Novara: tante voci, ma pochi affari

Novara: tante voci, ma pochi affari
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NOVARA - Tra una settimana Roberto Boscaglia si insedia ufficialmente sulla panchina del Novara Calcio. Giovedì 30 giugno scade il contratto del tecnico con il Brescia e, dal giorno successivo, ogni momento sarà buono per la presentazione. C’è attesa, dunque, per ascoltare le sue prime impressioni e per conoscere lo staff tecnico e le strategie di mercato per la prima squadra. Sarà presente, infatti, con ogni probabilità, anche il direttore sportivo Domenico Teti, che sta operando nell’ombra, senza far trapelare nemmeno uno spillo sulle trattative in caldo. Il responsabile del mercato lavora su più tavoli, a partire dalle uscite: dopo Rodriguez allo Zurigo sono da sistemare altri giocatori al rientro dai prestiti. E così si è sussurrato di un interessamento dell’Avellino per il portiere Montipò, di una doppia opzione (Arezzo o Lucchese) per Gavazzi, e di un sondaggio della Feralpi Salò per Manconi e Bianchi. Non è assolutamente escluso che molti di questi elementi inizieranno il ritiro a Novarello in attesa di una sistemazione.

Parallelamente, però, prosegue il mercato “vero”, quello delle entrate e dei contatti per i big azzurri. Niente da fare per Dell’Orco, che rimarrà al Sassuolo: gli emiliani, come previsto, hanno fatto valere il contro riscatto sul forte esterno sinistro.

Su Paolo Faragò si stanno spendendo molte parole e la società attende l’offerta giusta per concludere quella che sarebbe la cessione eccellente di questa sessione: non è un mistero che il Novara vorrebbe chiudere attorno ad una cifra che si aggira sui quattro milioni di euro. Come è accaduto per tanti prospetti che si sono messi in luce in B anche la Juventus ci starebbe pensando (unitamente al bresciano Morosini) per poi girarlo in prestito magari a qualche altro club di massima serie. Restano alla finestra Fiorentina, Cagliari e Bologna, che potrebbe mettere sul piatto Matteo Mancosu, il centravanti in cima alla lista dei preferiti di Boscaglia: un’operazione, al momento, complicata visto che l’ex attaccante di Trapani, Bologna e Carpi guadagna una cifra assolutamente fuori portata per i parametri del club della famiglia De Salvo. Magari più avanti lo scenario potrebbe cambiare. Insomma, si prevedono tempi lunghi, a meno di blitz a sorpresa. Così come non è una situazione immediata quella dell’albanese Rey Manaj, riscattato dall’Inter proprio ieri, che ha diversi estimatori in Italia e all’estero.

Il Novara non ha fretta di chiudere, anche perchè il reparto avanzato è al completo. Radiomercato continua, però, a parlare di avances per due giocatori di spicco.  A capitan Felice Evacuo sono stati accostati, oltre all’Avellino, diversi club di Lega Pro come Parma, Livorno, Catania, Cremonese e Venezia, il bulgaro Andrej Galabinov piace ad Hellas Verona, Salernitana e, notizia delle ultime ore, anche all’estero, ai croati dell’Hajduk Spalato. 

Proprio venerdì su Sky è rimbalzata, invece, l’indiscrezione di un interesse dell’ambizioso Venezia di Pippo Inzaghi e soprattutto del suo mentore ai tempi del Bari Giorgio Perinetti per Davide Lanzafame. Ma sa tanto di manovra del procuratore. Per tutti si dovrà da bussare alla porta del Novara, che non ha intenzione di privarsi dei suoi calciatori senza offerte adeguate.

In entrata si aspetta l’insediamento di Boscaglia per affondare su alcuni dei suoi pupilli.  Detto già di Mancosu, resta in piedi l’ipotesi Kupisz, definito da più parti come il possibile erede di Faragò. Il polacco andrà l’anno prossimo in scadenza con il Chievo che proverà a monetizzare. Torna di moda il nome di Martinelli, interno che il neo-tecnico ha avuto quest’anno a Brescia: i lombardi lo hanno riscattato, ma la Sampdoria aveva tempo fino a ieri per contro riscattarlo.

Per la difesa piace Scognamiglio del Trapani, ma il centrale goleador a 29 anni è tentato dall’esperienza inglese: lo sta seguendo con attenzione il Queen’s Park Rangers, società che milita in Championship, la serie B britannica.

