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Da Cameri alla mitica Maratona di New York: "Il mio sogno fin da piccola"

La fashion jogger Lisa Migliorini pronta ad affrontare la maratona di New York

Da Cameri alla mitica Maratona di New York: "Il mio sogno fin da piccola"
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Lisa Migliorini, la Fashion jogger camerese, corre verso il debutto alla maratona di New York. Il prossimo 5 novembre si cimenterà nella maratona per antonomasia e correrà nella Grande Mela per 42,195 chilometri.

L'ha intervistata Vittoria Passera sul Corriere di Novara

Ventinove anni e 2 milioni di follower

La 29enne si è già appuntata al bavero una laurea in Fisioterapia e una in Osteopatia, ha milioni di follower e la scorsa estate è stata premiata a Cannes con il premio nella categoria Healt&Fitness. Con lei professionalità e sport vanno a braccetto e fanno il paio con rigore e impegno, il tutto per puntare dritto alla sfida nel cuore della Big Apple.

Quali sono state fino ad ora le "imprese sportive"?

«Sono una runner fondista ormai da molto anni. Fin da piccola ho capito che le distanze lunghe facevano per me e mi appassionavano. Finora sono arrivata alla mezza maratona, ne ho corse parecchie. Ora è arrivato il momento di spingermi più in là. A settembre mi sono messa alla prova in un trail di mezza maratona a Petra: la Petra Desert Half Marathon! Adoro correre in mezzo alla natura e su sterrato, ma non avevo mai affrontato una gara così lunga e impegnativa, soprattutto nel deserto Giordano. Nonostante fossi allenata, è stata una sfida per me… alla fine mi sono classificata 1ª tra le donne ed è stata un’esperienza indimenticabile».

Debutto alla maratona con quella di NY: c'è anche una valenza simbolica?

«Correre la maratona di NY è sempre stato il mio sogno fin da bambina. I runner che la correvano mi sono sempre sembrati degli eroi! Oltretutto mi hanno detto che il tifo è incredibile e c’è un’atmosfera unica! Comunque vada questi debutto, ho voluto che fosse NY! Inoltre amo gli Stati Uniti! A Nyc ci sono stata 3 giorni da adolescente durante una vacanza studio e mi è entrata nel cuore. Non vedo l’ora di viverla correndo! Negli Stati Uniti ho anche la mia “seconda famiglia”, quella che mi ha accolto durante la vacanza studio. Siamo rimasti in contatto e appena riusciamo ci vediamo. È anche un bellissimo modo per riunirci».

Come ci si prepara? Sia fisicamente sia psicologicamente.

«È la prima esperienza anche per me e vedremo come andrà questo mio debutto, sono molto emozionata! Parlando del mio percorso di preparazione finora, posso dire che è impegnativo. Ovviamente dipende dall’obiettivo, ma in ogni caso ci vogliono dedizione e costanza. I km settimanali aumentano parecchio e a mio parere è la mente quella più difficile da abituare. Ovviamente il consiglio che mi sento di dare a chi vuole intraprendere una maratona, è quello di aumentare gradualmente i km settimanali, non all’improvviso, altrimenti si rischia di incorrere in infortuni. Ma oltre che sul corpo, bisogna lavorare sulla mente. Bisogna pensare meno all’allenamento della giornata, perché a volte può spaventare… mettere le scarpette e uscire! Una volta che si inizia poi gli allenamenti che una volta ritenevamo lunghi diventano i corti».

Qual è stata la difficoltà maggiore al momento?

«Inizialmente ho patito un po’ la prima parte di preparazione durante l’estate. Il caldo rendeva molto faticoso gli allenamenti più lunghi e dovevi trovare tutte le strategie possibili per svolgerli al meglio senza soffrire troppo. Da fisioterapista inoltre, il recupero e il prevenire gli infortuni, soprattutto nelle zone che sappiamo essere più fragili e predisposte in noi stessi, durante la preparazione per una gara così lunga diventa ancora più importante. Correndo tra i 90/100 km settimanali, dopo ogni allenamento bisogna cercare di recuperare al meglio per affrontare quello successivo. La costanza nelle strategie di recupero e nell’ascoltare il proprio corpo è un’altra chiave importante».

Si è data un posizionamento o un tempo?

«Li sto preparando al meglio. Mi piace pormi degli obiettivi, ma è difficile quantificarlo in questo caso. 42 km sono lunghi e il percorso a New York non è dei più facili. Darò tutta me stessa, divertendomi ad ogni passo e godendomi questa nuova esperienza! Qualunque sarà il risultato, avrò il sorriso sul mio viso».

Che emozione sta vivendo adesso?

«Questa preparazione mi sta regalando grandi emozioni. Nonostante sia impegnativa, mi sta piacendo molto: mi sta insegnando ancora di più a superare i miei limiti, a scoprire nuovi lati di me e ad amare ancora di più la corsa. È un nuovo viaggio».

E allora... in bocca al lupo.

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