Basta sangue su quella strada: a Cameri arrivano le rotonde "salvavita"
Iniziati i lavori davanti alla sede dei Testimoni di Geova, punto che recentemente è stato teatro di due incidenti mortali
L'assessore camerese Rosa Maria Monfrinoli ha raccontato sulle pagine del Corriere di Novara la soluzione messa sul tavolo di Anas e Provincia.
Servizio di Vittoria Maria Passera
I tragici incidenti
«So che qualcuno avrà da sbuffare perché deve allungare la strada di qualche minuto - gioca d’anticipo Monfrinoli - meglio perdere qualche minuto che vite umane».
Il riferimento è piuttosto chiaro: in sei mesi infatti due i giovani papà hanno perso tragicamente la vita in un incidente stradale nei pressi dell’imbocco della tangenziale. Entrambi in sella alla propria dueruote. Gino Fedele, 31 anni, il 10 marzo scorso e Giancarlo Borrini 48 anni, il 6 settembre. Due incidenti che hanno aperto una grande ferita nei cuori dei cameresi, ma anche lo spunto di un dibattito legato alla sicurezza di quel tratto di strada. Ovviamente non sono mancate le polemiche e in alcuni casi i toni si sono fatti aspri. Oggi però si è giunti a una soluzione.
La rotonda davanti ai Testimoni di Geova
Sono iniziati i lavori per la realizzazione della rotonda sulla Sp2, di fronte ai Testimoni di Geova: un rondò che sarà finanziato per circa il 60% dal proprietario del terreno antistante il gruppo religioso e la restante parte dai Testimoni di Geova stessi i quali andranno a chiudere uno dei due accessi alla struttura per mantenere aperto solo quello principale dal quale si accederà tramite la nuova rotatoria. Il cronoprogramma parla di 120-150 giorni, «tempo permettendo», mette le mani avanti Monfrinoli. Per piccoli dettagli finali, come il “tappetino” ed eventuali “elementi estetici” si può provvedere in un secondo tempo, anche in primavera. Nel mentre il traffico dovrebbe essere garantito regolarmente, un semaforo regolerà l’eventuale senso unico alternato, ma l’arteria nel tratto Veveri-Cameri non dovrebbe avere fasi di chiusure totali. O nel caso per tempi davvero limitati.
Secondo step
Una volta ultimata la rotonda nella sua essenzialità, il traffico potrà riprendere anche in un’ottica di minore velocità, soprattutto per quanti si lasciano alle spalle Veveri perché devono fare i conti con un rondò più “spostato a destra” e quindi facendo ridurre la velocità sia nel proseguire verso Cameri sia nell’andare a imboccare la tangenziale. A quel punto verrà chiuso l’accesso alla tangenziale provenendo da Cameri: i conducenti non potranno più svoltare a sinistra in quel crocevia sotto al ponte, ma saranno costretti a proseguire verso Veveri e girare alla nuova rotonda realizzata davanti ai Testimoni di Geova per tornare indietro e imboccare la tangenziale come fanno attualmente quanti provengono da Veveri. «Si va ad aggiungere qualche centinaio di metri di percorso perché si deve andare avanti per tornare indietro - conferma Monfrinoli - e qualcuno avrà da ridire. Mi dispiace, ma meglio perdere qualche minuto che delle vite umane. A quell’innesto, purtroppo, in sei mesi hanno già perso la vita due giovani papà. Bilancio troppo alto».
In attesa dell’altra rotonda
Questa nuova soluzione (dell’andare avanti per tornare indietro) è provvisoria e resterà in vigore fino a quando Anas non realizzerà un rondò in quello che è l’attuale accesso alla tangenziale provenendo da Cameri. Solo a quel punto si potrà tornare a svoltare a sinistra senza dover andare davanti ai Testimoni di Geova per poi tornare indietro. Per questo progetto Anas metterà in progettazione l’intervento entro l’anno - da un punto di vista economico - per poter iniziare a lavorare il prossimo anno.
Preziose accortezze
Nel frattempo Anas ha già fatto alcuni interventi nel tratto sotto al cavalcavia: ha tagliato l’erba e ha ristretto la parte verde delle aiuole creando strisce o contorni di brecciolino in modo da evitare la crescita del verde. Accortezza che garantisce una maggiore visibilità ed evita che l’erba alta possa ostacolare la visuale di quanti imboccano il crocevia sotto al ponte. Tante accortezze e interventi, ma ovviamente il must resta la prudenza di chi si trova al volante o al manubrio.
La riflessione dell’assessore Monfrinoli
«Si tratta di interventi molto importanti che si muovono nella direzione della sicurezza - riflette ad alta voce da Palazzo - La prima rotonda si trova fra i Testimoni di Geova e un’area produttiva-artigianale sulla quale c’è già un acquirente. Essendoci tutte le condizioni per insediarsi non potevamo certo opporci e a chi grida già allo scandalo del consumo di suolo ribadisco che, dal 2018, l’area non è più agricola bensì produttiva-artigianale. E il proprietario ci paga regolare Imu».
Un cambiamento di destinazione d’uso che l’Amministrazione Galli aveva fatto sua con modalità lungimiranti, oggi, dopo il Covid e le guerre che instillando insicurezza e fanno schizzare i costi delle materie prime, forse non si può fare altro che accettare l’espansione di realtà logistiche. «Questa rotonda è un’importante strumento di controllo della velocità che porta a rallentare - constata Monfrinoli - Anche perché la nuova area produttiva porterà maggior traffico e i Testimoni di Geova hanno degli eventi domenicali che portano anche 3/4mila persone con tanto di bus. Era doveroso trovare una soluzione, seppur temporanea, nell’attesa di un intervento definitivo da parte di Anas che sta lavorando anche dal punto di vista della segnaletica verticale e orizzontale. A fare la differenza però è sempre chi è alla guida per cui invito alla prudenza, al rispetto della segnaletica e delle norme del Codice della strada. Meglio impiegarci qualche minuto in più, ma salvaguardare sempre e in tutti i modi la vita umana».