Il caso

Niente halloween nelle scuole aronesi: la decisione che fa discutere

"Non potevamo far portare a scuola nulla che ricordasse la festa, neanche un pacchetto di caramelle o dei biscotti a forma di zucca"

Niente halloween nelle scuole aronesi: la decisione che fa discutere
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A sollevare la questione i post scritti da alcune mamme sui social nella giornata di ieri, martedì 31 ottobre.

Il dibattito sui social

Niente dolci, caramelle o piccoli travestimenti a tema Halloween. A differenza di quanto accaduto in altre scuole del Novarese, dove ai bimbi è stato concesso di indossare qualche travestimento, condividere delle caramelle o svolgere qualche attività legata alla festa di origine celtica ormai da anni acquisita anche in Italia, ad Arona invece, nell’infanzia e nella primaria, questo tipo di iniziative sarebbe stato vietato dal dirigente.

"Noi non siamo a conoscenza delle modalità in cui è arrivato il divieto - spiega una mamma su Facebook - ma da genitori non potevamo far portare a scuola nulla che ricordasse halloween, neanche un pacchetto di caramelle o dei biscotti a forma di zucca, e ogni attività fatta anche in passato è stata tolta dal programma".

La mamma quindi si è lasciata andare a una lunga riflessione che ha dato vita a un interessante dibattito:

Halloween è sicuramente una festa che suscita emozioni contrastanti, ma offre un’importante valenza educativa, soprattutto per i bambini della fascia 3-6 anni. Halloween promuove la creatività. I bambini sono incoraggiati a pensare in modo innovativo, a ideare costumi originali, a decorare le zucche, le proprie aule e le proprie case. La mente dei bambini viene così stimolata a pensare al di fuori degli schemi convenzionali.

Halloween offre l’opportunità di insegnare la storia e le tradizioni culturali del proprio paese o di paesi lontani. E se la scuola pubblica (che dovrebbe essere laica e inclusiva) non prende questo compito seriamente e serenamente, chi lo farà?

La condivisione e la socializzazione: partecipare a feste, girare per la città o il quartiere per “dolcetto o scherzetto”, condividere momenti di gioia con gli amici, la famiglia e la classe. Questo promuove il senso di comunità, l’empatia e l’interazione sociale, abilità fondamentali per la crescita e lo sviluppo dei bambini.

Ma l’aspetto più significativo legato a Halloween è la gestione della paura, che i bambini sperimentano in un ambiente controllato e sicuro. L’importanza educativa di Halloween risiede proprio nella capacità di esorcizzare questa paura, trasformarla in un’opportunità per l’apprendimento. Halloween rappresenta, in questo senso, un’occasione per educare alle emozioni, e acquisire abilità per gestire situazioni spaventose nella vita reale.

Halloween può avere un impatto positivo sulla crescita dei bambini: un’occasione che ai nostri figli è stata negata proprio dall’istituzione che più dovrebbe avere a cuore la loro delicata formazione e dotarli di ogni strumento possibile per il loro sviluppo.

Ovviamente le opinioni sul tema sono divise: c'è chi invece plaude alla decisione del dirigente, considerando Halloween una festa commerciale o comunque una ricorrenza in contrasto con la tradizione cristiana e che nulla ha a che vedere con la cultura italiana: "Halloween NON è nelle nostre tradizioni, è Ognissanti nelle nostre tradizioni. Forse studiare un po' di più farebbe bene" ha scritto qualcuno.

Ma va detto che molte invece sono state le persone che non hanno condiviso la linea adottata nelle scuole.

"Halloween deriva direttamente dalla tradizione celtica e dal relativo capodanno celebrato nella festa di Samhain. Celti che sono parte diretta della nostra storia locale" si legge invece in un altro commento.

 

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