A Borgomanero inaugurata via Vittime delle Foibe
Venerdì 18 alle 18 ci sarà una conferenza in Marazza sull'esodo Giuliano Dalmata e delle vicende del confine orientale.
A Borgomanero è stata inaugurata dall'amminstrazione via Vittime delle Foibe il 10 febbraio.
Via Vittime delle Foibe a Borgomanero, il discorso del sindaco Bossi
«Ricordare è un imperativo morale. Ricordare sempre, ricordare tutto». Così il sindaco Sergio Bossi è intervenuto nella mattinata di giovedì 10 febbraio, alla cerimonia di inaugurazione della via Vittime delle Foibe. La strada è di nuova realizzazione, ed è una bretella che collega via Arona con via Delle Rosette. L’inaugurazione della nuova toponomastica non poteva che avvenire nella giornata del ricordo, nella quale vengono commemorate le vittime delle foibe, dell'esodo giuliano - dalmata, delle vicende del confine orientale e la concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati, come stabilito da una legge del Governo italiano del 2004. Alla cerimonia cittadina hanno partecipato, oltre al primo cittadino, anche il suo vice, Ignazio Stefano Zanetta e gli assessori Franco Cerutti e Annalisa Beccaria, oltre a Luigi Laterza in rappresentanza della Provincia di Novara e a Stefano Rossi, presidente del comitato 10 febbraio di Novara e alle autorità militari. «E’ solo dalla conoscenza storica che può nascere e irrobustirsi il dialogo tra i popoli europei - ha poi continuato Bossi il suo discorso, conclusosi con la citazione delle parole (e dei gesti) del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella - quel dialogo che negli ultimi anni ha sancito importanti momenti di condivisione e di reciproca amicizia con le autorità croate e slovene. Il Presidente della Repubblica, lo scorso anno, a proposito dei rapporti fra italiani e sloveni, ricordava il grande valore simbolico dell’aver scelto Gorizia e Nova Gorica congiuntamente come capitale della cultura europea 2025. Scelte che “dimostrano – diceva il Presidente – una volta di più come l’integrazione di italiani, sloveni e croati nell’Unione Europea abbia aperto alle nostre nazioni orizzonti di solidarietà, amicizia, collaborazione e sviluppo. Il passato non si cancella. Ma è doveroso assicurare ai giovani di queste terre il diritto ad un avvenire comune di pace e prosperità”».
La commemorazione continua in biblioteca Marazza
La commemorazione del Giorno del Ricordo continuerà in città venerdì 18 febbraio, quando alla Fondazione Achille Marazza alle 18 inizierà una conferenza del professore Antonio Leone, dell’istituto storico della Resistenza di Novara e del Vco «Piero Fornara», dal titolo «Dall’8 settembre al trattato di pace di Parigi. I rapporti tra l’Italia e le potenze alleate». Per partecipare all’incontro è necessaria la prenotazione online sul sito della fondazione: www.fondazionemarazza.it.