Volley, la spunta l’Igor delle polemiche

Volley, la spunta l’Igor delle polemiche
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BUSTO ARSIZIO - L’Igor delle polemiche e delle lotte interne esce dall’ennesimo derby del Ticino con un successo da due punti, ma non può dirsi soddisfatta di come l’ha ottenuto. Infatti, le azzurre, prima di aggiudicarsi il match giocando una 5ª frazione da squadra di rango, hanno rischiato un’altra clamorosa debacle, e se ciò non è avvenuto, è perché una modesta Yuba, per lunghi tratti padrona del gioco e del risultato, non ha saputo approfittare delle 4 palle match concesse del 4° set per rimandare le novaresi in Piemonte a mani vuote. Non ci sono novità di formazione nelle fila novaresi; Fenoglio ripresenta la squadra che aveva iniziato sia il match di Treviso con Imoco che quello del turno infrasettimanale con Scandicci. Il clima nel clan azzurro non è sicuramente dei migliori dopo l’ennesimo terremoto interno conseguente alla sconfitta con le toscane, sfociato alla vigilia di questo match in un ennesimo faccia a faccia tra la società e la capitana Guiggi in rappresentanza della squadra. Busto, da parte sua, ha in campo la ex dal dente avvelenato, Rousseaux, tagliata nel mercato di gennaio per far posto a Fawcett. Il primo set, nella bolgia dei 4.000 del PalaPiantanida, vede partire forte la squadra di casa che ha una sola opzione, la vittoria, per poter sperare nell’ingresso nei play off. E’ la centrale Pisani a fare la differenza nella prima parte di set con un buon atteggiamento in attacco e muro che Novara non sa leggere e quindi limitare. Anche la ricezione non è delle migliori e l’Igor non può far altro che subire l’avversario e cominciare a rincorrere. Fenoglio deve fermare il gioco prima sul 9-5 e poi 17-10. Solo dopo il secondo stop discrezionale, le azzurre cominciano a far vedere qualche sprazzo di gioco riuscendo a recuperare terreno (18-14). Chirichella, subentrata a Bonifacio, a muro e con due battute beffarde, fa rientrare Novara a -1 (21-20) a cui segue lo stop di Mencarelli. Il set si risolve nel finale; l’Igor va ad impattare nel finale (23-23) con i colpi di Cruz ma Busto ringrazia due errori di Fabris e porta a casa la frazione (26-24). Nel secondo l’Igor infila subito un break grazie a Chirichella e Fabris (1-4); vantaggio che le novaresi, sabato in maglia bianca, malgrado le gran difese delle lombarde, riescono a gestire anzi, con Cruz aggiungono un ulteriore punto (5-9) prima del time out della panchina bustocca. Dopo il tempo imposto (8-12), Fabris con un attacco, Chirichella, quest’ultima molto ispirata in prima linea e poi giustamente alla fine eletta ad Mvp della gara, e Signorile (ace) allungano al massimo vantaggio azzurro (9-17). Fawcett, finalmente efficace, spinge l’Igor a raggiungere il pareggio dopo aver subito però un tentativo di rientro locale (da 18-24 a 21-24) in collaborazione con Fabris e palla out in battuta di Papa (21-25). Nel terzo parziale l’avvio è nuovamente di marca bustocca; gli attacchi delle avanti in maglia nera riescono a bucare un muro novarese mal disposto. Fenoglio deve fermare il gioco dopo pochi scambi sotto di 3 lunghezze (6-3) poi, sul turno di servizio di Signorile, Fawcett fa tornare sotto le azzurre che pareggiano sul 11-11 per poi passare avanti per la prima volta con un doppio block proprio delle due succitate (11-12). L’equilibrio fatica a spezzarsi anche se le due formazioni si agganciano e si superano a vicenda più volte; Lowe risponde a Fabris portando Busto a +2 (18-16) per poi farsi fermare per l’ennesimo pari (19-19). E il set quindi si gioca in volata come il primo con Busto che con Degradi in campo per Rousseaux, mette a terra i due palloni che portano al doppio set ball (24-22), set che Cruz consegna alle padroni di casa sparando fuori un missile terra aria (25-22). Novara torna in campo con le spalle al muro ma la sensazione non è delle migliori; Busto, malgrado la sua marea di errori dal servizio, non perde tempo a prendere il largo (10-6); di fronte ha una squadra, quella novarese, dove la paura e la confusione mentale la fanno in campo da padrona. Sono 5 i punti di svantaggio al time out tecnico (12-7) ma solo in Bruno, Chirichella e Fabris c’è sentore di voler lottare fino alla fine. L’Igor con la forza della disperazione risale al -1 (20-19) con l’ace della centrale napoletana e poi aggancia l’avversaria con Fabris. Con la mossa a sorpresa di Bonifacio al posto di Cruz in prima linea e Bosetti al posto di Fawcett, Novara passa il vantaggio 20-21 ma lo spreca con un erroraccio di Fabris. Cruz, ancora lei, consegna il match alle bustocche mandando in rete la battuta del (24-23) ma Fabris, due volte Chirichella ed un errore di battuta, annullano quattro tentativi lombardi di finire in gloria a cui segue come di logica un guizzo di Guiggi che ne porta uno a Novara, chiuso subito da un muro di Fabris (27-29) che fa tirare un sospiro per aver salvato, di fatto, un’altra figuraccia. La gara va quindi a decidersi al 5° set nel quale le azzurre fanno finalmente vedere di voler vincere. Novara infatti cambia campo da +3 (5-8) ma è Busto, che appare aver finito la benzina, a dare il via libera al più sofferto dei successi azzurri della stagione (12-15).
Attilio Mercalli

