Vince la Igor, ma quanta fatica!

Vince la Igor, ma quanta fatica!
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BOLZANO – Fatica le proverbiali sette camice l’Igor Novara per uscire vincitrice dal campo della neo promossa Neruda Bolzano. Nella squadra di Pedullà da salvare solo il risultato perché, ieri sera, il gioco c’è stato solo a sprazzi e quindi è ancora tanto il lavoro da fare in palestra per arrivare ad una condizione tecnico-tattica sufficiente.
Per l’esordio di campionato, Pedullà sceglie di tenere inizialmente in panchina la capitana Martina Guiggi, lanciando Sara Bonifacio. Per il resto, Signorile-Fabris è il duo regia-opposto, Bosetti e Cruz sono le schiacciatrici, Chirichella l’altro centrale mentre Sansonna è il libero. Dall’altra parte della rete coach Bonafede si affida alla diagonale Brcic-Steinbrecher, Garzaro e Manzano operano al centro, la dominicana Martinez e la vecchia conoscenza Ikic sono le bande, l’ex Paris funge da libero. L’inizio è altalenante per la squadra di Pedullà che subito si avvantaggia di due lunghezze (2-4) per poi pasticciare soprattutto in fase difensiva e di copertura ed andare sotto (11-9). Però è proprio dalla difesa che parte la risalita azzurra; Sansonna e Bosetti raccolgono le bordate portate da Martinez ed Ikic, permettendo al contrattacco di Fabris di infilare uno 0-3 che le riporta avanti al time out tecnico (11-12) prima di allungare ulteriormente al +3 (12-15) con stop della panchina altoatesina. La fast di Chirichella è particolarmente concreta e con una gestione accorta del vantaggio, Caterina Bosetti, chiude la prima frazione al primo tentativo utile dopo un pasticcio della panchina bolzanina su una sostituzione irregolare (20-25).

BOLZANO – Fatica le proverbiali sette camice l’Igor Novara per uscire vincitrice dal campo della neo promossa Neruda Bolzano. Nella squadra di Pedullà da salvare solo il risultato perché, ieri sera, il gioco c’è stato solo a sprazzi e quindi è ancora tanto il lavoro da fare in palestra per arrivare ad una condizione tecnico-tattica sufficiente.
Per l’esordio di campionato, Pedullà sceglie di tenere inizialmente in panchina la capitana Martina Guiggi, lanciando Sara Bonifacio. Per il resto, Signorile-Fabris è il duo regia-opposto, Bosetti e Cruz sono le schiacciatrici, Chirichella l’altro centrale mentre Sansonna è il libero. Dall’altra parte della rete coach Bonafede si affida alla diagonale Brcic-Steinbrecher, Garzaro e Manzano operano al centro, la dominicana Martinez e la vecchia conoscenza Ikic sono le bande, l’ex Paris funge da libero. L’inizio è altalenante per la squadra di Pedullà che subito si avvantaggia di due lunghezze (2-4) per poi pasticciare soprattutto in fase difensiva e di copertura ed andare sotto (11-9). Però è proprio dalla difesa che parte la risalita azzurra; Sansonna e Bosetti raccolgono le bordate portate da Martinez ed Ikic, permettendo al contrattacco di Fabris di infilare uno 0-3 che le riporta avanti al time out tecnico (11-12) prima di allungare ulteriormente al +3 (12-15) con stop della panchina altoatesina. La fast di Chirichella è particolarmente concreta e con una gestione accorta del vantaggio, Caterina Bosetti, chiude la prima frazione al primo tentativo utile dopo un pasticcio della panchina bolzanina su una sostituzione irregolare (20-25).
Anche nel secondo set, l’Igor va a corrente alternata; ad un perentorio + 4 (3-7), le novaresi come nella frazione precedente si fanno riagguantare sul 7 pari per poi riprendere a giocare prima di tutto mettendo in difficoltà la ricezione della squadra di casa e poi con Chirichella al centro e Cruz in attacco e muro riprendere in mano le redini del set tornando a +4 (11-15). Le blu arancio di Bonafede le provano tutte ma Novara ha preso il ritmo giusto e le sue combinazioni, ben orchestrate da una ordinata Signorile, vanno tutte a segno con continuità. Bosetti a muro su Steibrecher e Cruz con un filotto positivo in battuta scavano il solco decisivo per la conquista della seconda frazione che chiude con una veloce centrale di Bonifacio (18-25).
Il terzo set si apre con Novara che soffre la battuta della giovane dominicana Martinez che infila due ace sporchi su Bosetti per il 3-1 poi il muro di Brcic e Manzano bruciano i tentativi dalla zona 4 di Cruz e Bosetti per l’allungo a +5 (9-4) e logico stop di Pedullà che non vuole assolutamente cali. Parte da Samanta Fabris il tentativo di risalita delle azzurre che trovano però una valida opposizione nella squadra bolzanina che tenta il tutto per tutto per riaprire la partita. L’Igor fatica dalle bande perché la Neruda chiude bene i varchi a muro e allora Signorile ci prova chiamando Chirichella in fast ma non basta perché gli attacchi sono molli e il contrattacco blu arancio è devastante con Martinez; Pedullà deve stoppare il gioco con un time out sul 19-15. Novara è in bambola e con idee annebbiate; la Neruda gioca il finale di frazione sul velluto e, pur concedendo qualcosina, non se lo lascia sfuggire e chiude 25-19.
Non si apre con buone sensazioni il quarto set; subito 2-0 per le padrone di casa tornate in campo galvanizzate dalla conquista del set precedente mentre è la solita Chirichella ad essere la più concreta in casa novarese dove tante cose proseguono a scricchiolare pericolosamente.
L’Igor continua a giocare a strappi mantenendosi in linea di galleggiamento; Fabris e Chirichella confezionano il punto che dà il primo vantaggio della frazione sul 9-10 ma c’è da sudare.
La stessa centrale napoletana si erge protagonista nella fase centrale del set con i suoi muri che portano Novara a +5 (10-15) ma basta un attimo e la Neruda torna sotto fino a raggiungere la parità sul 17-17 e poi anche superare le novaresi nuovamente in bambola (19-18).
Sul 20-20 Pedullà trova il jolly con l’ingresso di Bosio in prima linea per Signorile e subito la giovane regista lombarda mura a uno per il nuovo vantaggio azzurro 20-21 e poi prende in mano la squadra che, con Malesevic in campo per Chirichella in seconda linea, risponde andando al doppio set ball (22-24). L’errore della Martinez in attacco consegna il set e la gara a Novara (23-25).

Attilio Mercalli

Leggi di più sul Corriere di Novara di lunedì 19 ottobre 2015

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