Pusher dei boschi di Oleggio evade dai domiciliari e torna in carcere
Le indagini partirono dalla denuncia di una giovane malmenata.
Tornerà in carcere il pusher dei boschi di Oleggio, evaso per ben 2 volte.
Evade per 2 volte dai domiciliari: torna in carcere il pusher dei boschi di Oleggio
Pusher dei boschi di Oleggio evade due volte, torna in cella. Negli anni scorsi era stato arrestato dai carabinieri al termine di un blitz messo a segno nei boschi di Oleggio, a ridosso del fiume Ticino, dove un gruppo di spacciatori aveva organizzato un vero e proprio market della droga a cielo aperto: vari chili di stupefacenti venduti ogni settimana agli assuntori della zona, molti dei quali giovani. Il quarantaquattrenne nordafricano era stato condannato (con altri) dal tribunale di Novara a 5 anni e 4 mesi di reclusione ed era finito ai domiciliari.
La doppia evasione dai domiciliari
Per essere uscito di casa in almeno due occasioni e aver dunque disatteso quanto stabilito dalla sentenza di primo grado, ora la misura cautelare è stata aggravata e l’uomo è tornato in cella. Tribunale del Riesame e Corte di Cassazione hanno dato l’ok alla decisione. Pare che le evasioni avessero lo scopo di riprendere i “vecchi” contatti per proseguire l’attività illecita di smercio. Questo, almeno, il pensiero degli inquirenti.
Le indagini partirono dalla denuncia di una giovane malmenata
Gli arresti nella zona dei boschi di Oleggio compiuti tre anni or sono avevano destato parecchia inquietudine. A dare il via alle indagini, il 23 giugno 2021, erano state le parole di una giovane novarese malmenata, derubata e finita legata agli alberi insieme a due suoi amici come lei pare a caccia di droga, che aveva raccontato (nella denuncia sporta) come l’attività di spaccio – eroina, cocaina e hashish in particolare – fosse condotta anche in cambio di sesso. Il “giro” era stato stroncato dai carabinieri grazie alle intercettazioni telefoniche e ambientali. In tribunale erano finite dieci persone, tra nordafricani senza fissa dimora e già noti per fatti simili e italiani: 5 erano stati condannati e altrettanti avevano patteggiato la pena per sequestro di persona, rapina e lesioni. E’ emerso che il gruppo riusciva a smerciare ogni settimana, nelle aree appartate dei boschi di Oleggio, circa 5 chili di hashish, 2 di eroina e un chilo di cocaina.