Leggi di più sul Corriere di Novara di lunedì 7 marzo 2016

BUSTO ARSIZIO - L’Igor delle polemiche e delle lotte interne esce dall’ennesimo derby del Ticino con un successo da due punti, ma non può dirsi soddisfatta di come l’ha ottenuto. Infatti, le azzurre, prima di aggiudicarsi il match giocando una 5ª frazione da squadra di rango, hanno rischiato un’altra clamorosa debacle, e se ciò non è avvenuto, è perché una modesta Yuba, per lunghi tratti padrona del gioco e del risultato, non ha saputo approfittare delle 4 palle match concesse del 4° set per rimandare le novaresi in Piemonte a mani vuote. Non ci sono novità di formazione nelle fila novaresi; Fenoglio ripresenta la squadra che aveva iniziato sia il match di Treviso con Imoco che quello del turno infrasettimanale con Scandicci. Il clima nel clan azzurro non è sicuramente dei migliori dopo l’ennesimo terremoto interno conseguente alla sconfitta con le toscane, sfociato alla vigilia di questo match in un ennesimo faccia a faccia tra la società e la capitana Guiggi in rappresentanza della squadra. Busto, da parte sua, ha in campo la ex dal dente avvelenato, Rousseaux, tagliata nel mercato di gennaio per far posto a Fawcett. Il primo set, nella bolgia dei 4.000 del PalaPiantanida, vede partire forte la squadra di casa che ha una sola opzione, la vittoria, per poter sperare nell’ingresso nei play off. E’ la centrale Pisani a fare la differenza nella prima parte di set con un buon atteggiamento in attacco e muro che Novara non sa leggere e quindi limitare. Anche la ricezione non è delle migliori e l’Igor non può far altro che subire l’avversario e cominciare a rincorrere. Fenoglio deve fermare il gioco prima sul 9-5 e poi 17-10. Solo dopo il secondo stop discrezionale, le azzurre cominciano a far vedere qualche sprazzo di gioco riuscendo a recuperare terreno (18-14). Chirichella, subentrata a Bonifacio, a muro e con due battute beffarde, fa rientrare Novara a -1 (21-20) a cui segue lo stop di Mencarelli. Il set si risolve nel finale; l’Igor va ad impattare nel finale (23-23) con i colpi di Cruz ma Busto ringrazia due errori di Fabris e porta a casa la frazione (26-24). Nel secondo l’Igor infila subito un break grazie a Chirichella e Fabris (1-4); vantaggio che le novaresi, sabato in maglia bianca, malgrado le gran difese delle lombarde, riescono a gestire anzi, con Cruz aggiungono un ulteriore punto (5-9) prima del time out della panchina bustocca. Dopo il tempo imposto (8-12), Fabris con un attacco, Chirichella, quest’ultima molto ispirata in prima linea e poi giustamente alla fine eletta ad Mvp della gara, e Signorile (ace) allungano al massimo vantaggio azzurro (9-17). Fawcett, finalmente efficace, spinge l’Igor a raggiungere il pareggio dopo aver subito però un tentativo di rientro locale (da 18-24 a 21-24) in collaborazione con Fabris e palla out in battuta di Papa (21-25). Nel terzo parziale l’avvio è nuovamente di marca bustocca; gli attacchi delle avanti in maglia nera riescono a bucare un muro novarese mal disposto. Fenoglio deve fermare il gioco dopo pochi scambi sotto di 3 lunghezze (6-3) poi, sul turno di servizio di Signorile, Fawcett fa tornare sotto le azzurre che pareggiano sul 11-11 per poi passare avanti per la prima volta con un doppio block proprio delle due succitate (11-12). L’equilibrio fatica a spezzarsi anche se le due formazioni si agganciano e si superano a vicenda più volte; Lowe risponde a Fabris portando Busto a +2 (18-16) per poi farsi fermare per l’ennesimo pari (19-19). E il set quindi si gioca in volata come il primo con Busto che con Degradi in campo per Rousseaux, mette a terra i due palloni che portano al doppio set ball (24-22), set che Cruz consegna alle padroni di casa sparando fuori un missile terra aria (25-22). Novara torna in campo con le spalle al muro ma la sensazione non è delle migliori; Busto, malgrado la sua marea di errori dal servizio, non perde tempo a prendere il largo (10-6); di fronte ha una squadra, quella novarese, dove la paura e la confusione mentale la fanno in campo da padrona. Sono 5 i punti di svantaggio al time out tecnico (12-7) ma solo in Bruno, Chirichella e Fabris c’è sentore di voler lottare fino alla fine. L’Igor con la forza della disperazione risale al -1 (20-19) con l’ace della centrale napoletana e poi aggancia l’avversaria con Fabris. Con la mossa a sorpresa di Bonifacio al posto di Cruz in prima linea e Bosetti al posto di Fawcett, Novara passa il vantaggio 20-21 ma lo spreca con un erroraccio di Fabris. Cruz, ancora lei, consegna il match alle bustocche mandando in rete la battuta del (24-23) ma Fabris, due volte Chirichella ed un errore di battuta, annullano quattro tentativi lombardi di finire in gloria a cui segue come di logica un guizzo di Guiggi che ne porta uno a Novara, chiuso subito da un muro di Fabris (27-29) che fa tirare un sospiro per aver salvato, di fatto, un’altra figuraccia. La gara va quindi a decidersi al 5° set nel quale le azzurre fanno finalmente vedere di voler vincere. Novara infatti cambia campo da +3 (5-8) ma è Busto, che appare aver finito la benzina, a dare il via libera al più sofferto dei successi azzurri della stagione (12-15).
Attilio Mercalli

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