle 16 per l’allenamento di rifinitura a porte chiuse.

Paolo De Luca

Leggi di più sul Corriere di Novara di lunedì 24 ottobre 2016 

NOVARA - Alla ricerca dell’unità perduta. Non è il titolo di un film di avventura, bensì l’auspicio per ricomporre la frattura che si è creata all’interno dell’ambiente Novara Calcio.

Non sono bastati i tre punti contro l’Avellino per sanare una situazione che, a lungo andare, potrebbe deflagrare, con esiti imprevisti e imprevedibili. Il clima che si è respirato al “Piola” sabato pomeriggio è stato surreale, a tratti paradossale.

All’ovazione nei confronti di Mimmo Toscano, con il quale parecchi tifosi non erano stati certo generosi di complimenti durante la sua avventura alla guida della squadra azzurra (nonostante promozione in B e Supercoppa), hanno fatto da contraltare i fischi assordanti e ripetuti a mister Roberto Boscaglia.

Non vogliamo entrare nel merito del feeling, evidentemente mai sbocciato, tra i sostenitori e il tecnico di Gela: se vorranno ci penseranno gli interessati a provare a risolvere la situazione. Ma sugli effetti ci permettiamo di dire che è la squadra a rischiare di farne le spese. Non è certo bello vedere uno stadio privo di entusiasmo, non è utile ai giocatori che scendono in campo e hanno bisogno della gente al proprio fianco.

Abbiamo strappato una battuta all’assessore allo Sport del Comune di Novara Federico Perugini, frequentatore da anni dello stadio: «La concretezza nel calcio è il risultato. I tre punti con l’Avellino sono concreti. E’ la migliore occasione per ripartire insieme. Novara deve fare squadra con il Novara Calcio, che è parte importante del nostro patrimonio sportivo»

Dunque, è auspicabile che domani sera contro il Bari (fischio di inizio alle 20.30) si mettano da parte, su tutti i fronti, incomprensioni e rabbia per spingere Da Costa e compagni ad allungare la serie, contro una compagine che non nasconde le sue ambizioni da serie A.

Boscaglia non risponde e tira dritto. Il tempo è poco e la caratura dell’avversario non permette cali di tensione: «Il Bari è una squadra che sa giocare a calcio ma ti lascia anche giocare – ha sottolineato l’allenatore  – Sono completi in tutti i reparti e sappiamo di che pasta sono fatti: dovremo lavorare duramente e stare attenti».

L’allenatore dovrà valutare le condizioni dei giocatori, attesi dalla seconda partita in quattro giorni: «Per noi sarà una grande occasione per continuare – ammette – Nei pochi allenamenti che ci separano dal Bari faremo le nostre valutazioni. Tra martedì e sabato qualcuno dovrà essere cambiato. Abbiamo comunque tanti ragazzi pronti per giocare e dobbiamo rimanere tranquilli e sereni».

Ieri mattina la squadra è tornata ad allenarsi allo stadio: seduta di scarico per chi è sceso in campo, gli altri hanno lavorato sulla corsa e sul possesso palla sul terreno ridotto. A parte solo Francesco Di Mariano, per una lieve contusione al piede destro: l’ex Primavera della Roma, però, tornerà a disposizione oggi pomeriggio alle 16 per l’allenamento di rifinitura a porte chiuse.

Paolo De Luca

Leggi di più sul Corriere di Novara di lunedì 24 ottobre 2016 

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