Strage Mottarone: Nerini già indagato per due incidenti su Alpyland
Erano rimasti feriti un dipendente e un utente.
E’ di ieri, giovedì 3 giugno 2021, la notizia che la procura starebbe indagando per lesioni colpose anche su due diversi incidenti con feriti avvenuti, nel 2017 e nel 2019, ad Alpyland, la pista di bob su rotaia sempre in vetta al Mottarone e sempre gestita da Luigi Nerini.
Strage Mottarone: Nerini è anche socio di Alpyland
La circostanza di un'altra indagine nei confronti di Nerini è emersa dalla richiesta di convalida del fermo che era stata presentata dalla pm Olimpia Bossi ma che era stata rigettata dalla gip Donatella Banci Buonamici. Ricordiamo che Gabriele Tadini, capo servizio dell’impianto della funivia del Mottarone, è finito ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta sulla caduta della cabina, mentre sono tornati liberi Luigi Nerini, il gestore dell’impianto, e Enrico Perocchio, direttore di esercizio.
Gli incidenti avvenuti nel 2017 e nel 2019 su Alpyland che hanno provocato il ferimento di un dipendente e di un utente, non sono ovviamente collegati alla strage del Mottarone che ha visto 14 vittime. Ma il fatto viene ricordato dalla procura per sostenere «la già dimostrata insofferenza ad uno scrupoloso rispetto delle misure di sicurezza volte a tutelare l’incolumità degli utenti di tale genere di impianti». Il socio di Nerini nella gestione di Alpyland aveva preso le distanze dall’imprenditore indagato proprio per divergenze sulla gestione dell’impianto.
Che cos'è Alpyland
La struttura è situata in vetta al Mottarone e consiste in una pista su rotaia lunga 1.200 metri, che vanta di una vista a 360° sulle Alpi, le terre e i sette laghi circostanti.
Simile alle montagne russe, il percorso si sviluppa con curve, dossi, cambi di pendenza e un dislivello di 100 metri.
Gli slittini biposto sono dotati di un sistema di frenata manuale con cui il passeggero può regolare la velocità a suo piacimento e di un sistema di frenata selettiva che rallenta tutti i bob al termine della discesa.