Novarello premiato come miglior centro sportivo d’Italia
Novarello Villaggio Azzurro premiato come miglior centro sportivo d’Italia. Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato alla società azzurra la scorsa settimana a Torino, nel corso del quarto Football Avenue Forum dedicato al business development nel panorama del calcio italiano e internazionale. E Novarello ha superato strutture del calibro di Appiano Gentile, Milanello e Torre del Grifo, mentre per la cronaca il premio alla maglia più bella è andato al Cagliari e quello alla migliore tecnologia durante il giorno della partita alla Juventus.
A nove anni dall’inaugurazione del centro che ha sede a Monticello di Granozzo si può dire che un altro obiettivo della famiglia De Salvo, che proprio in questi giorni ha festeggiato il decennale alla guida del Novara Calcio, è stato raggiunto. Ovviamente è grande la soddisfazione in casa azzurra, esternata dal direttore generale Paolo Morganti, che ha vissuto il percorso di Novarello fin dalla nascita, prima come calciatore e poi come dirigente: «Una delle priorità quando la famiglia De Salvo ha acquistato il Novara Calcio era quella di dare una casa in cui i tifosi si riconoscessero – aggiunge - Ora questo sogno è diventato realtà, anche se qualcuno ci prendeva un po’ in giro. E’ bello riconoscersi in questa struttura, soprattutto il sabato e la domenica, quando 500 persone tra ragazzi e genitori girovagano liberamente sui nostri 120.000 metri quadrati. Ed è sempre stato questo il volere della proprietà, non servono tante regole ma basta la civiltà per creare un’atmosfera sana».
E’ ancora disponibile una superficie di 20.000 metri quadrati («su cui stiamo facendo delle valutazioni», dice Morganti), dopo che sono stati già ultimati altri due campi in erba naturale a 11 per dare la disponibilità al Novara Calcio di ospitare chi viene a svolgere ritiri per eventi di portata internazionale, in programma anche nelle grandi città limitrofe (come Torino e Milano).
Nel frattempo è quasi pronta la chiesa. Non un edificio di culto qualsiasi, ma il monastero siriano di Mar Elian, distrutto dall’Isis nel 2015 dopo 1.600 anni di storia. Un avvenimento che ha colpito emotivamente Michelangelo De Salvo, il quale ha deciso di ricostruirne una copia fedele al Villaggio Azzurro: «Ogni struttura ha una piccola chiesa – spiega Morganti – E noi a Novarello abbiamo 250 ragazzi che vivono la quotidianità nel centro. Quando è nata l’idea vivevamo nel pieno del terrorismo, venivano abbattute chiese e luoghi di culto significativi per la cristianità. Riproporli è un segnale importante, un segno di rinascita per non mollare. Un significato che cerchiamo di trasmettere anche ai nostri ragazzi». Sarebbe bello che le porte si aprissero la prossima notte di Natale…
Paolo De Luca
Novarello Villaggio Azzurro premiato come miglior centro sportivo d’Italia. Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato alla società azzurra la scorsa settimana a Torino, nel corso del quarto Football Avenue Forum dedicato al business development nel panorama del calcio italiano e internazionale. E Novarello ha superato strutture del calibro di Appiano Gentile, Milanello e Torre del Grifo, mentre per la cronaca il premio alla maglia più bella è andato al Cagliari e quello alla migliore tecnologia durante il giorno della partita alla Juventus.
A nove anni dall’inaugurazione del centro che ha sede a Monticello di Granozzo si può dire che un altro obiettivo della famiglia De Salvo, che proprio in questi giorni ha festeggiato il decennale alla guida del Novara Calcio, è stato raggiunto. Ovviamente è grande la soddisfazione in casa azzurra, esternata dal direttore generale Paolo Morganti, che ha vissuto il percorso di Novarello fin dalla nascita, prima come calciatore e poi come dirigente: «Una delle priorità quando la famiglia De Salvo ha acquistato il Novara Calcio era quella di dare una casa in cui i tifosi si riconoscessero – aggiunge - Ora questo sogno è diventato realtà, anche se qualcuno ci prendeva un po’ in giro. E’ bello riconoscersi in questa struttura, soprattutto il sabato e la domenica, quando 500 persone tra ragazzi e genitori girovagano liberamente sui nostri 120.000 metri quadrati. Ed è sempre stato questo il volere della proprietà, non servono tante regole ma basta la civiltà per creare un’atmosfera sana».
E’ ancora disponibile una superficie di 20.000 metri quadrati («su cui stiamo facendo delle valutazioni», dice Morganti), dopo che sono stati già ultimati altri due campi in erba naturale a 11 per dare la disponibilità al Novara Calcio di ospitare chi viene a svolgere ritiri per eventi di portata internazionale, in programma anche nelle grandi città limitrofe (come Torino e Milano).
Nel frattempo è quasi pronta la chiesa. Non un edificio di culto qualsiasi, ma il monastero siriano di Mar Elian, distrutto dall’Isis nel 2015 dopo 1.600 anni di storia. Un avvenimento che ha colpito emotivamente Michelangelo De Salvo, il quale ha deciso di ricostruirne una copia fedele al Villaggio Azzurro: «Ogni struttura ha una piccola chiesa – spiega Morganti – E noi a Novarello abbiamo 250 ragazzi che vivono la quotidianità nel centro. Quando è nata l’idea vivevamo nel pieno del terrorismo, venivano abbattute chiese e luoghi di culto significativi per la cristianità. Riproporli è un segnale importante, un segno di rinascita per non mollare. Un significato che cerchiamo di trasmettere anche ai nostri ragazzi». Sarebbe bello che le porte si aprissero la prossima notte di Natale…
Paolo De Luca