Il caso

Novara Città dello Sport: "Un titolo che si ottiene pagando"

Il Pd attacca l'amministrazione ma a spiegare nel dettaglio l'iniziativa e le sue finalità è l'associazione Aces Europe

Novara Città dello Sport: "Un titolo che si ottiene pagando"
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Il Pd cittadino ha espresso forti perplessità in merito al recente annuncio fatto dall'amministrazione comunale in merito alla conferma dell'ottenimento del titolo di "Città dello Sport 2025".

Lo racconta il settimanale NovaraOggi.

Insieme ad altre sette città

Novara Città Europea dello sport 2025 così come Ascoli Piceno, Chieti, Jesolo, Mogliano Veneto, Seregno, Taranto e Venaria Reale. Tutte le otto città che hanno presentato la candidatura ad Aces Europe, la Federazione delle capitali e città europee dello sport, hanno ottenuto il titolo.

Non si tratta dunque di una «competizione» dove «vince» la città con più strutture sportive o più eventi in programma. Ad evidenziare questo aspetto, insieme a quello economico di tutta l'operazione, è il consigliere comunale del Pd Rossano Pirovano (nella foto): «Insomma un titolo per il quale basta pagare e lo si ottiene: non porta alcun beneficio, non porta fondi, non porta risorse, ma solo spese. Ne vale la pena?. Forse ci sono alcuni politici, e non parlo di partiti o colori perché può essere un discorso generale, che ci tengono a fregiarsi di questa 'medaglia'. Dal mio punto di vista piuttosto inutile».

La città di Novara aveva già ottenuto il titolo nel nel 2010, con assessore Franco Caressa, sempre Fratelli d’Italia come l’attuale Ivan De Grandis.

L'aspetto economico

Ma quanto spende dunque il Comune di Novara? Ha versato 2.843,50 euro a titolo di tassa da riconoscere all’atto della candidatura; poi 8mila euro per oneri relativi ai costi per il trasporto e l’ospitalità dei membri del Comitato di valutazione incaricato di visitare le città candidate e di designare la Città Europea dello Sport per il 2025; 5mila euro per i costi relativi alla realizzazione del dossier.

Già in delibera di giunta datata 28 marzo 2023 era inoltre stabilito come in caso di assegnazione del titolo, il Comune di Novara, si dovesse impegnare a ricercare uno o più sponsor partner per versare ad Aces Europe la somma complessiva di 10mila euro e, nel caso, a concedere all’Associazione stessa spazi pubblicitari gratuiti per la comunicazione e la promozione degli sponsor. Sperando che gli sponsor si trovino, altrimenti deve sopperire il bilancio dell’Amministrazione.

Aces: "Importante sfruttare il titolo per avere visibilità e accedere a fondi"

«L’Amministrazione dovrà essere in grado di intercettare nel modo migliore possibile tutti i possibili bandi e altre possibilità per progettare, - spiega Simone Pintori, commissario Aces, la realtà che accoglie e valuta le candidature - Aces offre un modo alla città per farsi più bella, la città deve impegnarsi per fare il più possibile». Da adesso in poi Novara deve pensare a cosa fare nei suoi 365 giorni di sport. «Ci sarà un rapporto continuativo con Aces, incontri con altre città per un confronto, per farsi venire idee particolari» spiega Pintori. Tra gli appuntamenti fissati quello a Bruxelles a fine anno 2024 per la consegna della bandiera, sarà una vera cerimonia di apertura con i rappresentanti di tutte le realtà del 2025. Durante l’anno della designazione ci sarà un rapporto ogni quattro mesi.

«Di solito entro il marzo di due anni antecedenti quello della designazione viene confermata o meno la candidatura e poi c’è l’analisi della commissione, - spiega Pintori che è stato a Novara con i colleghi nel mese di giugno 2023 - in commissione c’erano altri due colleghi della Spagna e dell’Est Europa, un rappresentante Cip, comitato Paralimpico italiano e un responsabile dell’istituto di credito sportivo perché importante è valutare anche la capacità finanziaria».

Il titolo che viene affidato alle città non è agonistico: «Essere città europea dello sport significa lavorare per poter dare un valore alla propria città, è importante sfruttare il titolo per avere sì visibilità e accedere a fondi, migliorando la parte sportiva».

Tanti gli aspetti analizzati: cosa fa un’amministrazione per lo sport, il beneficio della comunità, il rientro economico, le manifestazioni organizzate e non si intendono le semplici competizioni di alto livello, «città dello sport significa organizzare corsi per allenatori, formazioni, pensare alla disciplina sportiva sotto varie sfaccettature. Valutiamo lo sport come crescita sociale e come salute». Fondamentale la collaborazione con le società: «Parte tutto da qui, l’amministrazione deve essere collegata al mondo dello sport. I punteggi? E’ necessario superare abbondantemente la sufficienza e per Novara è stato così, ha superato le valutazioni in modo buono. Non si tratta di un titolo politico: l’assegnazione non ha colore e lo si può constatare dalle varie città che sono state protagoniste e che sono guidate da partiti politici opposti fra loro».

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