L'analisi

Immobiliare, Fiaip: in Piemonte 30.300 case vendute in sei mesi, drastico calo nel novarese

Il verbano è la provincia in cui il numero di compravendite è sceso maggiormente (-11,7%)

Immobiliare, Fiaip: in Piemonte 30.300 case vendute in sei mesi, drastico calo nel novarese
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Volumi in calo, prezzi stabili e in lieve rialzo. Tassi sui mutui scendono e stime di fine anno migliorano”

L'analisi

In Piemonte le compravendite immobiliari continuano a rallentare anche nel primo semestre del 2024, dopo un 2023 sottotono, una flessione che però non ha ripercussioni sui prezzi che invece mostrano un leggero ma costante incremento.

Dall’elaborazione svolta da Fiaip Piemonte (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) sui dati provvisori trasmessi dall’Agenzia delle Entrate, nei primi sei mesi di quest’anno, sono state vendute 30.296 case, il -3,8% rispetto alle 31.500 compravendite realizzate nello stesso periodo del 2023.

"Si tratta di un calo dei volumi che segue il 2023 - spiega Marco Pusceddu, presidente Fiaip Piemonte -. Infatti, la contrazione più marcata si è registrata nei primi tre mesi del 2024, da gennaio a marzo con il -8,8%. Mentre nel secondo trimestre, cioè da aprile a giugno, la flessione è stata solo dello 0,7%, ma in alcune province le percentuali sono positive".

“La previsione – aggiunge Pusceddu presidente di Fiaip Piemonte - è che le compravendite negli ultimi due trimestri del 2024 si allineeranno sui volumi del 2023, recuperando almeno in parte le perdite registrate a inizio anno”.  

A mettere in moto questo miglioramento è la leggera diminuzione dei tassi d’interesse sui mutui nel 2024“La loro stabilizzazione offre più sicurezza nei consumatori – precisa Pusceddu -. Mentre nel 2023, il periodico aumento del costo dei mutui aveva concretizzato il rischio di arrivare al momento dell’atto di compravendita con un tasso di interesse più alto di quando si era manifestata l’intenzione di acquisto. Oggi invece gli operatori segnalano una minore difficoltà nell’ottenere un mutuo da parte degli acquirenti”.

PREZZI

Un altro aspetto da sottolineare è che questa contrazione dei volumi non si sta ripercuotendo sui prezzi: le quotazioni, complice l’inflazione e gli alti costi di ristrutturazioni sostenuti, non scendono, al contrario in questa prima parte dell’anno vi è stato un generale rialzo del prezzo richiesto, che talvolta si traduce in una maggiore trattativa tra le parti.

Complessivamente si tratta di volumi importanti, soprattutto se paragonati a qualche anno fa. Infatti le quasi 30.300 case vendute in Piemonte nel primo semestre rappresentano il +14,5% delle vendite dei primi sei mesi del 2019, anno in cui sono state concluse nei dodici mesi circa 54mila compravendite, quasi diecimila in meno di quelle realizzate nel 2023 che ha chiuso con oltre 63.700 scambi.

In questa prima parte dell’anno, torna anche a crescere la quota di abitazioni acquistate con l’agevolazione fiscale “prima casa” che si assesta intorno al 71%, con 5 punti percentuali in più rispetto al 2023. Mentre gli acquisti assistiti da mutuo sono a quota 40%.

DETTAGLIO PROVINCE

A mostrare un primo semestre con il segno positivo nelle compravendite sono le province del biellese (+6,7%) e del vercellese (+6,7%). Biella città segna il +7%, mentre il fuori porta il +6,6%. Vercelli invece registra un incremento del 4% e il fuori porta del 7,9%.

Segue poi l’alessandrino (+2,6%) con il capoluogo in equilibrio con il -0,4% e il fuori porta in positivo con il +3,5%.

L’astigiano è in leggera flessione (-2%), ma la città di Asti registra un decisivo incremento con il +12,7% ed è capofila nelle compravendite in regione, diversamente dal fuori porta che sconta un calo del -9,8%.

Il torinese vede un rallentamento nelle compravendite (-4,2%), più sentito nel capoluogo con il -5,9% rispetto al resto della provincia che segna il -2,8%.

Il novarese vede un calo delle transazioni del -6,8%, più marcato nel capoluogo con il -15,3% rispetto al resto della provincia -2,9%.

Il verbano è la provincia in cui il numero di compravendite è sceso maggiormente (-11,7%), fanalino di coda è Verbania che segna il -18,4% e il resto della provincia il -10,3%.

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