Picchiò la collega con la tavoletta di cioccolato alla Laica di Arona: evita il processo
Entrambe le lavoratrici erano state allontanate
Picchiò la collega con la quale aveva avuto una discussione con una tavoletta di cioccolato fondente. Riesce a evitare il processo in tribunale.
Picchiò la collega: evita il processo
Ha evitato il processo (per lesioni aggravate) l'operaia cinquantenne che quattro anni fa aveva picchiato una collega della Laica di Arona con una stecca di cioccolato extrafondente. Mercoledì 24 giugno il tribunale di Verbania, dove’era approdato il procedimento, visto l'esito positivo della “messa alla prova” ha dichiarato il "non doversi procedere" nei confronti della donna di origine ucraina residente a Bellinzago.
Una storia che aveva fatto notizia
L’imputata era difesa dagli avvocati Alessandro Brustia e Marcello Picchio di Novara. Il fatto risale al 22 novembre 2018; le indagini erano state affidate alla procura e ai carabinieri di Arona. Stando alla ricostruzione, quel giovedì pomeriggio due dipendenti dell’azienda dolciaria avevano cominciato a litigare durante l’iniziativa “CioccoDays” e una delle due, al culmine del violento diverbio, aveva scagliato una tavoletta di cioccolato nero di oltre un chilogrammo addosso all’altra. La malcapitata, una 41enne del posto addetta come la collega alla produzione, era stata colpita al volto, riportando un trauma cranico, la rottura di un dente e diversi lividi sul corpo. In Pronto soccorso la vittima se l’era cavata con una prognosi di due settimane.
Entrambe le lavoratrici erano state licenziate
Dal canto suo la Laica aveva prima sospeso e poi licenziato entrambe (“un atto gravissimo incompatibile con la nostra policy” avevano dichiarato dall’azienda in riferimento all'ucraina, mentre per quanto riguarda l'aronese aggredita il contratto era stato risolto perché pare, come emerso nelle memorie difensive, che avesse rivolto all'altra offese razziste).