L'iniziativa

La Tampon box di Invorio è tra le prime in Italia per fornire assorbenti gratis nei bagni pubblici

"Entro la fine dell'estate - fanno sapere dalla Consulta giovanile - provvederemo a mettere le tampon box in luoghi centrali del paese".

La Tampon box di Invorio è tra le prime in Italia per fornire assorbenti gratis nei bagni pubblici
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Assorbenti distribuiti gratuitamente nei bagni pubblici: l'esperienza della Consulta giovanile di Invorio è tra le prime in Italia.

Assorbenti gratuiti distribuiti nei bagni pubblici di Invorio: in arrivo le "Tampon box"

Le residenti invoriesi troveranno spazi di rifornimento per assorbenti gratuiti in paese. L'iniziativa è a cura della Consulta giovanile invoriese, i cui ragazzi hanno lanciato il progetto «Tampon box», che ne prevede la disposizione in tutti i bagni pubblici femminili presenti in paese, compresi quelli scolastici. Dunque li si potrà trovare nella biblioteca comunale, negli ambulatori medici e in municipio. «La nostra idea - commenta Filippo Manzini a nome del gruppo - è fornire un sostegno materiale che evita situazioni di disagio e imbarazzo quando si chiede ad altri un bene primario come l'assorbente. Ma vuole essere anche un'occasione per sensibilizzare la cittadinanza rispetto a temi quali il ciclo mestruale, la salute e il benessere mentale e fisico della donne».

Beni essenziali ma trattati come beni di lusso

«I prodotti di igiene femminile, forse molti non ne sono al corrente, sono ivati dallo Stato come fossero beni di lusso, ma in realtà sono essenziali. Noi sosteniamo le proteste di chi lo contesta e sono partite iniziative soprattutto in ambito universitario. Entro la fine dell'estate provvederemo a mettere le tampon box in luoghi centrali del paese e crediamo sia qualcosa di originale, non abbiamo saputo che in altri Comuni italiani lo abbiano fatto. L'attuale primo ministro Giorgia Meloni all'inizio del suo mandato accennò di abbassare l'iva in questo settore, ma non se ne fece nulla. Abbiamo acquistato il materiale tramite il budget erogato alla nostra Consulta dall'Amministrazione comunale. Ci ritroviamo nella mentalità femminista che smuove certa cultura e si tratta anche di fare una silenziosa protesta contro il tabù delle mestruazioni nella nostra società. Forse un bene vitale come quello non dovrebbe essere nemmeno a pagamento. Sabato 26 agosto organizzeremo una festa di fine estate, da settembre ripartiranno il cineforum e una serie di attività».

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