Veglia di preghiera per i due ragazzi morti tra Suno e Cressa
Toccanti le parole del fratello della giovane investita da un treno
Veglia di preghiera per i due ragazzi morti tra Suno e Cressa. Samuele Andorno era deceduto nel sonno, Claudia Lorenzini era stata travolta da un treno.
Veglia di preghiera per i due ragazzi morti tra Suno e Cressa
Lunedì sera la chiesa parrocchiale di Cressa, come riportano i colleghi di notiziaoggi.it, ha ospitato una veglia di preghiera. Una comunità che si stringe e cerca di farsi coraggio dopo due tragedie che hanno toccato profondamente tutti. Samuele Andorno aveva 24 anni: è morto nel sonno una settimana fa. Il padre aveva provato a svegliarlo, allarmato dai richiami del cane di casa, ma per il giovane non c’era più nulla da fare. Abitava a Suno e lavorava nell’azienda agricola di famiglia a Cressa.
Due giorni dopo, la 19enne Claudia Lorenzini conclude la sua esistenza lasciandosi travolgere da un treno in corsa all’altezza di Fontaneto d’Agogna.
Due tragedie legate dalla giovane età delle due vittime ma anche dalle tantissime conoscenze comuni.
Il ricordo del fratello Matteo
L’altro giorno Matteo Lorenzini, fratello di Claudia, ha postato un messaggio di speranza, letto anche durante l’incontro di preghiera di lunedì sera.
«Vorrei ringraziare tutti a nome della mia famiglia per il vostro affetto che ci dà la forza. Ho il cuore in mano, perché voglio che quello che ha fatto Claudia non sia stato solo una notizia sul giornale, non solo una veglia di commemorazione, ma che sia un’occasione per tutti di imparare qualcosa.
Mi rivolgo in particolare ai giovani che come me e Claudia stanno attraversando un periodo delicato della loro vita, pieno di cambiamenti, incertezze e domande. Questo mondo così mutevole purtroppo Claudia non è riuscita ad accettarlo e Dio ha voluto che fosse con lui. Ma noi tutti siamo qui, con i nostri sogni e le nostro speranze che lei avrebbe voluto si avverassero.
Ed è per questo che ora dico a ognuno di voi come a me stesso: non smettete mai di essere bambini, per poter continuare a guardare il mondo con quella scintilla che era nei suoi occhi quando era felice. Per sentire il brivido quando respiri l’aria gelida di montagna. Il sale che pizzica la pelle dopo il bagno al mare.
Le risate con gli amici. Gli abbracci di mamma e papà. Siate bambini per apprezzare fino in fondo tutte le piccole cose e il regalo più grande che abbiamo, la vita»