A Cameri folla commossa per il piccolo Andrè: "Una stella che continuerà a brillare"
Per l'ultimo saluto al bimbo, morto a soli 6 anni, presenti tanti cittadini, gli alunni dell'istituto comprensivo, il sindaco e una delegazione dello Juventus club
Davvero tante persone lo scorso sabato 5 ottobre 2024 a Cameri hanno gremito la chiesa di San Michele per dare l'ultimo saluto al piccolo Andrè Pietro Quartararo, morto a soli 6 anni.
Il servizio completo sul Corriere di Novara di lunedì 7 ottobre.
Una folla commossa per il piccolo Andrè
Una folla commossa ha riempito la chiesa di San Michele nel pomeriggio di sabato quando la piccola bara bianca ha attraversato il sagrato per essere accolta davanti all’altare. Presenti per l'ultimo saluto i compagni di classe dell'istituto Comprensivo Tadini, i docenti, la dirigente scolastica e il sindaco Giuliano Pacileo con alcuni rappresentanti della Giunta.
C'era anche una delegazione dello Juventus Club Novara con lo striscione “Ciao Andrè. Insegnerò agli angeli a giocare al pallone”, a simboleggiare la fede bianconera del bimbo.
Visibilmente commosso anche il parroco, don Massimo Martinoli che ha celebrato la funzione rivolgendo il suo pensiero soprattutto a mamma Rosa e papà Maurizio, con le sorelline Mia e Stefani.
"Io non lo so se in questo momento dentro di noi ci sono più parole o più silenzi. Non so se ci siano più dolore o rabbia, pietà o sconcerto. Non lo so. So che qui c’è un bambino meraviglioso, qui c’è la sua famiglia e vi garantisco che se potessi portarvi via un po’ di dolore lo farei, ma non posso" ha esordito.
"Oggi siamo qui in tantissimi - prosegue il parroco - alcuni con la propria fede, altri non credenti, magari altri arrabbiati. Vi chiedo una cosa: oggi dobbiamo avere il coraggio di inginocchiarci e dire una preghiera per porci davanti a un mistero grande. Occorre avere coraggio per questo bambino e per la sua famiglia".
"Il cuore di Andrè non era malato, era grande e meraviglioso - ha poi aggiunto il sacerdote - custodiva tantissimo amore e oggi ci ponte interrogativi pesanti come pietre. Avremmo voluto vederlo crescere, ma la sua breve vita non è stata inutile - conclude don Massimo - vogliamo ringraziarlo per tutto quello che ha fatto, la sua vita è stata un dono meraviglioso. Ora Andrè fa’ capire ai tuoi genitori che stai bene e sei felice e lo sarai di più quando farai tornare il sorriso sul volto dei tuoi genitori".
Alla fine della cerimonia la parola è passata alla dirigente scolastica Stefania Ardizio: "La scuola tutta piange il piccolo Andrè - ha detto con voce emozionata - Vogliamo ricordarti allegro e sorridente correre fra i corridoi della nostra scuola. Sei una stella che continuerà a brillare dei nostri cuori".
Infine la zia materna ha voluto ringraziare tutta la comunità per l’affetto e la vicinanza dimostrati alla famiglia in questi giorni carichi di disperazione.
La tragedia lo scorso 27 settembre
André, che conviveva con un pacemaker, il 27 settembre 2024, poco prima delle 14, si era sentito male a scuola. Con i suoi compagni, la 2B, stava giocando dopo il momento del pranzo. Immediato il soccorso del 118: le condizioni di André sono apparse subito gravi e così il piccolo è stato elitrasportato per raggiungere il Regina Margherita di Torino dove però, purtroppo, non è arrivato in tempo. Sul suo corpo è stata disposta l’autopsia.