Parkinson Detector: studente novarese accolto in Senato per la sua invenzione
Partendo dall'esperienza vissuta con il nonno, ha ideato un sistema per ridurre i tempi diagnostici della malattia servendosi dell'intelligenza artificiale
Ieri, martedì 23 gennaio 2024, Tommaso Caligari è stato protagonista di un'iniziativa organizzata da un altro novarese, il questore del Senato Gaetano Nastri.
Tommaso e la sua invenzione
Nel primo pomeriggio, nella sala intitolata ai caduti di Nassiriya, si è svolto infatti il convegno “La malattia di Parkinson: tra diagnosi, terapia e ricerca”. E, insieme a numerosi specialisti della patologia neurodegenerativa che solo in Piemonte conta oltre 20.000 casi, tra i relatori c'era anche il diciassettenne novarese, studente dell'Omar e autore di una sorprendente scoperta.
Con il suo progetto “Parkinson Detector” (promosso anche dalla “Yale Science and Engineering Association”), l’intelligenza artificiale è servita a ideare un sistema non invasivo, senza rischi clinici, per ridurre i tempi diagnostici della malattia.
Un'idea nata in seguito alla malattia del nonno
Il tutto, come aveva spiegato lo stesso Tommaso a un’iniziativa sull’intelligenza artificiale, è nato da un’esperienza personale, il ricovero del nonno proprio per la malattia di Parkinson. In questo modo Tommaso ha cominciato a conoscere questo universo spesso sconosciuto ai più.
Il giovane, che studia robotica all’Iti “Omar” di Novara, un istituto tecnico tra i più aperti a percorsi formativi innovativi, ha cominciato ad interrogarsi sulla possibilità di usare la tecnologia per curare meglio i malati di Parkinson. «Nelle fasi iniziali della malattia – aveva spiegato - i disturbi come il tremore la difficoltà del cammino non sono ancora visibili ma cominciano a presentarsi in modo impercettibile. Io ho sviluppato questo algoritmo che è in grado di riconoscere la figura umana e tracciarne i movimenti e in particolare le alterazioni nell’oscillazione della spalla e del gomito che sono uno dei primi sintomi in fase precoce della malattia di Parkinson. Il programma è in grado di rilevare i movimenti del paziente che cammina e compararli con un algoritmo di machine learning “allenato” su un gruppo di persone sane e su un gruppo di pazienti con Parkinson conclamato. La comparazione riesce a mettere in evidenza gli indicatori precoci della malattia».
Prime sperimentazioni e primi riconoscimenti
L’invenzione di Tommaso Caligari è in fase di test (è già stata sperimentata su un piccolo campione di pazienti) con risultati sorprendenti. L’obiettivo è quello di applicarla negli ospedali dove si fa diagnosi per il Parkinson come primo screening della malattia.
Nel frattempo nello scorso marzo il “Parkinson Detector” è stato premiato come miglior progetto al concorso europeo “I giovani e le scienze 2023” della Direzione generale Ricerca della Commissione europea e a settembre ha avuto la possibilità di essere presentato a Bruxelles a “EUCYS-European Union Contest for Young Scientists”. L’invenzione del giovane novarese è stata tra le protagonista anche a “Maker Faire” a Roma, uno dei maggiori eventi europei sull’innovazione tecnologica.
Il commento del senatore Nastri
Come detto, a coinvolgere lo studente novarese invitandolo a Roma è stato Nastri, senatore di Fratelli d’Italia, nella veste di questore del Senato. Questo il suo commento a margine del convegno a Palazzo Madama:
«Poter premiare Tommaso qui in Senato é per me un motivo di grande orgoglio perché reputo fondamentale far conoscere e sviluppare le nuove formidabili tecnologie create dai nostri giovani geni affinché possano essere messe a servizio delle nostre comunità. Scoperte ingegnose come questa rappresentano un patrimonio immenso per il nostro servizio sanitario nazionale che costituisce un presidio imprescindibile del nostro sistema sociale e offre prestazioni di assoluta qualità che non hanno da invidiare a nessun altro paese. Le potenzialità del nostro capitale umano, il genio italiano fatto di invenzioni e di sogni meritano di essere sostenuti da un adeguato livello di investimenti in ricerca da considerare non solo come investimenti strategici per il nostro ma come moltiplicatori di ricchezza in grado di assicurare alla giovane generazioni in futuro più prospero e più Sostenibile. Puntare su questi aspetti ci permetterebbe anche di invertire il trend negativo che vede sempre più under 30 fare la valigia per andare all’estero per trovare porte più aperte retribuzioni migliori».