A Borgomanero 2 ettari di campo destinati per il progetto "Il Borgo Verde"
Su un terreno di circa due ettari, messo a disposizione dal Comune di Borgomanero, sono stati piantati oltre 100 alberi da frutta e verranno anche coltivati ortaggi, patate, cipolle, mirtilli, frutti di bosco e insalate.
Ha preso ufficialmente il via il progetto "Il Borgo Verde", sul territorio del Comune di Borgomanero vede la partecipazione di numerosissimi partner per tornare alle buone pratiche ambientali mantenendo alta l'attenzione alla solidarietà e all'inclusione.
Borgomanero via al progetto "Il Borgo Verde"
Su un terreno di circa due ettari, messo a disposizione dal Comune di Borgomanero, sono stati piantati oltre 100 alberi da frutta e verranno anche coltivati ortaggi, patate, cipolle, mirtilli, frutti di bosco e insalate.
L’iniziativa è stata ammessa ai finanziamenti di Regione Piemonte per rilevanza locale, con esperienze innovative finalizzate all’inclusione sociale.
Giovedì a Borgomanero, alla presenza del Sindaco Sergio Bossi, degli assessori Franco Cerutti ed Elisa Zanetta e del presidente del CISS Enzo Bobice si è svolta la cerimonia con taglio del nastro, in occasione dell’inaugurazione ufficiale del campo coltivato del progetto “il Borgo Verde”.
Questa iniziativa è stata ideata ed è coordinata dal circolo locale di Legambiente “Gli Amici del Lago”, in collaborazione con il Comune di Borgomanero – che ha messo a disposizione un terreno di quasi due ettari – il Centro Servizi Sociali (CISS) del territorio e altre cooperative e soggetti che operano nel terzo settore.
Questo progetto di inclusione sociale, nella stagione delle coltivazioni, occuperà sei persone, supportate da alcuni volontari di associazioni e produrrà frutti e ortaggi seguendo processi e metodi di coltivazione agricola che si ispirano all’agricoltura organica e alla produzione biologica, senza l’impiego di agrofarmaci e con l’utilizzo di energia e risorse naturali in modo sostenibile.
Sono stati messi a dimora 90 alberi di mele, 10 alberi di prugne, alcuni ciliegi, oltre 330 piante di piccoli frutti (mirtilli, lamponi, ribes rossi e more), 600 bulbi da semina di cipolle, patate, zucchine, 200 piante di pomodori e verranno prodotte anche insalate (lattughe, rucola), biete verdi, sedano, fagioli, piselli etc. Con l’avanzare della stagione verranno anche prodotti cetrioli, zucche, angurie e meloni.
Particolare attenzione è posta alle buone pratiche ambientali, tra cui l’utilizzo di acqua prelevata dal vicino torrente Agogna per l’irrigazione, evitando così il prelievo di acqua da falda o da acquedotto. La pacciamatura viene effettuata con teli di bioplastiche compostabili e in particolare sono stati posizionati 5 nidi di api Osmie, le api gentili, che non producono miele ma sono fondamentali per l’opera di impollinazione, salvaguardando la biodiversità.
Il progetto “il Borgo Verde” non si limita alla rigenerazione agronomica con la coesistenza ecologica dell’agricoltura e della biodiversità, ma basa la sua azione anche sulla rigenerazione sociale e culturale nel territorio, mettendo al centro le persone, favorendo così nuove opportunità di lavoro legate ai cicli della natura - anche per soggetti in situazioni di fragilità - attraverso percorsi di formazione per migliorare le competenze individuali e acquisirne di nuove.
“Il progetto ha avuto da subito il supporto ed il coinvolgimento del Comune”, ha dichiarato il Sindaco di Borgomanero Sergio Bossi. “Il Borgo Verde è la concretizzazione dell’applicazione dei principi dell’ecologia alla progettazione e alla gestione di sistemi alimentari sostenibili. Abbiamo messo a disposizione un terreno agricolo comunale di quasi due ettari per la creazione di un’area di coltivazione biosostenibile e coinvolto il Consorzio Intercomunale per la gestione dei Servizi Socio-assistenziali per rendere non solo ideologica la battaglia per favorire l’inclusione sociale. Sostenibilità ambientale e sociale con un obbiettivo chiaro: creare occupazione e condivisione di conoscenze”.
Massimiliano Caligara, presidente del circolo Legambiente “Gli Amici del Lago” - associazione capofila del progetto, ha espresso la propria soddisfazione: “Questa iniziativa molto concreta di rigenerazione agronomica, sociale e culturale, nella nostra visione costituisce un primo passo per diventare stabile e possibilmente estendersi anche in altri Comuni, rafforzando ulteriormente la rete territoriale che vede coinvolti soggetti istituzionali, associazioni e cooperative che operano nel terzo settore. In prospettiva stiamo ragionando non solo sulla sostenibilità ambientale e sociale – che sono la caratteristica di base del progetto – ma anche sulla sostenibilità economica dell’attività, attraverso la vendita dei prodotti, che inizialmente non sarà totale, ma in futuro lo dovrà diventare, ovviamente nella logica del terzo settore, quindi no profit per ottenere altre risorse da reinvestire per l’occupazione, la solidarietà sociale e l’ulteriore sviluppo e crescita del progetto.
Franco Cerutti, Assessore alle Politiche sociali di Borgomanero, ha voluto sottolineare che “la pandemia da Covid ed ora la guerra tra Russia ed Ucraina ha esposto le debolezze del sistema agricolo e alimentare globalizzato. L’agricoltura ha bisogno di una transizione agronomica, sociale e territoriale che porti ad una maggiore sostenibilità e resilienza. L’agro-ecologia progetta, sviluppa e promuove la transizione verso la biodiversità. Il suo punto di forza è quello di considerare l’ecologia e la giustizia sociale in modo congiunto, invece che separatamente. Il modo in cui trattiamo la terra, l’acqua e l’ambiente rivela il modo in cui trattiamo gli altri e viceversa. In questo senso il progetto “il Borgo Verde” si configura come un vero e proprio strumento operativo attraverso cui applicare le politiche del welfare in ambito territoriale. Uno strumento di riappropriazione dell’individuo del proprio ruolo in società da un punto di vista professionale. Una modalità per creare nel territorio spazi per un’economia solidale e trasformativa”.
Elisa Zanetta, assessore ai Lavori Pubblici aggiunge: “Sono orgogliosa del risultato ottenuto grazie ad un lavoro di partnership tra ente pubblico e società civile. Ritengo fondamentale, in base al mio ambito di competenza, l’aspetto di riuso del patrimonio pubblico, in questo caso di terreni agricoli di proprietà comunale, che diventano nuovi spazi di rigenerazione e di sperimentazione di modelli innovativi, strategici nella salvaguardia e rinnovamento delle risorse esistenti e della qualità della vita della nostra comunità.
Enzo Bobice Presidente del Consorzio Intercomunale Servizi Sociali (CISS) ha dichiarato: “Il Consorzio CISS ha tra i suoi obiettivi strategici quello di facilitare e dare supporto a Sistemi di rete per sviluppare Progetti a favore della Comunità, e in particolare delle persone più fragili. Il Progetto “Borgo Verde” rappresenta molto bene questi principi di co-progettazione e di condivisione con gli altri Soggetti del Territorio. All’interno di questo progetto, il CISS ha collaborato allo sviluppo di quelle sinergie che sono funzionali a dare continuità e rilevanza agli interventi. Il Progetto è complesso e innovativo, ma possiamo riassumere gli elementi più importanti in queste parole chiave: bene comune, sostenibilità e persone”.