Calasca Castiglione

Donna trascinata dalla teleferica e precipitata nel vuoto: c'è un indagato

Si tratta del manovratore dell'impianto, un 71enne

Donna trascinata dalla teleferica e precipitata nel vuoto: c'è un indagato
Pubblicato:

Doveva essere una vacanza immersi nella natura quella che avevano organizzato Margherita Lega e il marito Rocco con i due figli piccoli all'Alpe Drocala, nel territorio di Calasca Castiglione nel Vco. E invece, in un istante, il dramma. La donna è rimasta impigliata nelle teleferica che si è azionata improvvisamente precipitando poi nel vuoto.

La cronaca dell'accaduto

Sono ancora in corso le indagini sull'esatta dinamica dei terribili fatti di giovedì 4 luglio 2024. Quel che risulta certo è che, mentre la famiglia stava caricando i bagagli sulla teleferica adibita soltanto al traporto merci, questa si sia azionata trascinando con sé la donna. Margherita, 41 anni originaria della provincia di Piacenza da qualche anno viveva a Fiavè, in Trentino, si è ritrovata a penzolare nel vuoto, aggrappata al carrello che iniziava a salire lungo il filo portante. La donna ha resistito qualche secondo aggrappata con le mani al cestello, poi non ce l’ha più fatta. Ed è precipitata nel vallone per un centinaio di metri almeno. Il tutto davanti al marito e ai due bambini.

L'indagato

Nell’inchiesta per omicidio colposo aperta dalla procura di Verbania, guidata dalla procuratrice Olimpia Bossi, sulla morte di Margherita Lega, c'è un indagato. Si tratta del manovratore dell'impianto, un uomo di 71 anni che fa parte della Comunità rigenerativa dell’Alpe Drocale. Lui avrebbe azionato il comando per richiamare a monte il carrello killer.

Dai primi accertamenti, pare che l'uomo non sapesse che vi fosse una famiglia intenta a caricare i bagagli. Inoltre dall'alto, ovvero dal punto in cui si avvia il macchinario, non si vede la partenza. Quindi il 71enne non poteva vedere Margherita nei pressi del montacarichi quando l'ha azionato.
Il rifugio dove la famiglia era diretta è infatti raggiungibile solo a piedi: l’impianto è stato realizzato esclusivamente per il trasporto di materiali da e verso la piccola frazione, sorvolando un canalone lungo circa 400 metri, dove purtroppo la donna è precipitata.

Le indagini della procura si stanno concentrando ora sul macchinario: si vuole capire se l’impianto fosse a norma, se fossero state comunicate delle prescrizioni, se ci fossero istruzioni precise sulle modalità di utilizzo e se la teleferica fosse stata sottoposta a collaudo.

Seguici sui nostri canali