Gattico Veruno: la Sagra dei Ravanit non ha deluso le aspettative
Si è conclusa domenica 28 luglio la 46ª edizione della Sagra dei Ravanit, la tradizionale festa che, durante gli ultimi due weekend del mese di luglio, anima Revislate e attira dai comuni limitrofi centinaia di persone ogni sera.
Gattico Veruno: la Sagra dei Ravanit
A organizzare e gestire l’evento è la Pro-loco di Veruno Revislate, che si adopera al massimo per offrire serate che possano accontentare partecipanti di tutte le età: un ventaglio di proposte gastronomiche, un piccolo luna park per intrattenere grandi e piccini, alcune bancarelle e un’offerta musicale eterogenea, sono gli ingredienti scelti per creare un clima di divertimento e condivisione nelle serate più calde della stagione.
«Quest’anno la partecipazione è stata ancora più sentita che nelle estati scorse, probabilmente anche per la scelta di cambiare tipologia di spettacoli: abbiamo deciso di dedicare alcune serate a tributi ed esibizioni di gruppi più giovani, che hanno riscosso molto successo - racconta Mauro Deambrogio, presidente della Pro loco – In particolare nella sera in cui hanno suonato gli 883nd, la band di tributo agli 883, siamo rimasti esterrefatti dall’affluenza raggiunta. Per questo l’anno prossimo vorremmo orientarci di più verso questa direzione apprezzata dai più giovani».
Tanti volontari, anche giovani
I volontari della Pro loco che contribuiscono alla realizzazione e alla buona riuscita dell’evento sono quasi un centinaio, e hanno un’età compresa tra gli 11 e i 90 anni. Peraltro, molti sono ragazzi giovani, che durante tutto l’anno prendono parte alla vita della Pro loco.
«Molti giovani partecipano attivamente e con continuità alle varie iniziative organizzate, per cui hanno acquisito le competenze e l’esperienza necessaria per portare avanti il nostro lavoro, che per certi versi può essere paragonato a quello di un’azienda – racconta Deambrogio - E proprio perché vedo che ormai c’è una struttura salda che sogno che a ottobre, quando rinnoveremo il consiglio direttivo, ci sia un giovane a prendere il mio posto, perché rivesto questo incarico da 36 anni».
E aggiunge: «Ovviamente io vorrei rimanere parte di questa realtà e continuare ad accompagnarla, ma mi sembra giusto coinvolgere più attivamente i ragazzi e proporre loro di assumere su di sé una gestione più impegnativa e consistente della Pro loco». Per il futuro della Pro loco e per il futuro della festa l’obiettivo è quindi lo stesso: un’apertura ai più giovani, per portare una ventata di aria fresca in una comunità solida, unita e volenterosa di darsi da fare.