Caso Azzolina e banchi a rotelle: ecco tutta la verità
Ora sulla vicenda interviene il Movimento 5 Stelle, che in una nota cerca di fare un po’ di chiarezza.
I banchi a rotelle proposti dalla ex ministra della istruzione Lucia Azzolina, tornano a far discutere dopo le offese ricevute, quando Azzolina era ministra. Il caso è tornato alla ribalta della cronaca locale e regionale dopo l’intervista all’avvocato dell’odontotecnico di Torino che l’aveva offesa su Facebook. Ora sulla vicenda interviene il Movimento 5 Stelle, che in una nota cerca di fare un po’ di chiarezza.
Caso Azzolina e banchi a Rotelle
“L'articolo di Prima Biella sulle offese a Lucia Azzolina quando era ministra dell'istruzione nel maggio 2020 - si legge - torna per l'ennesima volta a citare i "banchi a rotelle". Surreale legare gli insulti di maggio a quei banchi di cui si è iniziato a parlare solo a fine giugno . Si fa riferimento allo "scandalo che si trascina ancora oggi". Il vero scandalo è che certi mezzi d'informazione insistano con questa storia inventata. Occorre quindi ristabilire ancora una volta la verità. Si tratta di sedute già in uso da anni in vari Paesi europei e nelle scuole italiane più innovative. Favoriscono un assetto d'aula flessibile e coerente con approcci metodologici cooperativi . Non sono state imposte ma era una delle opzioni a discrezione dei dirigenti scolastici. Le scuole che le hanno ricevute quindi le avevano richieste, non sono certo state imposte dalla ministra Azzolina. E le scuole che le hanno richieste le hanno utilizzate. Se qualche scuola non lo ha fatto la responsabilità non è certamente del ministro. Denigrare questo tipo di banchi è quindi anche una mancanza di rispetto verso i dirigenti e la comunità scolastica che li ha scelti. Quella dei banchi a rotelle è in definitiva una narrazione totalmente fuorviante e frutto a volte di autentica ignoranza dei fatti”.