Novara Calcio, una boccata d’ossigeno

Novara Calcio, una boccata d’ossigeno
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NOVARA - Una boccata d’ossigeno per il Novara. Il punto conquistato nella temuta trasferta di Salerno assume un significato ben preciso che va oltre l’aggiunta di un semplice mattoncino nelle rincorsa al traguardo salvezza.
Allo stadio “Arechi” era importante non perdere: gli azzurri avevano il compito di sfoderare lo stesso spirito intravisto nello sfortunato match con il Pisa, dando una tranquillizzante risposta all’ambiente dopo una settimana terrificante, condita da ogni tipo di polemica. 
Prima lo sfogo del presidente Massimo De Salvo, poi la chiusura del mercato con un’altra cessione eccellente come quella di Nicolas Viola, aggiunta a quella di Faragò, e lo spettro ventilato un po’ dappertutto di chissà quali scenari foschi. 
Insomma, la squadra di Boscaglia ha fatto “trenta”, come i punti della sua classifica, e soprattutto ha dimostrato di essere attrezzata per raggiungere l’agognato obiettivo fissato ad inizio campionato, con le armi proprie della serie B, vale a dire il sudore e la sofferenza: il debutto di Cinelli è stato confortante, forse anche al di sopra delle attese. 
E anche i risultati giunti sabato dagli altri campi (vittoria del Cesena a parte) possono essere accolti con soddisfazione: è trascorsa un’altra giornata e, fatti salvi posticipi e recuperi, rimangono undici le avversarie alle spalle del Novara.
E’ chiaro a tutti che la strada rimane lunga e piena zeppa di insidie, in un percorso di crescita che forse deve ancora compiersi del tutto. Con la Salernitana è stato riproposto il 3-4-1-2, ma la duttilità dell’organico può dare al tecnico di Gela un’ampia gamma di soluzioni alternative. 
Certo, le notizie meno confortanti arrivano nuovamente dal centrocampo. Francesco Bolzoni, su cui la società ha deciso di puntare, si è fatto di nuovo male dopo mezz’ora. Si parla di un problema al menisco, vedremo in questi giorni di quale entità e quando è previsto il suo ritorno in campo, ma certamente la coperta si accorcia ancora di più, con i soli Casarini, Cinelli e Selasi abile e arruolati. Sabato prossimo c’è il Cittadella, che all’andata mise a nudo le pecche di questo Novara versione trasferta. E’ giunto il momento di vendicare quell’onta…
Con le armi messe in campo allo stadio “Arechi”, magari unite ad un po’ di serenità, spensieratezza e coraggio in più. I fatidici 50 punti non sono vicini ma neppure così lontani. Ecco, fino ad allora, tutti concentrati sull’obiettivo. Per il resto ci sarà modo e tempo.  
Paolo De Luca

Leggi di più sul Corriere di Novara di lunedì 6 febbraio 2017

NOVARA - Una boccata d’ossigeno per il Novara. Il punto conquistato nella temuta trasferta di Salerno assume un significato ben preciso che va oltre l’aggiunta di un semplice mattoncino nelle rincorsa al traguardo salvezza.
Allo stadio “Arechi” era importante non perdere: gli azzurri avevano il compito di sfoderare lo stesso spirito intravisto nello sfortunato match con il Pisa, dando una tranquillizzante risposta all’ambiente dopo una settimana terrificante, condita da ogni tipo di polemica. 
Prima lo sfogo del presidente Massimo De Salvo, poi la chiusura del mercato con un’altra cessione eccellente come quella di Nicolas Viola, aggiunta a quella di Faragò, e lo spettro ventilato un po’ dappertutto di chissà quali scenari foschi. 
Insomma, la squadra di Boscaglia ha fatto “trenta”, come i punti della sua classifica, e soprattutto ha dimostrato di essere attrezzata per raggiungere l’agognato obiettivo fissato ad inizio campionato, con le armi proprie della serie B, vale a dire il sudore e la sofferenza: il debutto di Cinelli è stato confortante, forse anche al di sopra delle attese. 
E anche i risultati giunti sabato dagli altri campi (vittoria del Cesena a parte) possono essere accolti con soddisfazione: è trascorsa un’altra giornata e, fatti salvi posticipi e recuperi, rimangono undici le avversarie alle spalle del Novara.
E’ chiaro a tutti che la strada rimane lunga e piena zeppa di insidie, in un percorso di crescita che forse deve ancora compiersi del tutto. Con la Salernitana è stato riproposto il 3-4-1-2, ma la duttilità dell’organico può dare al tecnico di Gela un’ampia gamma di soluzioni alternative. 
Certo, le notizie meno confortanti arrivano nuovamente dal centrocampo. Francesco Bolzoni, su cui la società ha deciso di puntare, si è fatto di nuovo male dopo mezz’ora. Si parla di un problema al menisco, vedremo in questi giorni di quale entità e quando è previsto il suo ritorno in campo, ma certamente la coperta si accorcia ancora di più, con i soli Casarini, Cinelli e Selasi abile e arruolati. Sabato prossimo c’è il Cittadella, che all’andata mise a nudo le pecche di questo Novara versione trasferta. E’ giunto il momento di vendicare quell’onta…
Con le armi messe in campo allo stadio “Arechi”, magari unite ad un po’ di serenità, spensieratezza e coraggio in più. I fatidici 50 punti non sono vicini ma neppure così lontani. Ecco, fino ad allora, tutti concentrati sull’obiettivo. Per il resto ci sarà modo e tempo.  
Paolo De Luca

Leggi di più sul Corriere di Novara di lunedì 6 febbraio 2017

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