Malpensa, i comitati dei cittadini chiedono la divulgazione delle aree di zonizzazione acustica
"I cittadini ignorano in quale zona abitano, quale impatto acustico “sopportano” ed il Consorzio Urbanistico Volontario trascura ogni qualsivoglia trasparenza".
L'intervento dei comitati di cittadini sull'aeroporto: ad aprile la commissione aeroportuale rumore ha deliberato la prima zonizzazione acustica per Malpensa.
Zonizzazione acustica a Malpensa: l'intervento dei comitati di cittadini
Dopo 25 anni di Malpensa 2000 la Commissione aeroportuale rumore il 17 aprile ha deliberato la prima zonizzazione acustica per l'aeroporto, individuando in tre aree geografiche le zone con i limiti di decibel consentiti:
- zona A: l’indice LVA (livello di valutazione del rumore aeroportuale) non può superare il valore di 65 dB;
- zona B: l’indice LVA non può superare il valore di 75 dB;
- zona C: l’indice LVA può superare il valore di 75 dB. (Al di fuori delle zone A, B e C, l’indice LVA non può
superare il valore di 60 dB.)
E' su questo che intervengono, con un comunicato stampa congiunto, i due comitati di cittadini formatisi negli anni sui territori che circondano l'aeroporto lombardo:
Dopo oltre sei mesi - scrivono dal Comitato Territoriale Malpensa e dal Comitato dei Cittadini di Varallo Pombia per l'aeroporto di Malpensa - a fronte del recepimento (by PEC) di 57 documenti elaborati negli anni 2022/23 non sono disponibili parametri essenziali a valutare tali riscontri. L’opinione pubblica ignora quali siano le aree in kmq delle suddette zone A, B e C., tantomeno la popolazione interessata. La mitigazione delle ricadute acustiche prevedono opere e interventi al fine di ridurre tali impatti. Unità immobiliari ad uso residenziale, strutture scolastiche, ospedali e altro, abbisognano tutele; perlomeno, la sostituzione degli infissi con altri ad alte prestazioni acustiche, ripristino delle tegole dei tetti sorvolati, e/o l’installazione di impianti di condizionamento dell’aria. Quali edifici dei paesi del CUV sono interessati? L’analisi rimanda alla fotografia delle curve isofoniche attuali (giugno 2023) e di quelle stimate al 2035, termine del Masterplan approvato. Una coerente valutazione delle zone A, B e C rapportate ai prossimi 12 anni, implica, comunque, la coerenza dell’input orografico nell’elaborazione del modello INM/AEDT. Il D.M. 29 novembre 2000 riporta tempi e piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore. Dopo 23 anni senza zonizzazione e definizione delle zone A, B e C (secondo quanto deliberato), il DM 29 Novembre 2000 ha disposto come “entro diciotto mesi dall'individuazione dei confini delle aree di rispetto di cui al decreto ministeriale 31 ottobre 1997, art. 6, comma 1, il gestore individua le aree dove sia stimato o rilevato il superamento dei limiti previsti e trasmette i dati relativi ai comuni e alle regioni competenti o alle autorità da esse indicate”. I cittadini ignorano in quale zona abitano, quale impatto acustico “sopportano” ed il CUV trascura ogni qualsivoglia trasparenza. Con questo comunicato stampa i due Comitati sottoscritti invitano i consiglieri comunali dei 9 Sindaci del CUV (Consorzio Urbanistico Volontario) ad interrogare le Giunte, sollecitando l’immediata divulgazione delle aree in Kmq e cittadini coinvolti dell’impatto acustico di Malpensa, quali piani di mitigazione e tutela siano stati predisposti.