Novara Calcio, parte la missione Chievo

Novara Calcio, parte la missione Chievo
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NOVARA - Un punto a Perugia rappresenta senza dubbio un’iniezione di fiducia salutare per il Novara, un prezioso tassello che si aggiunge ad un percorso ancora denso di incognite. L’obiettivo degli azzurri, alla vigilia, era muovere la classifica dopo l’immeritato epilogo con il Frosinone e la missione è stata assolta con le armi della compattezza e dell’umiltà su uno dei campi più complicati di questa serie B contro un avversario, a detta dello stesso Boscaglia, in grado quest’anno di aspirare ai piani alti.Certo, il match era ad alto rischio e i grifoni padroni di casa fin dall’avvio hanno fatto capire immediatamente le loro intenzioni: Da Costa, autore di una strepitosa parata su Di Carmine, e compagni hanno tirato giù la saracinesca, reggendo l’urto e portando a casa un risultato che può essere considerato soddisfacente in vista del rush finale dell’andata. La difesa a tre, orchestrata da Mantovani, ha dato solidità a tutto il complesso e le scelte del tecnico, che ha scelto Bolzoni per lo squalificato Faragò, la cui assenza si è fatta sentire, alla fine sono state premiate. Forse un Galabinov dall’inizio in attacco, al posto di un Adorjan fisicamente poco adatto a reggere il peso e i centimetri di Volta e Monaco, sarebbe servito a tenere qualche pallone in più in avanti e spezzare, soprattutto nel primo tempo, il monologo degli umbri. Ma il tecnico di Gela ha scelto un Novara di corsa, sicuramente improntato al più sano realismo dettato dall’attuale momento della squadra. Il bilancio delle tre partite terribili è di quattro punti, tutti conquistati in trasferta, che porta gli azzurri ad affrontare il ciclo di scontri diretti con ulteriore consapevolezza: si parte sabato prossimo al “Piola” contro il pericoloso Vicenza di Bisoli.Ma in mezzo c’è l’impegno di domani in Tim Cup. Il Novara torna al “Bentegodi” di Verona per affrontare stavolta il Chievo, reduce dal contestato k.o. di sabato con il Torino, in una sfida secca valevole per il quarto turno che porterà la vincente a sfidare negli ottavi la Fiorentina al “Franchi”: il fischio di inizio è in programma alle ore 18 (diretta tv su Rai Sport) e, in caso di parità al 90’, la qualificazione verrà decisa con supplementari ed eventuali rigori.Boscaglia, pur dichiarando di non voler snobbare nessuna competizione, ha già anticipato un massiccio turnover: probabilmente ci saranno Faragò e tutti gli altri che non hanno giocato al “Curi”. Alla fine, perché non provarci?Paolo De LucaLeggi di più sul Corriere di Novara di lunedì 28 novembre 2016

NOVARA - Un punto a Perugia rappresenta senza dubbio un’iniezione di fiducia salutare per il Novara, un prezioso tassello che si aggiunge ad un percorso ancora denso di incognite. L’obiettivo degli azzurri, alla vigilia, era muovere la classifica dopo l’immeritato epilogo con il Frosinone e la missione è stata assolta con le armi della compattezza e dell’umiltà su uno dei campi più complicati di questa serie B contro un avversario, a detta dello stesso Boscaglia, in grado quest’anno di aspirare ai piani alti.Certo, il match era ad alto rischio e i grifoni padroni di casa fin dall’avvio hanno fatto capire immediatamente le loro intenzioni: Da Costa, autore di una strepitosa parata su Di Carmine, e compagni hanno tirato giù la saracinesca, reggendo l’urto e portando a casa un risultato che può essere considerato soddisfacente in vista del rush finale dell’andata. La difesa a tre, orchestrata da Mantovani, ha dato solidità a tutto il complesso e le scelte del tecnico, che ha scelto Bolzoni per lo squalificato Faragò, la cui assenza si è fatta sentire, alla fine sono state premiate. Forse un Galabinov dall’inizio in attacco, al posto di un Adorjan fisicamente poco adatto a reggere il peso e i centimetri di Volta e Monaco, sarebbe servito a tenere qualche pallone in più in avanti e spezzare, soprattutto nel primo tempo, il monologo degli umbri. Ma il tecnico di Gela ha scelto un Novara di corsa, sicuramente improntato al più sano realismo dettato dall’attuale momento della squadra. Il bilancio delle tre partite terribili è di quattro punti, tutti conquistati in trasferta, che porta gli azzurri ad affrontare il ciclo di scontri diretti con ulteriore consapevolezza: si parte sabato prossimo al “Piola” contro il pericoloso Vicenza di Bisoli.Ma in mezzo c’è l’impegno di domani in Tim Cup. Il Novara torna al “Bentegodi” di Verona per affrontare stavolta il Chievo, reduce dal contestato k.o. di sabato con il Torino, in una sfida secca valevole per il quarto turno che porterà la vincente a sfidare negli ottavi la Fiorentina al “Franchi”: il fischio di inizio è in programma alle ore 18 (diretta tv su Rai Sport) e, in caso di parità al 90’, la qualificazione verrà decisa con supplementari ed eventuali rigori.Boscaglia, pur dichiarando di non voler snobbare nessuna competizione, ha già anticipato un massiccio turnover: probabilmente ci saranno Faragò e tutti gli altri che non hanno giocato al “Curi”. Alla fine, perché non provarci?Paolo De LucaLeggi di più sul Corriere di Novara di lunedì 28 novembre 2016

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