Lesa e la sua indimenticabile giornata con Liliana Segre
La senatrice, testimone diretta dell'Olocausto, è stata insignita della cittadinanza onoraria
Momento importante per la comunità lesiana e per tutto il Vergante. Segre, che a 13 anni fu arrestata e deportata nel campo di concentramento di Auschwitz, possiede a Solcio di Lesa una casa di villeggiatura in cui è sempre tornata con piacere.
"Emozioni incredibili"
"Una giornata bellissima per Lesa e per il Vergante, grazie alla Senatrice Liliana Segre per la presenza, le emozioni incredibili che ci ha regalato e per quel consiglio di usare sempre 'mitezza' per resistere e vincere". Così il sindaco di Lesa Luca Bona ha commentato l'ottima riuscita della cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria a colei che è testimone vivente degli orrori della Shoah e simbolo dell'antifascismo, nonché senatrice a vita.
"Un grazie di cuore a tutti - ha aggiunto Bona - perché ieri, dai ragazzi delle terze medie con i tantissimi giovani e giovanissimi presenti, al Consiglio Comunale, ai colleghi Sindaci, alle autorità, alle associazioni, ai tantissimi lesiani e non lesiani presenti, abbiamo legato ancora più fortemente Lesa e il Vergante ai Valori che Liliana Segre rappresenta".
Nei locali dell'ex società operaia Segre ha risposto alle domande di due studenti e ricordato quando, giovane donna, si innamorò del lago Maggiore e di Lesa grazie a quella villa immersa nel verde acquistata dallo zio dove tuttora spesso torna con piacere per qualche giorno di vacanza. Un lago scrigno di ricordi felici e di bellezza che però si mescolano al sangue versato nel drammatico eccidio di Meina a cui la senatrice ha ha fatto riferimento, invitando tutti a tenerne vivo il ricordo.
Gli altri cittadini onorari
La decisione di insignire Segre dell’onorificenza era stata presa nel corso del Consiglio comunale del 25 luglio approvando la proposta della Giunta guidata dal sindaco Bona. Oltre a Segre erano stati scelti come destinatari della cittadinanza onoraria anche Mario Monti, premiato ad agosto, e Silvio Berlusconi per un riconoscimento postumo.