Tradizioni

Borgomanero celebra i 300 anni della Madonna in piazza con una fiaccolata dal Tagliaferro

Dalla cima del Tagliaferro la fiaccolata è arrivata in piazza Martiri.

Borgomanero celebra i 300 anni della Madonna in piazza con una fiaccolata dal Tagliaferro
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Una fiaccolata dal Tagliaferro per i 3o0 anni della Madonna in piazza Martiri a Borgomanero.

Per i 300 anni della Madonna in piazza Martiri una fiaccolata dalla cima del Tagliaferro

Sono stati circa una sessantina i tedofori che hanno permesso di portare il fuoco della fiaccola accesa sul monte Taglia Ferro, dove campeggia una riproduzione della statua della Vergine che da 300 anni veglia sul centro cittadino, proprio ai piedi della statua in piazza Martiri nel giorno del patrono cittadino. Martedì 24 agosto si sono concluse così le celebrazioni della patronale, con l’arrivo della fiaccola in piazza. Dal sagrato della Collegiata è stata poi celebrata una messa, prima della quale il sindaco Sergio Bossi ha tenuto un breve discorso: «Non vi nascondo la mia emozione e felicità nell’essere qui, oggi, in occasione dei festeggiamenti di San Bartolomeo a rendere omaggio, da un lato, al nostro Santo Patrono e, dall’altro, a commemorare i trecento anni dalla posa della Statua di Maria al centro di questa piazza, nel cuore della nostra città. L’arrivo della fiaccola e del gonfalone cittadino dal monte Tagliaferro, in questa occasione, rappresenta un momento particolarmente significativo. In quel luogo, infatti, a 2.964 metri si trova una copia bronzea di dimensioni minori della statua della nostra Madonna. Sessantatré anni fa, l’allora Monsignor Pastore, ebbe l’intuizione di portare lassù un simbolo di Borgomanero che continua a brillare tra terra e cielo. L’iniziativa di rendere omaggio alla nostra Madonna con il cammino condiviso di fiaccola e Gonfalone del Tagliaferro a Borgomanero, raffigura un viaggio di comunità e di unità sociale. La luce della fiaccola è luce di speranza per ciascuno di noi, sotto l’immagine della Immacolata. L’insegna comunale è simbolo di appartenenza e di comunità. La pandemia ha dimostrato, e sta dimostrando, che è impossibile andare avanti senza alcuna fiducia o prospettiva, ma soprattutto che è impossibile farlo da soli. Il virus ci ha insegnato che è necessario essere solidali, che è importante sostenersi reciprocamente sempre, ma ancor di più nei momenti difficili come questo che stiamo attraversando. Sono orgoglioso di essere sindaco di questa città e di tutte le realtà in essa presenti. Realtà che hanno e continuano a collaborare ad affrontare questa emergenza: un grazie agli operatori sanitari, alla Protezione Civile, alle Forze dell’Ordine, alla Croce Rossa, ai Vigili del Fuoco, alla Polizia Locale, l’Unità di Coordinamento Comunale, alle Associazioni, Alpini, Club Alpino Italiano, Auser, e ad ogni loro singolo componente che ha donato tempo e impegno per stare al fianco dei nostri cittadini nei momenti più bui dell’emergenza. Un ringraziamento va anche a coloro che si sono impegnati per la Comunità nella la gestione di questa emergenza. Ricordare con le celebrazioni gli Anziani nel cortile dell’Opera Pia Curti; chi ci ha lasciato ucciso dal virus nel cimitero; all’ospedale, campo di battaglia per mesi, ci sembra un atto di solidarietà e di vicinanza altamente significativo».

 

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