Tribunale

Varallo Pombia prosciolto l'ex sindaco Pilone

Ritirata la querela è stato concordato un risarcimento del danno

Varallo Pombia prosciolto l'ex sindaco Pilone
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Alberto Pilone, 72 anni, è stato prosciolto dalle accuse che gli erano state rivolte negli anni passati da alcuni dipendenti comunali.

I fatti

La scorsa settimana, dopo il ritiro della querela presentata a suo tempo, il giudice Gianluca De Rosa del tribunale di Novara ha pronunciato sentenza di “non doversi procedere”, derubricando il reato da maltrattamenti a minaccia. Tra i legali dell’ex primo cittadino e i colleghi delle parti civili, va precisato, è stato concordato un risarcimento del danno.

Si chiude così una vicenda che nel 2017, dopo che era venuta alla luce, aveva turbato la vita amministrativa del piccolo Comune del Novarese: meno di 5 mila gli abitanti. Il caso, così si è appreso, era sorto negli uffici comunali appunto, dove a quanto pare Pilone pare avesse alzato la voce per apostrofare due o tre dipendenti del cui operato non era in quel frangente troppo soddisfatto.

Tramite i suoi avvocati Gianni Porzio e Marco Balosso, il diretto interessato ha sempre respinto gli addebiti, dichiarando sostanzialmente che il suo intento era solo quello di far funzionare al meglio la macchina comunale.

Così Balosso al nostro giornale: «Pilone ha passato anni veramente bui e terribili. Stiamo parlando di una persona che ha dedicato la propria vita alla res pubblica. Essendo concittadini, io ho avuto la fortuna di conoscerlo sin da quando era giovanissimo e posso affermare che è sempre stato una persona molto corretta. La vicenda penale che lo ha coinvolto, suo malgrado, lo ha turbato parecchio. Dal canto mio sono sempre stato convinto della sua innocenza.

Pilone è una persona diretta e magari in qualche occasione ha anche alzato la voce, di certo i maltrattamenti, poi derubricati, non sono mai esistiti. Voglio anche ricordare un particolare utile a far luce. Divenne sindaco nel momento in cui il Comune era commissariato per il lodo Molteni, ereditando dunque una situazione difficilissima da gestire. Lui per primo ha sempre cercato di dare esempio di rettitudine, tanto che tutti quelli che hanno testimoniato hanno dichiarato che era il primo ad andare al lavoro e l’ultimo a uscire. Riceveva i cittadini a qualsiasi ora. Ha stressato i dipendenti pubblici in quel periodo? Sì, può essere, per spingerli a dare il massimo».

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