79 anni

Addio a Gigi Riva: nato sul Lago Maggiore dove ha iniziato a giocare a calcio

Il più grande bomber della Nazionale Italiana

Addio a Gigi Riva: nato sul Lago Maggiore dove ha iniziato a giocare a calcio
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Una leggenda del calcio italiano: nella serata di ieri lunedì 22 gennaio 2024, è morto a Gigi Riva. Il cordoglio del presidente Mattarella (“Autentico dolore”), mentre “Ha segnato la storia della nazionale” scrive la premier Meloni.

Gigi Riva

Forse non tutti sanno che la vita come anche la carriera di Gigi Riva  partirono dalle sponde del Lago Maggiore. Nato a Leggiuno, Riva mosse i suoi primi passi nel mondo del pallone con la maglia dell’Ala di Leggiuno passando poi al Laveno Mombello. Queste le due società del lago Maggiore in cui è cresciuto.

Riva, come ricorda IlGiorno, segnò vagonate di reti, stimolato anche "dai premi di 2.000 lire che ci davano per ogni vittoria" e si trasferì qualche chilometro più in giù del suo amato lago, a Legnano, da dove spiccò il volo per Cagliari, città in cui avrebbe vinto uno scudetto, nel 070, e realizzato 207 reti.

Quando non correva dietro a un pallone Riva si divertiva al lago. "Spesso io e i miei compagni - ricorda - affittavamo una barca e andavamo a visitare le isole del Verbano. Poi ci fermavamo in un'ansa e ci dedicavamo alla pesca"

A Leggiuno è rimasto attaccato. "Mi capita di ritornarci - racconta - Nella casa in centro che acquistai con i primi soldi guadagnati a Cagliari. Oggi ci stanno le mie sorelle".

La morte

Riva, come detto, ha cessato di vivere ieri sera nella sua Cagliari. Il suo cuore, come riporta il nostro portale newsprima.it, ha smesso di battere proprio quando sembrava aver superato l'ennesimo inciampo. Tutto è precipitato in una manciata di ore: l'infarto a casa, l'arrivo all'ospedale Brotzu, l'intervento dei sanitari che stabilizzano il quadro, ma consigliano l'eroe dello scudetto rossoblu di sottoporsi a un angioplastica, intervento rifiutato in prima battuta da Riva nonostante tutti i tentativi di convincerlo. Infine un altro arresto cardiaco e il trasporto d'urgenza in sala operatoria per un intervento terminato ieri sera nel peggiore dei modi.

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