Cultura

A Borgomanero nasce il patto per la lettura

L'iniziativa coinvolge le scuole, il Comune e la fondazione Marazza.

A Borgomanero nasce il patto per la lettura
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E' stato presentato nella sala degli specchi di Palazzo Tornielli venerdì 17 dicembre il patto per la lettura a Borgomanero.

Borgomanero: al via il patto per la lettura con le scuole e la fondazione Marazza

Tra l’amministrazione comunale, la biblioteca Achille Marazza e gli istituti scolastici della città è stato siglato il «patto per la lettura»: «E’ uno strumento ulteriore per le amministrazioni e gli enti interessati per promuovere attività culturali e la fruizione dei libri», ha commentato la firma del patto avvenuta venerdì 17 a Palazzo Tornielli l’assessore alla Cultura Francesco Valsesia. Nella sala degli Specchi si sono riuniti tutti i rappresentanti degli enti coinvolti in città per la firma del documento, stilato dai dipendenti della Fondazione Marazza con i funzionari dell’ufficio cultura del Comune: «E’ un’attività per la crescita sociale del territorio - ha continuato l’assessore - il patto per la lettura è aperto anche ad altri soggetti, perché i suoi obiettivi vanno anche oltre alle attività istituzionali». Al documento ha aderito anche la libreria Mondadori Bookstore di viale Marazza, e la prima conseguenza concreta della firma congiunta è la creazione di un tavolo per la lettura, che sasrà uno «strumento nello strumento - ha precisato Valsesia - per organizzare e coordinare le attività». Erano presenti alla firma del documento, oltre all’assessore e ad Angela Mora, dell’ufficio cultura, anche il presidente e il direttore della Fondazione Marazza, Giovanni Tinivella e Giovanni Cerutti, il nuovo dirigente scolastico dell’istituto comprensivo «Borgomanero 2» Piero Granchelli, il vice dirigente del comprensivo Borgomanero 1 Massimo Zanetta, la dirigente del Galileo Galilei Gabriella Cominazzini e la sua vice, responsabile del plesso di Gozzano, la dirigente dell’istituto tecnico Da Vinci Serena Acciarino e la dirigente dell’Enaip, Luisa Bagna. «La centralità è quella del libro - ha detto il direttore della Marazza Cerutti - noi ancora oggi riusciamo a leggere le pergamene, ma provate ad aprire un floppy disk. Il libro nella sua materialità ha un valore aggiunto formativo: cercheremo in questi progetti di inventarci delle cose, sperando che il Ministero non si limiti a far firmare de patti e dia dei fondi per organizzare delle cose. La lettura serve per imparare a stare soli con se stessi». «Sono felicissimo - ha concluso gli interventi prendendo nuovamente la parola l’assessore Valsesia - di avere di nuovo al tavolo in Comune tutti i dirigenti scolastici dopo due anni di pandemia. Fa piacere riprendere i contatti per la cultura, legata alle scuole e ai ragazzi. Questo impegno non deve rimanere una lettera morta, ma deve proseguire».

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