Cordoglio

Con la "Franca del circolo" se ne va un pezzo di storia di Gattico

Il ricordo dei figli della donna, Laura e Claudio.

Con la "Franca del circolo" se ne va un pezzo di storia di Gattico
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Gattico ha perso una delle sue colonne: Franca Vicari aveva aperto il circolo di via Leonardi l'8 dicembre del 1976.

Gattico piange per una delle sue colonne: Franca Vicari aveva 83 anni

«Era contenta quando le altre persone mangiavano, qui c'era sempre un piatto pronto per chiunque». Con queste parole venate di commozione e amore i figli ricordano Franca Vicari, mancata sabato 1 ottobre. Era nata il 17 agosto 1939 e lascia appunto i figli Claudio con Monica, Laura con Marco e i nipoti Davide, Manuel e Mattia. Il suo nome e gran parte della sua vita si legano al circolo di via Leonardi, che fondò insieme al marito Ambrogio l'8 dicembre 1976. In gioventù fu operaia in un'azienda che produceva calze a Gattico, dove lavorava quello che sarebbe poi diventato suo marito. Dal 1962 al '64 i due gestirono un negozio di elettrodomestici a Castelletto Ticino. Ma l'attività che portò a completamento il sodalizio d'amore fu il circolo, che gestirono insieme alla cognata Graziella. L'immobile, di proprietà comunale, nel corso del tempo beneficiò di migliorie strutturali, mutando denominazione sociale, ma due costanti non cambiarono mai: l'accoglienza e l'umanità verso il prossimo.

Il marito Ambrogio morì nel 2013

«Papà Ambrogio ci lasciò nel 2013 - dicono Claudio e Laura - lui aveva lavorato anche alla Sielte, un'azienda di telecomunicazioni, e alla sera veniva a dare il suo contributo al nostro circolo, mentre la mamma ci aveva lavorato tutto il giorno. Non si contano le cene organizzate e come dimenticare i canti che si facevano: la gente era davvero unita, altri tempi. Il papà fu presidente dell'Us (Unione sportiva Gattico) calcio, la mamma lo sostenne sempre così come nell'associazione di pesca. Tutti passavano al circolo per un saluto e un sorriso e la mamma era sempre pronta e disponibile. Amava stare in compagnia e anche negli ultimi anni arrivava al circolo al mattino presto per andar via alle 23. Pur non essendo una cuoca di professione, in tanti ne apprezzavano le qualità. I suoi piatti più riusciti? Tanti: trippa, cassoeula, paniscia, cose semplici ma rustiche, o la tagliata di cavallo. Ma quello in cui eccelleva davvero era il risotto, inimitabile: diceva che la pentola va curata. Ebbe la fortuna di ricevere consigli da bravi cuochi e Gattico allora ne contava parecchi. Altra attività per cui molti se la ricordano era la sua presenza nella corale parrocchiale, era diventata socio onorario della Pietro Generali. Il primo coro a cui prese comunque parte fu il Lorenzo Perosi, attivo in paese qualche decennio fa. Era molto religiosa e andava a messa e al cimitero in modo regolare. Anche con i nipoti era amorevole, non le piacevano però le smancerie, aveva una sua dolcezza e comunque era sempre presente nel momento del bisogno».

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