In soffitta trova due buoni fruttiferi postali che valgono una fortuna
I titoli finanziari risalivano al 1947 e oggi valgono una cifra di oltre 30 mila euro
In soffitta trova due buoni fruttiferi postali che valgono oltre 30 mila euro. Alfredo Di Trani è stato protagonista di uno straordinario colpo di fortuna a Pombia.
Il ritrovamento in soffitta a Pombia
Anche nelle soffitte dei piccoli paesi di provincia si possono trovare tesori che, anche se non luccicano, valgono oro. Questa è la storia di Alfredo Di Trani, che nella soffitta della casa di famiglia a Pombia ha ritrovato un vero e proprio bottino. Riordinando la soffitta, infatti, si è imbattuto in alcune vecchie foto e in due pezzi di carta dal valore inaspettato. Si trattava infatti di due buoni postali fruttiferi, emessi nel 1947, per il valore nominale di mille lire ciascuno.
Il sostegno dell'associazione Giustitalia
Alfredo Di Trani si è quindi rivolto all’Associazione Giustitalia per essere assistito nella problematica giuridica sorta al momento del fortunato ritrovamento. I titoli sono quindi stati stimati da un consulente dell’Associazione, che ha valutato un rimborso, con il favore degli interessi legali, della rivalutazione e della capitalizzazione, dalla data di emissione a quella del ritrovamento, di una cifra pari a 31.500 euro. L’Associazione Giustitalia si occupa, tra le altre cose, del rimborso dei buoni postali e dei titoli di Stato, per il recupero della somma presso Poste italiane ed il Ministero dell'Economia e delle Finanze – obbligati ad “onorare” tutti i debiti esistenti anche prima dell’avvento della Repubblica Italiana. Questo perché i due Enti, infatti, rispondono non solo dei titoli di Stato emessi durante la vigenza della Repubblica Italiana, ma anche durante la vigenza del Regno d'Italia.
I dettagli del caso dal punto di vista procedurale
Il caso in questione riguardava dunque la presunta prescrizione del diritto al rimborso mossa da Poste italiane. Ma l'art. 2935 del Codice Civile statuisce che "la prescrizione comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere". Quindi, nel caso di Alfredo Di Trani, il giorno di decorrenza della prescrizione comincia dalla data del ritrovamento del Titolo stesso, poiché ignaro dell’esistenza di tali titoli fino a qualche giorno addietro. Ecco allora che per Di Trani si apre ora una porta piena di possibilità: si tratterà solo di decidere come utilizzare questa generosa cifra. E' possibile, per il titolare o per i suoi eredi, richiedere il rimborso, maggiorato degli interessi oltre alla rivalutazione monetaria, a condizione che non sia decorso il termine prescrizionale di 10 anni. Tale termine decorre non necessariamente dalla data di emissione del titolo ma da quando il soggetto titolare è in grado di far valere il proprio diritto. In particolare, anche se il titolo è stato emesso oltre 10 anni fa, ma il soggetto interessato lo ha ritrovato solo recentemente, ovvero negli ultimi 10 anni, può agire per il rimborso dello stesso e la prescrizione inizierà a decorrere dal momento del ritrovamento.