Sansone: «Qui si lavora con il sorriso»

Sansone: «Qui si lavora con il sorriso»
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NOVARA - Ha scelto Novara anche per tornare ai piani alti del calcio. A 29 anni Gianluca Sansone si rimette in gioco dopo una stagione di alti e bassi a Bari: «Ho avuto difficoltà - ha ammesso - Non sono stato io in grado di ripagare la fiducia con le prestazioni, anche se sono successe delle cose sulle quali non mi va di tornare. Guardo avanti».

Già a gennaio era stato vicino a vestire la maglia azzurra: «Allora per una differenza contrattuale non si era fatto nulla - conferma - Mancava un anno alla Samp e sarei dovuto arrivare in prestito. Dal 1° luglio è cambiato tutto e ora sono qui a titolo definitivo. Pur con qualche mese di ritardo ne sono contento».

Il suo procuratore Jimmy Fontana, di certo, gli ha illustrato alla perfezione il “pianeta Novara”: «Me ne ha parlato a lungo - ammette - Ma tutti conoscono l’organizzazione, il centro sportivo e il modo di lavorare della società. E sono felice di farne parte».

La volontà di Sansone ha fatto la differenza quando ormai sembrava ad un passo dal Parma: «E’ vero, sono stato vicinissimo a vestire la maglia dei ducali e ci tengo comunque a ringraziarli - sottolinea - Ma volevo mantenere la categoria e quando si è fatto sotto il Novara non ci ho pensato due volte».

Chissà, magari per tornare quello dell’esplosione a Sassuolo con oltri 20 gol fatti: «Fu la svolta a livello tattico - racconta - Con la moda della difesa a tre mi sono dovuto adattare a giocare come secondo attaccante. Anche negli anni successivi, a Torino o a Bologna, sono stato riproposto in quel ruolo o come trequartista, una posizione nella quale mi trovo particolarmente a mio agio».

Diventa così naturale domandare se si sente addosso la responsabilità di essere il successore di Gonzalez. Ma Sansone rifiuta etichette e pressioni: «Non credo - risponde con molta umiltà - Non mi sento il suo sostituto. Gonzalez è insostituibile per quanto ha fatto per questa squadra. Deciderà il mister dove farmi giocare. So che tipo di giocatore sono e quello che posso dare. Il gol non è mai stata la mia ossessione».

La serie A rimane un sogno nemmeno troppo nel cassetto: «Se ho scelto il Novara è perchè penso di tornare lì. A livello di squadra sappiamo tutti che l’obiettivo è conquistare la salvezza il più presto possibile - chiarisce - per divertirci e vedere dove possiamo arrivare. Noi ci crediamo».

E l’approccio con la nuova realtà è stato ottimo: «Sono contento - dichiara - Ho trovato dei compagni di squadra che, a livello umano, hanno accettato i nuovi nel miglior modo possibile. Questo è un gruppo unito e, nonostante noi calciatori spesso ci lamentiamo, qui lavorano tutti col sorriso».

 Una preparazione intensa: «E’ da tanto che non facevo una preparazione simile, in campo e a livello atletico - conclude - Lavoriamo duramente, ma è bello farlo in questo gruppo, ci alleniamo duramente per stare bene dopo».

Paolo De Luca

Leggi di più sul Corriere di Novara di giovedì 28 luglio 2016

 

NOVARA - Ha scelto Novara anche per tornare ai piani alti del calcio. A 29 anni Gianluca Sansone si rimette in gioco dopo una stagione di alti e bassi a Bari: «Ho avuto difficoltà - ha ammesso - Non sono stato io in grado di ripagare la fiducia con le prestazioni, anche se sono successe delle cose sulle quali non mi va di tornare. Guardo avanti».

Già a gennaio era stato vicino a vestire la maglia azzurra: «Allora per una differenza contrattuale non si era fatto nulla - conferma - Mancava un anno alla Samp e sarei dovuto arrivare in prestito. Dal 1° luglio è cambiato tutto e ora sono qui a titolo definitivo. Pur con qualche mese di ritardo ne sono contento».

Il suo procuratore Jimmy Fontana, di certo, gli ha illustrato alla perfezione il “pianeta Novara”: «Me ne ha parlato a lungo - ammette - Ma tutti conoscono l’organizzazione, il centro sportivo e il modo di lavorare della società. E sono felice di farne parte».

La volontà di Sansone ha fatto la differenza quando ormai sembrava ad un passo dal Parma: «E’ vero, sono stato vicinissimo a vestire la maglia dei ducali e ci tengo comunque a ringraziarli - sottolinea - Ma volevo mantenere la categoria e quando si è fatto sotto il Novara non ci ho pensato due volte».

Chissà, magari per tornare quello dell’esplosione a Sassuolo con oltri 20 gol fatti: «Fu la svolta a livello tattico - racconta - Con la moda della difesa a tre mi sono dovuto adattare a giocare come secondo attaccante. Anche negli anni successivi, a Torino o a Bologna, sono stato riproposto in quel ruolo o come trequartista, una posizione nella quale mi trovo particolarmente a mio agio».

Diventa così naturale domandare se si sente addosso la responsabilità di essere il successore di Gonzalez. Ma Sansone rifiuta etichette e pressioni: «Non credo - risponde con molta umiltà - Non mi sento il suo sostituto. Gonzalez è insostituibile per quanto ha fatto per questa squadra. Deciderà il mister dove farmi giocare. So che tipo di giocatore sono e quello che posso dare. Il gol non è mai stata la mia ossessione».

La serie A rimane un sogno nemmeno troppo nel cassetto: «Se ho scelto il Novara è perchè penso di tornare lì. A livello di squadra sappiamo tutti che l’obiettivo è conquistare la salvezza il più presto possibile - chiarisce - per divertirci e vedere dove possiamo arrivare. Noi ci crediamo».

E l’approccio con la nuova realtà è stato ottimo: «Sono contento - dichiara - Ho trovato dei compagni di squadra che, a livello umano, hanno accettato i nuovi nel miglior modo possibile. Questo è un gruppo unito e, nonostante noi calciatori spesso ci lamentiamo, qui lavorano tutti col sorriso».

 Una preparazione intensa: «E’ da tanto che non facevo una preparazione simile, in campo e a livello atletico - conclude - Lavoriamo duramente, ma è bello farlo in questo gruppo, ci alleniamo duramente per stare bene dopo».

Paolo De Luca

Leggi di più sul Corriere di Novara di giovedì 28 luglio 2016

 

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