Ambulatorio di Pronta accoglienza: una vera ‘macchina’ della solidarietà
NOVARA, Una ‘macchina’ della solidarietà che va avanti da vent’anni con ogni servizio organizzato nel minimo dettaglio. Un sistema rodato anche grazie a un team di volontari che, pur mutando negli anni, resta affiatato e sempre pronto a dare una mano all’ultimo. Un team composto da medici, paramedici, suore, crocerossine, ex capo sala, e tanti altri volontari, anche giovani. Tutti offrono una mano gratuitamente.
Stiamo parlando dell’Ambulatorio di Pronta accoglienza, che ha sede in via Azario 18. Una struttura nata nel 1996 per volontà di suor Nemesia Mora, che, con alcuni medici in pensione e con Giovanna Mittino (altra storica volontaria e fondatrice dell’Ambulatorio), voleva offrire un aiuto concreto a chi era in difficoltà. Oggi l’Ambulatorio, guidato da suor Carla Miloni, aiuta italiani e stranieri, distribuisce abiti puliti per grandi e piccini e latte in polvere, dà assistenza a mamme in difficoltà, fornisce cure e farmaci e consente anche di fare bagni e docce a chi non può. Una realtà che, divisa su quattro sedi (tre in pieno centro e una quarta più distante, in via Sottile, il laboratorio di cucigo), garantisce oltre 20mila visite gratuite l’anno a persone che vivono situazioni di disagio. Le due storiche fondatrici non ci sono più, scomparse a poche settimane di distanza, ma l’ambulatorio va avanti più che mai.
E’ aperto tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, fatta eccezione per giorni festivi che ricorrono nella settimana. In questi giorni era chiuso per le ferie. Ha riaperto i battenti giovedì, ma l’attività, pur a porte chiuse, è continuata. Alla sede sono proseguite a giungere medicine, pannoloni per i bambini e altro materiale. Nell’orario di apertura vengono fornite prestazioni mediche generiche e anche specialistiche, grazie all’apporto di un gruppo di medici. Gli orari esatti e i giorni in cui sono a disposizione si possono trovare al sito http://www.prontaaccoglienza.org/default.asp?page=servizi).
Collegato all’Ambulatorio c’è il servizio di distribuzione vestiario per adulti, che ha sede in via Giulietti 17/19. Sempre in via Giulietti, martedì dalle 9 alle 11, avvisando il personale, l’Ambulatorio fornisce acqua calda, asciugamani, sapone e vestiti puliti. Riapre, invece, lunedì il centro di distribuzione dei vestiti per bambini e prodotti per la prima infanzia in via Azario 4, all’interno della Tenda di Sara. Attivi una sessantina di volontari tra le varie sedi. “Da noi si rivolgono anziani e famiglie con bimbi. Ci chiedono medicinali, che sono sempre più cari, e vestiti. A coordinare qui nei locali ci sono io, mentre suor Candida si occupa del servizio a domicilio”. Suor Carla esprime un desiderio per il futuro: “Siamo sparsi per tre sedi diverse. Dover passare da una all’altra, pur se apparentemente vicine, comporta problemi e lunghe perdite di tempo. Avremmo bisogno di più spazio o almeno di una struttura dove possano essere ospitate tutte le nostre attività, dall’ambulatorio al guardaroba, passando per il Centro d’infanzia”.
Monica Curino
Per saperne di più leggi il Corriere di Novara di sabato 3 settembre
NOVARA, Una ‘macchina’ della solidarietà che va avanti da vent’anni con ogni servizio organizzato nel minimo dettaglio. Un sistema rodato anche grazie a un team di volontari che, pur mutando negli anni, resta affiatato e sempre pronto a dare una mano all’ultimo. Un team composto da medici, paramedici, suore, crocerossine, ex capo sala, e tanti altri volontari, anche giovani. Tutti offrono una mano gratuitamente.
Stiamo parlando dell’Ambulatorio di Pronta accoglienza, che ha sede in via Azario 18. Una struttura nata nel 1996 per volontà di suor Nemesia Mora, che, con alcuni medici in pensione e con Giovanna Mittino (altra storica volontaria e fondatrice dell’Ambulatorio), voleva offrire un aiuto concreto a chi era in difficoltà. Oggi l’Ambulatorio, guidato da suor Carla Miloni, aiuta italiani e stranieri, distribuisce abiti puliti per grandi e piccini e latte in polvere, dà assistenza a mamme in difficoltà, fornisce cure e farmaci e consente anche di fare bagni e docce a chi non può. Una realtà che, divisa su quattro sedi (tre in pieno centro e una quarta più distante, in via Sottile, il laboratorio di cucigo), garantisce oltre 20mila visite gratuite l’anno a persone che vivono situazioni di disagio. Le due storiche fondatrici non ci sono più, scomparse a poche settimane di distanza, ma l’ambulatorio va avanti più che mai.
E’ aperto tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, fatta eccezione per giorni festivi che ricorrono nella settimana. In questi giorni era chiuso per le ferie. Ha riaperto i battenti giovedì, ma l’attività, pur a porte chiuse, è continuata. Alla sede sono proseguite a giungere medicine, pannoloni per i bambini e altro materiale. Nell’orario di apertura vengono fornite prestazioni mediche generiche e anche specialistiche, grazie all’apporto di un gruppo di medici. Gli orari esatti e i giorni in cui sono a disposizione si possono trovare al sito http://www.prontaaccoglienza.org/default.asp?page=servizi).
Collegato all’Ambulatorio c’è il servizio di distribuzione vestiario per adulti, che ha sede in via Giulietti 17/19. Sempre in via Giulietti, martedì dalle 9 alle 11, avvisando il personale, l’Ambulatorio fornisce acqua calda, asciugamani, sapone e vestiti puliti. Riapre, invece, lunedì il centro di distribuzione dei vestiti per bambini e prodotti per la prima infanzia in via Azario 4, all’interno della Tenda di Sara. Attivi una sessantina di volontari tra le varie sedi. “Da noi si rivolgono anziani e famiglie con bimbi. Ci chiedono medicinali, che sono sempre più cari, e vestiti. A coordinare qui nei locali ci sono io, mentre suor Candida si occupa del servizio a domicilio”. Suor Carla esprime un desiderio per il futuro: “Siamo sparsi per tre sedi diverse. Dover passare da una all’altra, pur se apparentemente vicine, comporta problemi e lunghe perdite di tempo. Avremmo bisogno di più spazio o almeno di una struttura dove possano essere ospitate tutte le nostre attività, dall’ambulatorio al guardaroba, passando per il Centro d’infanzia”.
Monica Curino
Per saperne di più leggi il Corriere di Novara di sabato 3 settembre