Coccia: pronto ad aprire il ristorante che ha raccolto il testimone di Cannavacciuolo
E' questione di giorni, lo ha confermato il presidente della Fondazione, Ravanelli
Riaprirà entro i primi di dicembre quello che fu il “Cannavacciuolo Cafè e bistrot”. Lo racconta Il Corriere di Novara.
Il nuovo gestore Luca Mendoza sul terrazzo del ristorante che affaccia su piazza Martiri.
Coccia: pronto ad aprire il bistrot
Dopo molti mesi con le serrande abbassate, il locale tornerà dunque a funzionare. Lo ha confermato, lunedì 18 novembre 2024, il presidente della Fondazione Coccia Fabio Ravanelli: come anticipato alcune settimane fa, a ripartire sarà il pizzaiolo napoletano (campione del mondo di pizza in teglia) Luca Mendoza, che nella prestigiosa location del palazzo del Coccia trasferirà (da via Pietro Micca) il suo “Alchemiae Pizza & Bistrot”.
«Certo l’immagine non è comparabile a quella di Cannavacciuolo - ha detto Ravanelli - ma il nuovo gestore offrirà dei vantaggi, a partire da orari più flessibili, legati anche alle esigenze del teatro». Quanto all’aspetto economico, ha sottolineato Ravanelli, «ci siamo tutelati con una garanzia fidejiussoria: se chi subentra non pagherà i canoni (che ammontano a quasi 67.000 euro annui), la società precedente che ha ceduto la gestione è impegnata in solido a coprire il pagamento».
Novità per la caffetteria
Novità anche per la Caffetteria del Broletto: «Il bando è stato vinto dai precedenti gestori, ma su basi diverse, con un canone che aumenterà da 30.000 a 46.000 euro, senza più l’intermediazione del Circolo dei lettori». La Caffetteria, ha sottolineato Ravanelli, «tornerà a ricoprire il ruolo di contenitore culturale di supporto al Coccia, con l’organizzazione di diverse rassegne indirizzate in particolare ai più piccoli come “Opere a merenda”».
Complessivamente, la Fondazione Coccia introita dai canoni di locazione una cifra che ammonta a 165.000 euro all’anno: oltre a Bistrot e Caffetteria, ci sono infatti la libreria Lazzarelli (circa 27.000 euro), il Piccolo Coccia (11.000 euro) e il Club Unione (22.000).