Scuola

A Borgomanero il Rosmini si allea con l'Asl per contrastare il fenomeno del bullismo

Il progetto ha preso il via l'8 novembre.

A Borgomanero il Rosmini si allea con l'Asl per contrastare il fenomeno del bullismo
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Il progetto dell'istituto Rosmini con l'Asl di Novara per contrastare il fenomeno del bullismo.

Rosmini e Asl insieme contro il bullismo: il progetto a scuola

Grazie a un accordo che vede insieme l’Asl di Novara e l’istituto Rosmini, è partito martedì 8 novembre un progetto sperimentale con gli studenti sulla prevenzione del bullismo e del cyberbullismo. Nello specifico l’iniziativa coinvolge i ragazzi delle classi quarta e quinta della primaria agognina, e gli specialisti della struttura complessa di neuropsichiatria infantile e del servizio di psicologia dell’Asl. «L'istituto Rosmini - spiega la coordinatrice didattica della scuola primaria e secondaria di primo grado del Rosmini, Chiara Savoini - ha accolto favorevolmente la proposta formulata dal Gruppo di familiari e ha molto apprezzato l'impegno dell'Asl nella realizzazione del progetto. I nostri ragazzi hanno la possibilità di riflettere su tematiche volte a favorire un uso consapevole della tecnologia e la gestione costruttiva delle relazioni interpersonali. Un vivo ringraziamento va esteso a tutti coloro che hanno collaborato al percorso che ci porta ad un ulteriore passo sul cammino di ricerca della Verità, nell'ottica della pedagogia rosminiana».

L'iniziativa voluta e sostenuta dai genitori

«Sempre più spesso la cronaca ci dimostra come il pericolo più grande per i bambini sia il bullismo e come sia facile diventare il bersaglio delle attenzioni di un bullo. Questo fenomeno negli ultimi anni, in special modo con l’avvento dei social network, è peggiorato», spiega Cesare Ponti, rappresentante del gruppo di familiari e persone che hanno voluto e sostenuto il progetto (composto da Giacomo Bogogna, Marilena Cacita, Lucia Elia, Giuseppe Franzi, Sergio Lanaro, Roberto Marchioni e Gianni Storti). «Fortunatamente - continua Ponti - c’è una sempre maggiore attenzione e le istituzioni, specialmente le scuole sono estremamente interessate a prevenire e contrastare il bullismo e il cyberbullismo. Siamo consapevoli che bisogna agire sulla famiglia (papà, mamma, nonni, ecc..) affinché cambi la percezione sociale del fenomeno, che per tanti anni è stato visto da molti di noi come “una semplice ragazzata”. Come sempre, prevenire è meglio che curare».
L’iniziativa, che consiste in una serie di incontri con i ragazzi e le loro famiglie, oltre in una serie di incontri di formazione per i docenti, terminerà nel mese di dicembre, sotto la supervisione della psicologa e psicoterapeuta Elisa Cherubin.

"Il progetto promuove la competenza emotiva"

«Il progetto - spiega Renata Brigatti, direttore della struttura complessa di Neuropsichiatria Infantile dell’Asl Novara - si propone di promuovere la competenza emotiva attraverso una serie di attività che facilitano i bambini a parlare dei loro vissuti, per comprenderli e meglio gestirli nella relazione con l’altro sia nel mondo reale che virtuale. Sempre più infatti si avvertono difficoltà nelle relazioni interpersonali, acuite anche dalle pesanti esperienze vissute nel periodo pandemico, che hanno potenziato un permanere in un mondo virtuale che passa anche attraverso l’uso della tecnologia, dei social media e dei videogiochi, Ecco che diventa quindi necessario un percorso educativo che possa sostenerli e li aiuti a non rimanere troppo ancorati in un mondo virtuale con pochi confini e limiti».

«Il tema del bullismo e cyberbullismo è di estrema attualità e l’Asl, nel corso degli anni, ha affrontato questa tematica rispondendo alle richieste che provengono dal mondo della scuola e dalle famiglie, per promuovere percorsi che portano ad una maggiore consapevolezza di sé e ad un uso responsabile della tecnologia. Poiché la tematica è complessa e impegnativa si è riusciti ad attuare interventi anche grazie al sostegno e contributo di enti, associazioni e gruppi che in sinergia con la Asl hanno unito le risorse per realizzare i progetti. Un esempio di questa positiva integrazione ci è proprio data dal progetto che si attuerà all’Istituto Rosmini, sostenuto da un gruppo di familiari con la supervisione dell’Asl», così la responsabile del servizio di Psicologia dell’Asl Lucia Colombo.
«E’ importante mettere in atto tutte le azioni possibili finalizzate a contrastare il bullismo e cyberbullismo che passano attraverso un lavoro di sinergia tra Asl, istituzioni, scuola e i soggetti direttamente coinvolti, i bambini e le loro famiglie. L’auspicio è quindi che le nuove generazioni riescano a fare propri e a diffondere altri valori, come quelli della condivisione e dello scambio reciproco, nell’ottica del rispetto della persona», afferma in conclusione Angelo Penna, direttore generale dell’Asl Novara.

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