Volontariato

L'Emporio Borgosolidale di Borgomanero da gennaio a maggio ha distribuito aiuti per 72mila euro

«Se non si possono aumentare i ricavi, occorre agire sui costi. A fronte di entrate relative, le necessità degli indigenti hanno raggiunto livelli disarmanti, ecco perché non possiamo che mettere mano agli sprechi alimentari».

L'Emporio Borgosolidale di Borgomanero da gennaio a maggio ha distribuito aiuti per 72mila euro
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Aiuti per 72mila euro nei primi 5 mesi di quest'anno distribuiti dall'Emporio Borgosolidale di Borgomanero.

A Borgomanero l'Emporio Borgosolidale ha distribuito aiuti per 72mila euro in 5 mesi

«Se non si possono aumentare i ricavi, occorre agire sui costi. A fronte di entrate relative, le necessità degli indigenti hanno raggiunto livelli disarmanti, ecco perché non possiamo che mettere mano agli sprechi alimentari».  Con queste parole Ivo Mancini, responsabile dell'Emporio Borgosolidale commenta il difficile momento storico: negli ultimi due anni e mezzo la pandemia ha ha fatto emergere, peggiorandole, tendenze di grave impatto sociale quanto a povertà. L'Emporio intende inserirsi in un bando della Compagnia di San Paolo con la Rete nondisolopane, la cooperativa Vedogiovane e altri soggetti per incidere nel concreto sullo spreco alimentare. «Il progetto prevede che tutte le associazioni condividano gli stessi fini - continua Mancini - siccome quella è una prateria aperta, diventa una sfida decisiva per il futuro. Quanto si recupera viene risparmiato nelle spese legate all'assistenza sociale a beneficio delle fasce fragili della popolazione. Commercio e marketing oggi non vanno in quella direzione, ma bisogna cambiare rotta. Abbiamo qualche accordo con i supermercati Aldi e Lidl per farci arrivare alimenti che non sono venduti, ma giunge poco e una metà è da buttare via. Per frutta e verdura non abbiamo particolari problemi, ma per formaggio, affettati e latte facciamo fatica. Se si riuscisse a recuperare di più, saremmo più tranquilli e potremmo acquistare una cella frigorifera, che adesso sarebbe una spesa non giustificata. Gli altri supermercati più grossi donano ma ad altre associazioni, con le grandi catene occorre muoversi insieme fra associazioni. Pare che a Genova, stando ai corsi che stiamo sostenendo, si sia creato un coordinamento fra le circa 200 associazioni che si occupano di povertà. Di recente hanno gestito al meglio un'ingente donazione di 26mila litri di olio di oliva da parte di Costa crociere. Al 31 maggio il valore dei beni da noi distribuiti era 72mila euro nei primi 5 mesi del 2022: la copertura è giunta in parte dalla Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), poi da raccolte del Banco alimentare, infine da scuole, donazioni di privati, il resto è comprato da noi. Se si continua così, a fine anno avremmo distribuito beni per altri 120mila euro, per un totale annuo di 190mila».

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