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Cordoglio a Borgomanero per l'ex ispettore capo di polizia Alessandro Pippi

Alessandro Pippi avrebbe compiuto 81 anni ad aprile.

Cordoglio a Borgomanero per l'ex ispettore capo di polizia Alessandro Pippi
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Addio all'ex ispettore capo di polizia Alessandro Pippi: lutto a Borgomanero.

Borgomanero in lutto per l'ex ispettore capo di polizia Alessandro Pippi

Nella Collegiata di San Bartolomeo, nel pomeriggio di giovedì 9 marzo, la città ha dato l’ultimo saluto al Cavaliere Alessandro Pippi. Avrebbe compiuto 81 anni ad aprile, era nato a Paciano, in provincia di Perugia, e si era trasferito in Piemonte nel 1965, quando era stato mandato a prestare servizio nella caserma della polizia di Omegna. Successivamente fu nominato comandante della caserma di Borgomanero, e in seguito all’incarico si trasferì in città. Prestava servizio nella stradale anche come motociclista, e dopo aver guidato gli agenti della caserma agognina fu comandante anche alla caserma della polizia stradale di Arona. «Rimase per parecchi anni a Borgomanero - racconta la figlia Sara - prima di andare ad Arona. Negli anni ‘97 e ‘98, con l’apertura di Malpensa 2000, decise di entrare nella polizia di frontiera, fino al congedo per raggiunti limiti di età nel 2002».

Il conferimento della medaglia dell'ordine al merito della Repubblica italiana

Nel dicembre del 2012 l’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano l’aveva insignito della distinzione onorifica dell’Ordine al merito della Repubblica italiana: «Aveva una profonda dedizione a quello che era stato il suo lavoro - continua la figlia Sara - e al mondo delle forze dell’ordine, oltre che un forte attaccamento alle istituzioni. Era sempre contento, e la sua passione era il suo lavoro, e gli piaceva ricordare tutte le date significative. Gli piaceva molto stare in mezzo alla gente, e ricordava le date e e da dove arrivavano tutte le persone che conosceva».

"Se poteva aiutare gli altri lo faceva sempre"

In molti lo ricordano spesso in piazza, a scambiare due parole con chiunque: «Se poteva aiutare gli altri lo faceva sempre - ricorda la figlia Sara - a noi non ha mai fatto mancare nulla». Risale al periodo del trasferimento in città l’incontro con Marilena, la donna che sarebbe diventata sua moglie e con la quale ha avuto tre figli: Silvana, Massimo, oltre a Sara. «Negli ultimi anni aveva qualche difficoltà di movimento - così Sara - e quindi preferiva stare di più a casa. Ma era anche un ottimo nonno: ha avuto 4 nipoti, Gabriele, Lucrezia, Alessandro e Beatrice».

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