Comitato Varallo

Comitato Varallo Pombia sull'aereo in avaria: "Sospendere la procedura che intensifica i voli a Malpensa"

Secondo i Comitati, l’incidente è stato grave e potrebbe aver portato allo scarico di circa 90 tonnellate di cherosene sulle risaie del Vercellese

Comitato Varallo Pombia sull'aereo in avaria: "Sospendere la procedura che intensifica i voli a Malpensa"
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Non è certo passato inosservato quanto è accaduto lo scorso 9 luglio nei cieli tra Malpensa e Santhià. Un aereo della compagnia LATAM, diretto verso San Paolo Guarulhos, in Brasile, ha toccato con la coda la pista in fase di decollo. Una volta attraversato il Novarese, ha scaricato carburante in zona Santhià per poi fare ritorno all'aeroporto milanese oltre il Ticino.

L'intervento del Comitato

Sulla vicenda sono intervenuti dal Comitato dei cittadini di Varallo Pombia per l’aeroporto di Malpensa, chiedendo un provvedimento immediato da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il Comitato guidato dal presidente Ferruccio Gallanti, nella cornice dell’Unione dei Comitati dell’Alta Valle del Ticino di cui fanno parte anche le associazioni di Coarezza, Golasecca e Lonate Pozzolo, sostiene di aver analizzato i dati dell’incidente, le specifiche dell’accordo stipulato tra Enac e Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, e i dettagli del recente provvedimento sulla riduzione delle cosiddette “turbolenze di scia” adottato per Malpensa.

E per questi motivi sollecita il Ministero a sospendere in via precauzionale “la procedura che intensifica i flussi e le sequenze di volo sulle piste di Malpensa, in attesa di una specifica investigazione Ansv”, oltre che la cosiddetta “sperimentazione”.
Inoltre i Comitati firmatari dell’appello chiedono la partecipazione a una Commissione aeroportuale specifica sul tema “atta a valutare le ripercussioni sulla safety, sull'ambiente, sulla salute, sulle coltivazioni e sull’habitat dell’intorno aeroportuale della regione Piemonte e Lombardia”.

Secondo i Comitati, l’incidente è stato grave e potrebbe aver portato allo scarico di circa 90 tonnellate di cherosene sulle risaie del Vercellese. Il carburante non si sarebbe correttamente nebulizzato a causa dell’altezza insufficiente alla quale il Boeing in questione avrebbe iniziato la procedura.

La richiesta è motivata dai Comitati dalla presenza di numerose evidenze, tra cui il mancato invio di un investigatore da parte dell’Ansv e dalla possibile sottovalutazione dell’episodio.

Inoltre i Comitati chiedono anche indagini specifiche sull’aumento dei decolli dalla pista 35L degli “heavy cargo”. Indagini che dovrebbero essere condotte dai Ministeri dei Trasporti, dell’Ambiente, dell’Agricoltura e della Salute, con la partecipazione, per l’appunto, dell’Unione dei Comitati.

Precisazione

L'Agenzia Nazionale Per la Sicurezza del Volo fa sapere:
"Contestualmente all’apertura dell’inchiesta di sicurezza, un investigatore ANSV ha effettuato, a Milano Malpensa, un sopralluogo operativo per la raccolta delle evidenze utili all’attività investigativa".

Commenti
Marco Cirilli

Alcune osservazioni su citazioni presenti nell'articolo: - “la procedura che intensifica i flussi e le sequenze di volo sulle piste di Malpensa" - Non esiste alcuna procedura così denominata o avente tale scopo. La capacità oraria dell'aeroporto è la stessa da vent'anni a questa parte, stiamo semplicemente vivendo un momento di rialzo sensibile del traffico post pandemia. - "Il carburante non si sarebbe correttamente nebulizzato a causa dell’altezza insufficiente alla quale il Boeing in questione avrebbe iniziato la procedura" - Da Wikipedia: "Fuel dumping is usually accomplished at a high enough altitude (minimum 6,000 feet, AGL), where the fuel will dissipate before reaching the ground". Da Aviation Herald: "The aircraft climbed out to safety, stopped the climb at 5000 feet and entered a hold, later at 6000 feet while dumping fuel." Tutto è andato secondo quanto previsto dalla normativa internazionale. Per chi non mastica l'inglese, 6000 piedi sono all'incirca 2000 metri ed è la quota minima prevista alla quale effettuare lo scarico di carburante per consentirne la nebulizzazione prima che raggiunga il suolo, quota alla quale il volo in oggetto ha correttamente effettuato il proprio scarico. - "..sull’aumento dei decolli dalla pista 35L degli “heavy cargo”. - Tale affermazione non trova riscontro nella realtà. Le piste 35L e 35R vengono utilizzate in modo alternato ad intervalli di circa 8 ore, dalle 6.30 di mattina fino a mezzanotte quando entrano in vigore le restrizioni notturne. Se un aeromobile per questioni di peso non fosse abile a decollare per la pista 35 in uso al momento, l'unica alternativa sarebbe il decollo per la pista 17 associata alla 35 in uso ( 35L/17R, 35R/17L), senza alcun impatto sul numero dei decolli riportato nell'articolo.

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