Novara, il terzo posto sotto l’albero

Novara, il terzo posto sotto l’albero
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NOVARA - Il terzo posto sotto l’albero di Natale. Mercoledì sera alle 20.30 si preannuncia uno stadio “Piola” vestito a festa: il Novara proverà a superare se stesso calando il settebello contro il Cesena. 

Un’eventuale settima vittoria consecutiva nella sfida di questa antivigilia darebbe alla squadra di Baroni la certezza di raggiungere quote impensabili fino a un paio di mesi fa e consentirebbe agli azzurri di rimanere sul podio di questo campionato sempre più esaltante: il sesto sigillo di fila certificato anche nella bolgia del “Del Duca” di Ascoli ha regalato la terza posizione davanti al Bari, battuto nello scontro diretto di Cagliari. 

Per il Novara 37 punti all’attivo, che sarebbero 39 sul campo senza la penalizzazione, ad un successo di fatto dal record della compagine di Tesser che chiuse l’andata da campione d’inverno. Difficilmente succederà agli azzurri del tecnico fiorentino, anche perché le due battistrada, Crotone e Cagliari appunto, sono ancora in vantaggio su Evacuo e compagni rispettivamente di 4 e 3 lunghezze.

Ma quello che sta scrivendo questa squadra nella prima parte del campionato va oltre ogni immaginazione: undici vittorie nelle ultime tredici partite, 30 gol realizzati (terzo miglior attacco) e 13 subiti, la difesa in assoluto meno battuta. Manca l’ultimo sforzo: prima del giro di boa ci sono ancora due partite, che si preannunciano due battaglie. A cominciare dopodomani dai bianconeri romagnoli, che hanno dato un calcio alla crisi ritrovando il sorriso e i gol contro la Ternana: dopo il 4-0 la panchina di Drago è più salda e proprio per questo il Cesena scenderà in campo per tentare il colpo anche in trasferta, finora il suo tallone d’achille, e riavvicinarsi alle prime della classe. Poi, domenica 27 dicembre, si chiuderà al “Braglia” contro un Modena che ultimamente, nel suo stadio, sbaglia raramente, ma che ha perso per infortunio l’ex Pablo Granoche.

In sette giorni Baroni sarà chiamato a gestire al meglio le forze che, inevitabilmente, in qualche suo elemento stanno iniziando a venire meno. Ma le soluzioni alternative non mancano ed è lecito attendersi  qualche cambiamento in più negli undici di partenza. 

Sarà difficile scegliere, perché chiunque scende in campo sta dando una dimostrazione importante di affidabilità e forza, a conferma che quello che funziona è l’intero meccanismo Novara. Rientra Gonzalez e in coppia con Galabinov ridicolizza i difensori avversari, il lunedì precedente era toccato ad Evacuo con l’ausilio del bulgaro.

Vedremo se i bianconeri riusciranno a far tornare sulla terra i “marziani”. E sarà anche sfida nella sfida tra il talentino Sensi, nel mirino di tutte le grandi del calcio italiano, e l’azzurro Viola (al quale vanno gli auguri per la fresca paternità), che meriterebbe di esserlo e, a meno di svolte impreviste, completerà il suo percorso di crescita quest’anno sotto la Cupola di San Gaudenzio. D’altronde come si può pensare di toccare una macchina (quasi) perfetta…

Paolo De Luca

Leggi di più sul Corriere di Novara di lunedì 21 dicembre 2015

NOVARA - Il terzo posto sotto l’albero di Natale. Mercoledì sera alle 20.30 si preannuncia uno stadio “Piola” vestito a festa: il Novara proverà a superare se stesso calando il settebello contro il Cesena. 

Un’eventuale settima vittoria consecutiva nella sfida di questa antivigilia darebbe alla squadra di Baroni la certezza di raggiungere quote impensabili fino a un paio di mesi fa e consentirebbe agli azzurri di rimanere sul podio di questo campionato sempre più esaltante: il sesto sigillo di fila certificato anche nella bolgia del “Del Duca” di Ascoli ha regalato la terza posizione davanti al Bari, battuto nello scontro diretto di Cagliari. 

Per il Novara 37 punti all’attivo, che sarebbero 39 sul campo senza la penalizzazione, ad un successo di fatto dal record della compagine di Tesser che chiuse l’andata da campione d’inverno. Difficilmente succederà agli azzurri del tecnico fiorentino, anche perché le due battistrada, Crotone e Cagliari appunto, sono ancora in vantaggio su Evacuo e compagni rispettivamente di 4 e 3 lunghezze.

Ma quello che sta scrivendo questa squadra nella prima parte del campionato va oltre ogni immaginazione: undici vittorie nelle ultime tredici partite, 30 gol realizzati (terzo miglior attacco) e 13 subiti, la difesa in assoluto meno battuta. Manca l’ultimo sforzo: prima del giro di boa ci sono ancora due partite, che si preannunciano due battaglie. A cominciare dopodomani dai bianconeri romagnoli, che hanno dato un calcio alla crisi ritrovando il sorriso e i gol contro la Ternana: dopo il 4-0 la panchina di Drago è più salda e proprio per questo il Cesena scenderà in campo per tentare il colpo anche in trasferta, finora il suo tallone d’achille, e riavvicinarsi alle prime della classe. Poi, domenica 27 dicembre, si chiuderà al “Braglia” contro un Modena che ultimamente, nel suo stadio, sbaglia raramente, ma che ha perso per infortunio l’ex Pablo Granoche.

In sette giorni Baroni sarà chiamato a gestire al meglio le forze che, inevitabilmente, in qualche suo elemento stanno iniziando a venire meno. Ma le soluzioni alternative non mancano ed è lecito attendersi  qualche cambiamento in più negli undici di partenza. 

Sarà difficile scegliere, perché chiunque scende in campo sta dando una dimostrazione importante di affidabilità e forza, a conferma che quello che funziona è l’intero meccanismo Novara. Rientra Gonzalez e in coppia con Galabinov ridicolizza i difensori avversari, il lunedì precedente era toccato ad Evacuo con l’ausilio del bulgaro.

Vedremo se i bianconeri riusciranno a far tornare sulla terra i “marziani”. E sarà anche sfida nella sfida tra il talentino Sensi, nel mirino di tutte le grandi del calcio italiano, e l’azzurro Viola (al quale vanno gli auguri per la fresca paternità), che meriterebbe di esserlo e, a meno di svolte impreviste, completerà il suo percorso di crescita quest’anno sotto la Cupola di San Gaudenzio. D’altronde come si può pensare di toccare una macchina (quasi) perfetta…

Paolo De Luca

Leggi di più sul Corriere di Novara di lunedì 21 dicembre 2015

 

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