Paolo De Luca

NOVARA - Tra una settimana Roberto Boscaglia si insedia ufficialmente sulla panchina del Novara Calcio. Giovedì 30 giugno scade il contratto del tecnico con il Brescia e, dal giorno successivo, ogni momento sarà buono per la presentazione. C’è attesa, dunque, per ascoltare le sue prime impressioni e per conoscere lo staff tecnico e le strategie di mercato per la prima squadra. Sarà presente, infatti, con ogni probabilità, anche il direttore sportivo Domenico Teti, che sta operando nell’ombra, senza far trapelare nemmeno uno spillo sulle trattative in caldo. Il responsabile del mercato lavora su più tavoli, a partire dalle uscite: dopo Rodriguez allo Zurigo sono da sistemare altri giocatori al rientro dai prestiti. E così si è sussurrato di un interessamento dell’Avellino per il portiere Montipò, di una doppia opzione (Arezzo o Lucchese) per Gavazzi, e di un sondaggio della Feralpi Salò per Manconi e Bianchi. Non è assolutamente escluso che molti di questi elementi inizieranno il ritiro a Novarello in attesa di una sistemazione.

Parallelamente, però, prosegue il mercato “vero”, quello delle entrate e dei contatti per i big azzurri. Niente da fare per Dell’Orco, che rimarrà al Sassuolo: gli emiliani, come previsto, hanno fatto valere il contro riscatto sul forte esterno sinistro.

Su Paolo Faragò si stanno spendendo molte parole e la società attende l’offerta giusta per concludere quella che sarebbe la cessione eccellente di questa sessione: non è un mistero che il Novara vorrebbe chiudere attorno ad una cifra che si aggira sui quattro milioni di euro. Come è accaduto per tanti prospetti che si sono messi in luce in B anche la Juventus ci starebbe pensando (unitamente al bresciano Morosini) per poi girarlo in prestito magari a qualche altro club di massima serie. Restano alla finestra Fiorentina, Cagliari e Bologna, che potrebbe mettere sul piatto Matteo Mancosu, il centravanti in cima alla lista dei preferiti di Boscaglia: un’operazione, al momento, complicata visto che l’ex attaccante di Trapani, Bologna e Carpi guadagna una cifra assolutamente fuori portata per i parametri del club della famiglia De Salvo. Magari più avanti lo scenario potrebbe cambiare. Insomma, si prevedono tempi lunghi, a meno di blitz a sorpresa. Così come non è una situazione immediata quella dell’albanese Rey Manaj, riscattato dall’Inter proprio ieri, che ha diversi estimatori in Italia e all’estero.

Il Novara non ha fretta di chiudere, anche perchè il reparto avanzato è al completo. Radiomercato continua, però, a parlare di avances per due giocatori di spicco.  A capitan Felice Evacuo sono stati accostati, oltre all’Avellino, diversi club di Lega Pro come Parma, Livorno, Catania, Cremonese e Venezia, il bulgaro Andrej Galabinov piace ad Hellas Verona, Salernitana e, notizia delle ultime ore, anche all’estero, ai croati dell’Hajduk Spalato. 

Proprio venerdì su Sky è rimbalzata, invece, l’indiscrezione di un interesse dell’ambizioso Venezia di Pippo Inzaghi e soprattutto del suo mentore ai tempi del Bari Giorgio Perinetti per Davide Lanzafame. Ma sa tanto di manovra del procuratore. Per tutti si dovrà da bussare alla porta del Novara, che non ha intenzione di privarsi dei suoi calciatori senza offerte adeguate.

In entrata si aspetta l’insediamento di Boscaglia per affondare su alcuni dei suoi pupilli.  Detto già di Mancosu, resta in piedi l’ipotesi Kupisz, definito da più parti come il possibile erede di Faragò. Il polacco andrà l’anno prossimo in scadenza con il Chievo che proverà a monetizzare. Torna di moda il nome di Martinelli, interno che il neo-tecnico ha avuto quest’anno a Brescia: i lombardi lo hanno riscattato, ma la Sampdoria aveva tempo fino a ieri per contro riscattarlo.

Per la difesa piace Scognamiglio del Trapani, ma il centrale goleador a 29 anni è tentato dall’esperienza inglese: lo sta seguendo con attenzione il Queen’s Park Rangers, società che milita in Championship, la serie B britannica.

Paolo De Luca

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