63,7% a Novara

Vola la cassa integrazione in Piemonte: l'analisi nelle varie province

Nei primi due mesi dell’anno, gli ammortizzatori sociali hanno tutelato 20.701 lavoratori piemontesi

Vola la cassa integrazione in Piemonte: l'analisi nelle varie province
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Nei primi due mesi dell’anno, gli ammortizzatori sociali hanno tutelato 20.701 lavoratori piemontesi. L’incremento più alto  si è registrato a Biella con un clamoroso +808,6% a Biella.

Vola la cassa integrazione: a Biella +808,6%

Vola in Piemonte la cassa integrazione nei primi due mesi del 2024: secondo i dati del Servizio Lavoro, Coesione e Territorio della Uil nazionale, sono state richieste più di 7 milioni di ore di cassa integrazione, in aumento del 35,6% rispetto allo stesso periodo del 2023 (+100,2% quella ordinaria, -12,6% quella straordinaria, -52,6% i fondi di solidarietà gestiti dall’Inps). A livello nazionale l’incremento è stato del 14,9%.

Fra i peggiori in Italia

Nei primi due mesi dell’anno, gli ammortizzatori sociali hanno tutelato 20.701 lavoratori piemontesi. L’incremento più alto  si è registrato a Biella con un clamoroso +808,6% a Biella. Seguono nell’ordine 333,1% a Vercelli, 149,2% ad Asti, 91,3% a Verbania, 63,7% a Novara, 26,7% ad Alessandria, 21,4% a Torino. L’unica flessione a Cuneo ( -32,5%). Torino con quasi 4 milioni di ore si posiziona al quinto posto dopo Taranto, Roma, Napoli e Bari.

Progettare un nuovo futuro

“Le forti preoccupazioni relative alle situazioni di crisi aziendali piemontesi trovano, purtroppo, conferma nei dati relativi alla cassa integrazione – commenta il segretario generale della Uil Piemonte, Gianni Cortese – che vede una recrudescenza dopo diversi mesi di stagnazione. I principali indicatori economici evidenziano una regione che affronta le difficoltà derivanti dalle transizioni energetiche e digitali, in costante calo demografico e con un urgente bisogno di ripensare e riprogettare la sua struttura economica per rilanciarsi al più presto”.

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