La denuncia

La caserma della Stradale di Borgomanero ancora a rischio chiusura: la denuncia del Siulp

Secondo il sindacato l'apparato di polizia avrebbe approfittato del vuoto di potere politico tra i Governi Conte e Draghi per emanare il decreto di chiusura.

La caserma della Stradale di Borgomanero ancora a rischio chiusura: la denuncia del Siulp
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La denuncia del sindacato di polizia novarese sulla situazione della caserma della Stradale di Borgomanero.

Stradale di Borgomanero a rischio chiusura di nuovo

«Questa segreteria provinciale, vuole informare la cittadinanza del borgomanerese e del medio alto novarese occidentale che il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ha deciso, con un vero e proprio “blitz”, in luogo del vuoto di potere politico/istituzionale fra i governi Conte e Draghi, di chiudere per decreto il distaccamento Polizia Stradale presente in città dal 1965, nonostante la sentita vertenza del Siulp novarese del febbraio 2020, per salvaguardare la presenza del presidio della Polizia Stradale di Borgomanero, ovvero la sua trasformazione in un Ufficio avanzato della Questura di Novara, che aveva avuto grande eco e sostegno da parte della Società Civile con oltre 2000 firme, raccolte in pochi giorni nel gazebo posto nella locale Piazza Martiri, che ha visto anche la sottoscrizione ed il sostegno di parlamentari, sindaci ed amministratori locali». Così inizia la comunicazione con la quale Tommaso Di Gaudio, segretario provinciale del sindacato italiano unitario dei lavoratori di polizia, ha voluto nuovamente lanciare l’allarme per il distaccamento della polizia stradale di via Cureggio. La struttura è tornata infatti prepotentemente sotto i riflettori per il rischio di una imminente chiusura, voluta da Roma, in luogo di un progetto di riqualificazione della stessa che avrebbe visto un miglioramento generale del servizio sul territorio. Ma a nulla sono valse le proteste e le proposte che dal territorio sono state sollevate. C’era stato un incontro con il ministero dell’interno e i sindaci dei Comuni piemontesi interessati da questo problema (oltre a Borgomanero anche Ceva, in provincia di Cuneo, e Domodossola), ma le promesse di ascolto delle istituzioni governative sono rimaste lettera morta.
«Ad oggi, di contro- continua Di Gaudio - non abbiamo ancora ricevuto notizie certe e consolidate rispetto alla volontà istituzionale, da parte dell’Amministrazione della Polizia di Stato, l’agognata e promessa apertura dell’Ufficio avanzato della Questura di Novara in Borgomanero per garantire a tutto il Medio alto novarese , quantomeno, i servizi di Polizia Amministrativa (passaporti, licenze, autorizzazioni, porto e detenzione d’arma, carte e permessi di soggiorno) che, per legge, sono di esclusiva competenza della Polizia di Stato. Come sindacato, siamo per altro attoniti, per l’atteggiamento di assoluto disinteressamento delle vicende personali, da parte dell’“Apparato”, verso chi sta prestando la propria opera con abnegazione e spirito di servizio in quell’ufficio da oltre 30 anni, che dall’oggi al domani vede trasformare la propria vita lavorativa e personale tramite un’impersonale e-mail, che, di fatto, li “sposterà” da un ufficio all’altro come “pacchi”». La sezione provinciale del sindacato non si arrende, e annuncia battaglia: «Il Siulp novarese - conclude Di Gaudio - oltre a garantire le dovute tutele alla categoria, continuerà nella sua battaglia per vedere coronare l’obiettivo di vedere istituire in Borgomanero l’Ufficio avanzato della Questura di Novara e coronare l’impegno assunto con la cittadinanza e le migliaia di aderenti alla raccolta firme».

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