Cinque giovani novaresi a Tarvisio per i Campionati Italiani Giovanili di scacchi
"Nonostante i risultati non molto lusinghieri riportati, possiamo comunque registrare e salvare anche molti aspetti positivi dalla partecipazione dei nostri ragazzi alla massima manifestazione giovanile nazionale"
Si sono giocati in terra friulana, a Tarvisio, dal 2 al 9 luglio, i Campionati Italiani Giovanili di scacchi 2023. Nonostante alcuni iniziali problemi organizzativi e le notevoli difficoltà a raggiungere una località splendida ma agli estremi geografici nazionali, la manifestazione ha fatto segnare un nuovo strabiliante record di partecipanti, con 997 giocatori.
Campionati di scacchi
L’affluenza oltre le attese ha anche messo “in difficoltà” le strutture alberghiere del tarvisiano, prese d’assalto e totalmente esaurite da giocatori, famiglie e tecnici presenti; tanto che non pochi per il soggiorno sono stati costretti a cercare soluzioni “fai da te”, in alcuni casi persino in Austria e Slovenia fino a 50 Km distanti da Tarvisio. Cosa che però rende l’idea della “eccezionalità” di un evento e di un’esperienza che davvero vale la pena di essere vissuta per i ragazzi che ne acquisiscono il diritto. Non è però sempre possibile… e difatti quest’anno la Scacchistica Novarese ha avuto un contingente meno nutrito che in passato, con cinque rappresentanti a Tarvisio, sui ben sedici che erano riusciti ad ottenere la qualificazione.
I risultati dei nostri cinque non sono stati particolarmente buoni, e tuttavia da questo tipo di eventi si torna sempre a casa “positivi”, con la certezza di aver guadagnato qualcosa di importante, in termini di “crescita” personale e tecnica. Tre dei nostri ragazzi erano all’esordio assoluto in una competizione nazionale, ma anche in torneo giocato su cadenze standard (partite lunghe), in quanto i tornei giovanili di qualificazione si svolgono invece con cadenze rapide.
Guardando i risultati da questo punto di vista, possiamo rivalutare in maniera positiva le prestazioni dell’aronese Michele Zavaglia e del borgomanerese Alessandro Amoruso, che hanno totalizzato 3,5 punti nelle nove partite, rispettivamente nelle categorie under16 (già molto “dura”) e under10; Samuele De Napoli (di Casaleggio) ha partecipato al torneo under12 ed ha invece pagato maggiormente l’impatto con una realtà molto più grande di quella conosciuta finora, nei tornei scolastici e locali; prese un po’ meglio “le misure” nella seconda parte della settimana, è riuscito a migliorare la qualità
del suo gioco e totalizzare una vittoria e una patta che sono servite a ridargli un po’ di morale e convinzione.
Non hanno invece brillato i nostri due ragazzi più esperti. Posto che il torneo under18 era di una forza media superiore a quella della maggior parte dei tornei open, con numerosi Maestri e Candidati Maestri, dobbiamo ugualmente riconoscere che il nostro Andrea Canelli (ceranese, Terza Categoria Nazionale) è rimasto leggermente sotto le aspettative: anche lui ha infatti chiuso con 3,5 su 9, incontrando problemi non particolarmente relativi alla qualità del proprio gioco, ma alla gestione del tempo di riflessione; Andrea si è spesso trovato a sprecare buone posizioni perché rimasto con poco tempo sull’orologio e costretto quindi a muovere rapidamente nelle fasi cruciali delle partite. Un problema che a Tarvisio è stato possibile inquadrare bene, e sul quale si potrà lavorare meglio nel prossimo futuro.
3,5 su 9 è stato anche il punteggio del trecatese Giulio Casesi nell’under14; anche nel suo caso i problemi emersi non sono apparsi principalmente tecnici, ma semmai di approccio un po’ troppo “frenato” e in qualche fase nervoso alla partita. Per dirla con un’espressione riassuntiva, forse quest’anno “un pizzico di tensione di troppo” gli ha impedito di giocare al cento per cento e con maggiore scioltezza, ed esprimere il massimo delle sue possibilità.
Nonostante i risultati non molto lusinghieri riportati, possiamo comunque registrare e salvare anche molti aspetti positivi dalla partecipazione dei nostri ragazzi alla massima manifestazione giovanile nazionale; punti di forza su cui si potranno basare i progressi futuri. In fondo è da sempre questa l’essenza degli scacchi!
Fortunatamente, questa conclusione i ragazzi sembrano averla fatta propria con convinzione; e allora bene così! Perchè come sostengono anche i più grandi campioni: “negli scacchi si cresce sempre… quando non si vince si impara!”