Covid: il Piemonte supera quota 5 milioni di vaccini
I dati della Regione: degli 85 ricoverati in ospedale, 61 non sono vaccinati.
Covid: ieri il Piemonte ha superato quota cinque milioni di vaccini.
Cinque milioni di vaccini in Piemonte
A comunicarlo è il presidente della Regione Alberto Circio: "Un grande grazie a tutti coloro che da mesi, con profonda dedizione, in ogni angolo della nostra regione, sono impegnati nella campagna vaccinale. E un grazie anche ai Piemontesi di ogni età che scelgono di vaccinarsi, per tutelare la loro salute e quella degli altri. Continuiamo così".
Ricoveri e vaccini
E intanto dalla Regione arrivano i dati sugli attuali ricoverati per Covid nelle strutture ospedaliere.
Dei 4 pazienti attualmente ricoverati in terapia intensiva (nessuno nelle strutture novaresi), tre sono non vaccinati e uno ha completato il ciclo vaccinale (si tratta di una persona con numerose comorbidità, tra le quali obesità e diabete, degente da alcuni giorni).
Degli 81 in terapia ordinaria, 58 non sono vaccinati ed i 23 vaccinati sono tutti paucisintomatici (solo 16 avevano ricevuto la doppia dose).
Visite ai parenti in ospedali e Rsa
La Regione Piemonte ha inoltre inviato una circolare alle Direzione Generali delle Aziende sanitarie ed agli enti gestori per informarli della nota dell'Ufficio legislativo del Ministero della Salute, in merito ad accesso ed uscite di visitatori e ospiti nelle strutture di ospitalità e lungodegenza, Rsa, hospice, strutture riabilitative e residenziali e strutture ospedaliere. "Anche in questa fase, è importante continuare a garantire sicurezza agli ospiti ed ai visitatori, sempre nel rispetto delle regole, consentendo l'accesso e l'uscita in sicurezza. Confidiamo che tutte le strutture, in modo omogeneo sul territorio, si conformino a queste indicazioni"- sottolinea l'assessore regionale alla sanità, Luigi Icardi.
In sintesi, le indicazioni principali nella nota del Ministero sono:
-
Per poter entrare a visitare un parente o/o un congiunto è necessario e sufficiente esibire la certificazione verde: avvenuta vaccinazione, avvenuta guarigione, effettuazione di un test antigenico;
-
Nelle strutture ospedaliere, agli accompagnatori di pazienti non affetti da Covid-19, muniti di certificazione verde è consentito permanere nelle sale d’attesa dei dipartimenti di emergenza e accettazione e dei reparti di pronto soccorso, nonché nei reparti delle medesime strutture.
-
Nelle strutture ospedaliere, agli accompagnatori dei pazienti in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità (legge 104/1992), è sempre consentito prestare assistenza, anche nel reparto di degenza, nel rispetto delle indicazioni del direttore sanitario della struttura.
-
E' opportuno assicurare l’accesso alle RSA e alle residenze assistenziali per persone con disabilità tutti i giorni della settimana anche festivi, garantendo che la visita si svolga in un tempo congruo al bisogno di assistenza di durata, possibilmente fino a 45 minuti.
-
In merito alle uscite temporanee degli ospiti delle strutture residenziali, è sufficiente che siano muniti di certificazioni verdi, senza che sia necessario, dopo il rientro, ricorrere a specifiche misure di isolamento.
-
Quanto alla possibilità di prevedere per l’accesso alle strutture l’esecuzione di un test antigenico, anche alle persone in possesso della certificazione Covid-19, si raccomanda di valutare tale misura precauzionale onde evitare che possa rappresentare una limitazione non giustificata al diritto di visita.