A Borgomanero donate 4 poltrone per i pazienti diabetici

I Rotary Club del territorio hanno donato 4 poltrone per pazienti diabetici ai centri prelievi del territorio per sensibilizzare sul tema della prevenzione della malattia.

Il dono dei Rotary Club ai centri prelievi del territorio: 4 poltrone per pazienti diabetici

«La donazione delle poltrone oltre a venire incontro alle esigenze di accoglienza delle persone che potranno con maggiore comfort affrontare test diagnostici che comportano la permanenza di almeno due ore nel centro prelievi, rientrano in una visione di più ampio respiro del Rotary Club sulla prevenzione della malattia diabetica nell’ambito della quale rientrano anche i test diagnostici»: così ha dichiarato Maria Chantal Ponziani, dirigente medico responsabile della struttura di diabetologia endocrinologia e malattie metaboliche dell’Asl novarese, nel pomeriggio di martedì 5 aprile nell’aula magna del Santissima Trinità. L’occasione è stata una piccola cerimonia con la quale l’Asl ha voluto ringraziare i Rotary Club per le 4 poltrone donate ai centri prelievi (2 sono già operative al nosocomio di viale Zoppis, mentre altre 2 sono state posizionate nei centri prelievi di Castelletto Ticino e di Oleggio). La donazione rientra nella campagna di sensibilizzazione sulla prevenzione del diabete, promossa da 13 club Rotary delle province di Novara, Vercelli, Biella e Torino, oltre che dal Distretto Rotaract Piemonte e Valle d’Aosta. Il progetto si avvale della collaborazione dei dipartimenti di scienze della salute e di medicina traslazionale dell’università del Piemonte orientale, gli Ordini dei medici, gli Ordini e le associazioni dei farmacisti, l’associazione nazionale dei diabetici e l’università della terza età di Borgomanero. Alla cerimonia ha partecipato anche il direttore generale dell’Asl, Angelo Penna: «Questa donazione - ha detto - aiuta a gestire i pazienti. Sono in tanti sul territorio a soffrire di questa patologia. Le poltrone sono un aiuto alle attività diagnostiche nei centri prelievi del territorio» . «La diabetologia - ha commentato la dirigente medica Arabella Fontana - è il ponte tra l’ospedale e il territorio. Con questa donazione si contribuisce alla separazione dei flussi dal territorio, grazie per questi doni che servono a migliorare il servizio reso ai pazienti». «Il diabete è una patologia a grande diffusione - ha poi detto Luca Valenti, presidente del Rotary Club di Orta San Giulio - ma ancora molto sconosciuta. La gente non si rende conto di poterne essere affetta». «Le poltrone - gli ha fatto eco Michele Clemente del Rotary Borgomanero-Arona - sono uno stimolo per parlare del diabete: la comunicazione passa attraverso questi piccoli gesti». Clemente ha donato, nel corso della cerimonia, all’Asl anche un libro di ricette pubblicato dalla casa editrice di Giuliano Ladolfi, a basso impatto glicemico, raccolte tra molti chef stellati contattati dalle associazioni. «Il progetto - ha continuato Clemente - si propone di sensibilizzare la popolazione e prevenire il diabete, è articolato in tre fasi che prevedono la donazione di poltrone nei reparti e ambulatori di diabetologia edi attrezzature per la realizzazione di una bio-banca presso l’università di Novara. Sono previsti inoltre screening nelle farmacie dei territori interessati con la raccolta di dati da parte di esperti e la realizzazione di un convengo a chiusura del progetto. Prevediamo di effettuare circa 4 mila test nelle 13 zone, di dare alla stampa di un libro di ricette a basso impatto glicemico e di organizzare infine due giornate di sensibilizzazione nelle piazze dei Comuni interessati. Oggi, grazie alla sensibilità e al sostegno dei soci dei Club di Borgomanero Arona e di Orta San Giulio oltre che della comunità, possiamo donare 4 poltrone da destinare alla struttura di diabetologia in un’ottica di sempre maggiore qualità ed efficienza della sanità del nostro territorio». «Ringrazio il Rotary Club di Borgomanero Arona e di Orta San Giulio per questa donazione - ha concluso poi Penna - che mette a disposizione della struttura di diabetologia arredi che concorrono a migliorare il comfort alberghiero con conseguente minor disagio per la persona assistita. Tutti gli operatori dell’Asl non solo agiscono nel senso di “aver cura” del paziente ma anche nel “prendersi cura” del suo benessere, attraverso un approccio in cui il rispetto della dignità della persona è fondamentale».