Fanghi irregolari: "Non c'è prova che abbiano causato contaminazioni"
Arpa rende noti i risultati delle analisi sui terreni del Novarese
Fanghi irregolari provenienti dal Bresciano: i tecnici di Arpa si esprimono sull'esito degli esami fatti nel Novarese.
Fanghi irregolari: i terreni sotto esame
"Sulla base delle informazioni fornite dagli Enti con compiti investigativi, nella provincia di Novara le aziende agricole che hanno acquistato dall’azienda bresciana i prodotti correttivi per il suolo si trovano nei comuni di: Agrate Conturbia, Sizzano, Cerano, Marano Ticino, Momo e Galliate". E’ questo il verdetto raggiunto dai tecnici di Arpa dopo gli esami condotti sul territorio in seguito allo scoppio del caso dei gessi di defecazione provenienti dalla ditta bresciana Wte.
"Non c'è causalità con le contaminazioni"
Il presunto materiale illecito però non può essere considerato come la causa dei valori anomali rilevati nei terreni. "Dagli esiti analitici nel loro complesso non si sono riscontrate criticità ricorrenti in tutti i punti indagati, per cui non si può confermare un nesso certo di causalità tra le caratteristiche dei gessi di defecazione e i contaminanti riscontrati dalle analisi dei suoli agricoli - dice il direttore generale di Arpa, Angelo Robotto -Sui diversi punti di indagine si sono rilevate caratteristiche diverse, talvolta si sono riscontrate anomalie puntuali e non sistematiche che caratterizzano piccoli insiemi di dati con peculiarità tra di loro differenti".
Le parole dell'assessore Marnati
Da parte sua l’assessore regionale all’ambiente, Matteo Marnati, ha parlato di “atti dovuti” in merito alle analisi condotte sui terreni e ha esortato le istituzioni a mantenere alta l’attenzione su questo caso. I sindaci del territorio hanno comunque annunciato che si costituiranno parte civile nel processo che seguirà alle indagini dei carabinieri forestali sui fanghi.