Novara Calcio, e? campanello d’allarme

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NOVARA - La tradizione si ripete. Nuovamente la prima partita dell’anno si rivela una pillola amara da ingoiare per il Novara Calcio. Ormai anche a dispetto di San Gaudenzio, ai tempi munifico con i colori azzurri in occasione della sua festa.

Eppure a Trapani, contro il fanalino di coda che non vinceva da due mesi, gli uomini di Boscaglia erano riusciti addirittura a segnare il gol del vantaggio alla prima vera sortita offensiva. E, invece, quel rigore (parecchio dubbio) concesso sul tramonto del primo tempo dall’ineffabile Nasca ha cambiato l’orizzonte del confronto. Dopo l’1-1 Da Costa e compagni sono scomparsi dal campo, regalando il sorpasso ai padroni di casa e non riuscendo a reagire adeguatamente: morale della favola, prima sconfitta del 2017 che getta diverse ombre su questo girone di ritorno per via di una prestazione indubitabilmente al di sotto dell’accettabile.

E, tanto per peggiorare le cose, i risultati dagli altri campi hanno visto fare un balzo in avanti a quasi tutte le rivali attardate rispetto agli azzurri, accorciando notevolmente la classifica e riducendo il gap tranquillizzante di fine andata. Ma cosa non ha funzionato? C’e? una prima ipotesi su una condizione fisica deficitaria con il richiamo di preparazione che potrebbe aver appesantito le gambe, eventualita? scartata subito dall’allenatore. Oppure la metamorfosi in negativo di leader come Troest e Viola, apparsi irriconoscibili, che si unisce ad un preoccupante atteggiamento generale, soprattutto quando si gioca lontano dal “Piola”. Un vizio ormai atavico. O ancora il contraccolpo per la partenza di Farago?, un punto di riferimento quasi indispensabile nella prima parte del campionato, un giocatore che non ha eguali nella rosa attuale e lo sappiamo tutti. Al suo posto, al “Provinciale”, e? stato proposto Kupisz, scelta considerata la piu? naturale a furor di popolo e dagli stessi immancabili critici feroci dei social. Ma il polacco ha altre caratteristiche rispetto a Paolino e in un 3-5-2 puo? solo adattarsi al ruolo di interno.

In un quadro cosi? incerto, di positivo c’e? che questo schiaffo sia arrivato fortunatamente a mercato ancora aperto, dimostrando che servono rinforzi veri, soprattutto in mezzo al campo e in prospettiva di una eventuale partenza di Bolzoni e, non e? escluso, anche di Kupisz. Ed e? il momento di rompere gli indugi per migliorare un organico evidentemente incompleto: la societa? deve fare un ulteriore sforzo di investire e dare la possibilita? al direttore sportivo Teti di chiudere qualche trattativa impostata. Giusto per poter stare piu? tranquilli. Si sono fatti i nomi di Bianco del Carpi, Mariga del Latina e Nizzetto del Trapani. Ma sono operazioni che costano, soprattuto a questo punto del mercato. Per ora all'orizzonte non c'è nessuna novità in entrata ma si prospettano dieci giorni di fuoco. Peraltro il parma potrebbe affondare il colpo per assicurarsi Scognamiglio, mentre Manconi, che apre in rotta con la Reggiana, vorrebbe rimettersi in gioco a Latina. E in mezzo, sabto, l'importante sfida al pisa di Gattuso, Ujkani e Lisuzzo.

Paolo De Luca
Leggi di più sul Corriere di Novara di lunedì 23 gennaio 2017 

NOVARA - La tradizione si ripete. Nuovamente la prima partita dell’anno si rivela una pillola amara da ingoiare per il Novara Calcio. Ormai anche a dispetto di San Gaudenzio, ai tempi munifico con i colori azzurri in occasione della sua festa.

Eppure a Trapani, contro il fanalino di coda che non vinceva da due mesi, gli uomini di Boscaglia erano riusciti addirittura a segnare il gol del vantaggio alla prima vera sortita offensiva. E, invece, quel rigore (parecchio dubbio) concesso sul tramonto del primo tempo dall’ineffabile Nasca ha cambiato l’orizzonte del confronto. Dopo l’1-1 Da Costa e compagni sono scomparsi dal campo, regalando il sorpasso ai padroni di casa e non riuscendo a reagire adeguatamente: morale della favola, prima sconfitta del 2017 che getta diverse ombre su questo girone di ritorno per via di una prestazione indubitabilmente al di sotto dell’accettabile.

E, tanto per peggiorare le cose, i risultati dagli altri campi hanno visto fare un balzo in avanti a quasi tutte le rivali attardate rispetto agli azzurri, accorciando notevolmente la classifica e riducendo il gap tranquillizzante di fine andata. Ma cosa non ha funzionato? C’e? una prima ipotesi su una condizione fisica deficitaria con il richiamo di preparazione che potrebbe aver appesantito le gambe, eventualita? scartata subito dall’allenatore. Oppure la metamorfosi in negativo di leader come Troest e Viola, apparsi irriconoscibili, che si unisce ad un preoccupante atteggiamento generale, soprattutto quando si gioca lontano dal “Piola”. Un vizio ormai atavico. O ancora il contraccolpo per la partenza di Farago?, un punto di riferimento quasi indispensabile nella prima parte del campionato, un giocatore che non ha eguali nella rosa attuale e lo sappiamo tutti. Al suo posto, al “Provinciale”, e? stato proposto Kupisz, scelta considerata la piu? naturale a furor di popolo e dagli stessi immancabili critici feroci dei social. Ma il polacco ha altre caratteristiche rispetto a Paolino e in un 3-5-2 puo? solo adattarsi al ruolo di interno.

In un quadro cosi? incerto, di positivo c’e? che questo schiaffo sia arrivato fortunatamente a mercato ancora aperto, dimostrando che servono rinforzi veri, soprattutto in mezzo al campo e in prospettiva di una eventuale partenza di Bolzoni e, non e? escluso, anche di Kupisz. Ed e? il momento di rompere gli indugi per migliorare un organico evidentemente incompleto: la societa? deve fare un ulteriore sforzo di investire e dare la possibilita? al direttore sportivo Teti di chiudere qualche trattativa impostata. Giusto per poter stare piu? tranquilli. Si sono fatti i nomi di Bianco del Carpi, Mariga del Latina e Nizzetto del Trapani. Ma sono operazioni che costano, soprattuto a questo punto del mercato. Per ora all'orizzonte non c'è nessuna novità in entrata ma si prospettano dieci giorni di fuoco. Peraltro il parma potrebbe affondare il colpo per assicurarsi Scognamiglio, mentre Manconi, che apre in rotta con la Reggiana, vorrebbe rimettersi in gioco a Latina. E in mezzo, sabto, l'importante sfida al pisa di Gattuso, Ujkani e Lisuzzo.

Paolo De Luca
Leggi di più sul Corriere di Novara di lunedì 23 gennaio 2017 

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