Saldi a Borgomanero, i tempi d'oro del commercio sono finiti ma non mancano le proposte
Se in generale i "tempi d'oro" parrebbero appartenere a un'altra epoca storica, quella che impose Borgomanero quale città del commercio nel raggio di molti chilometri, non mancano le proposte per ridestare l’interesse della clientela.
Il punto della situazione sui saldi che sono iniziati il 5 gennaio anche a Borgomanero.
Il presidente Ascom: "La città deve tornare a essere un centro commerciale a cielo aperto"
«Dobbiamo fare in modo che il commercio di vicinato riconquisti il suo giusto spazio, vogliamo che la nostra città torni a essere un centro commerciale a cielo aperto». Sono parole di Luigi Laterza, presidente di Ascom Confcommercio Borgomanero, il quale riflette sul periodo di saldi che ha coinvolto i tanti negozi agognini. Il centro storico nei quattro corsi rimane il cuore pulsante dell'economia commerciale cittadina e la sensazione riguardo agli introiti dei saldi invernali partiti giovedì 5 gennaio non è univoca. Alcuni negozianti sembrano soddisfatti e aperti alle proposte di Ascom e Comune per vivacizzare gli acquisti, altri lamentano un decremento sensibile delle entrate. Se in generale i "tempi d'oro" parrebbero appartenere a un'altra epoca storica, quella che impose Borgomanero quale città del commercio nel raggio di molti chilometri, non mancano le proposte per ridestare l’interesse della clientela.
"Una mano concreta ai negozianti"
«Sono tanti i fattori in gioco per un singolo commerciante - continua Laterza - dipende dalle aziende da cui si serve e dalla merce che tratta. Dal 1° gennaio noi proponiamo una risorsa che offre una mano concreta ai nostri negozianti. Non li consideriamo solo sottoscrittori della tessera, ma desideriamo che si sentano parte del gruppo. Visto che sono subissati da una miriade di offerte, abbiamo inserito un operatore in organico che a titolo gratuito li aiuterà a leggere le bollette e per altri servizi: Siae, costi, credito di imposta e il suo recupero. Questa persona darà il riscontro delle nostre iniziative e con il loro costante feedback calibreremo meglio il nostro lavoro. Un’altra novità importante è il Duc, Distretto urbano del commercio, un modello innovativo di governance e sviluppo del territorio promosso dalla regione Piemonte. Lo scorso anno la Regione ha sollecitato i Comuni a predisporlo come legame fra Ascom e le Amministrazioni pubbliche. Da Torino vengono pubblicati diversi bandi cui possono partecipare i Distretti locali, noi ne abbiamo vinto uno con 50mila euro per migliorare l'arredo urbano del centro città a costo zero per gli associati».
L'assessore Cristina: "I riscontri non sono sempre uguali"
Nel Duc sono indicati come rappresentanti di Borgomanero non solo Laterza, ma anche l'assessora con delega al commercio Anna Cristina, oltre a un manager del Distretto. «Giro fra i commercianti e i riscontri non sono sempre uguali - dice Cristina - qualcuno non sta lavorando come prima dell'avvento dei centri commerciali, la pandemia non ha certo aiutato poi. Noi vorremmo dare un'identità unitaria al commercio, ma la nostra città è lo specchio di quanto accade in ogni Provincia. Per indurre le persone agli acquisti in centro occorre incuriosirli e andremo avanti con iniziative già consolidate come le Serate in shopping, oltre a diverse iniziative musicali, enogastronomiche e artistiche. A ottobre per un mese a nostre spese abbiamo organizzato la Lotteria degli scontrini, iniziativa gradita dalla clientela e di cui valuteremo i risultati più avanti. Stiamo dando ai commercianti un questionario di gradimento e vedremo se replicare l'evento. Penso poi al Dicembre borgomanerese, con allestimenti e spettacoli per bambini. Abbiamo avuto come riconoscimento dalla Regione il Duc senza doverci consorziare con altri Comuni: riqualificheremo con le risorse ottenute dal bando i luoghi intorno ai negozi, dando una sensazione di benessere e piacere a chi passeggia e compra».